Editoriale

“Un modo diverso di governare il mondo non facendo vedere i denti”

Vaticano, 1 dicembre 2021: udienza generale di Papa Francesco in Aula Paolo VI - foto SIR/Marco Calvarese
30 Mar 2022

di Paolo Bustaffa

Come papa Francesco auspica, allo stesso modo dev’essere pensato e proposto una diversa modalità di comunicare

 

Nei giorni scorsi su un quotidiano nazionale si leggeva: “I talk show sulla guerra sono uguali a quelli sulla pandemia: una noia mortale”. La critica è a modi e linguaggi di un comunicare mediatico più adatti a un incrociarsi di contrapposte opinioni che a un confronto di pensieri e conoscenze. Anche il protagonismo di conduttori e di ospiti è inteso un segno di fragilità comunicativa.

A quelli del talk show si possono aggiungere i toni degli annunci dei servizi televisivi dall’Ucraina. Non differiscono molto dagli annunci di una partita di calcio o uno spettacolo e così arrivano a stridere con le drammatiche narrazioni dei corrispondenti dalle città. non solo ucraine, dove si muore e si soffre.

Il protagonismo rischia di rispondere all’esigenza di riempire i tempi piuttosto che offrire occasioni di conoscenza e approfondimento. Le contrapposizioni entrano in campo accendendo un confronto fine a sé stesso. I servizi giornalistici che giungono dalla guerra si mescolano e finiscono per rimanere frammenti. Ci deve essere un modo diverso per accompagnare l’opinione pubblica nel leggere, giudicare ed esprimere un pensiero.

Come papa Francesco auspica “un modo diverso di governare il mondo non facendo vedere i denti” così deve essere pensato e proposto un modo diverso di comunicare.

È allora il tempo della responsabilità degli intellettuali, degli uomini e delle donne di pensiero, di coloro che attraverso la storia, l’arte, la musica, la poesia hanno acceso la cultura della pace e hanno spento la cultura dell’odio, della violenza, della guerra.

Grazie al loro ritorno, i media possono essere ancora i luoghi di una comunicazione capace di offrire contributi di conoscenza e di riflessione.

Un modo diverso di comunicare è possibile nel tempo del tutto e subito?

È questa un’antica questione che richiama il primato della coscienza di chi parla e di chi ascolta, di chi tramette le immagini e chi le guarda. È riassunta nel corsivo di un quotidiano nazionale: “I talk show sulla guerra sono uguali a quelli sulla pandemia: una noia mortale”.

La noia è un male che svuota l’uomo, è il sintomo dell’indifferenza alla violenza e alla menzogna, è un virus che infetta e indebolisce sempre più il desiderio di conoscere, di capire, di prendere la parola, di decidere. La lotta contro la noia non si vince con effetti speciali ma con una comunicazione pensata che susciti le domande, che accenda il desiderio di capire e approfondire, che suggerisca le direzioni per la ricerca della verità.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Editoriale

Ma davvero è tutta colpa loro?

Ma cosa si può scrivere che non sia già stato scritto nel momento in cui avvengono tragedie come quella accaduta a Bergamo, fra sabato e domenica, quando è un ragazzo ad ammazzare un altro ragazzo, per di più per inconsistenti motivi come il tifo calcistico? Forse è meglio non scrivere niente, cercando di domare e […]

Democrazia e libertà di stampa

È un richiamo imprescindibile e sarebbe grave non farlo, almeno una volta all’anno: rimarcare l’importanza della libertà di stampa vuol dire rilanciare il valore incommensurabile dell’informazione come bene pubblico, globale, da difendere dai condizionamenti di qualsiasi potere, sia esso politico, giudiziario, economico. Il 3 di maggio di ogni anno si festeggia la Giornata internazionale della […]

Guardava oltre, con altri occhi

Anni che hanno modificato tutto: il Vaticano, la Santa Sede e, più di tutto, la Chiesa. E, ancor più, il mondo. Jorge Mario Bergoglio è stato prima di tutto la guida universale della Chiesa ma anche un leader politico, diametralmente e culturalmente antitetico ai suoi predecessori, anche se diversamente potente nella sua profetica battaglia contro […]
Hic et Nunc

Sequestro impianti e messa in mora dell'Ue: per l'ex Ilva la situazione torna complicata

Torna a farsi molto complicata la situazione dell’ex Ilva dopo i recentissimi fatti accaduti in questi giorni. Il riferimento è all’incendio scoppiato negli impianti dell’Altoforno 1, dove ieri mattina (mercoledì) a causa della rottura di una tubiera, si era sviluppato un incendio. Proprio nel giorno in cui era a Taranto il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. […]

Domani, venerdì 9, la cerimonia dei Cataldus d'argento

La giornata di venerdì 9 maggio, la seconda dei festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo vescovo, sarà caratterizzata dalla consegna dei ‘Cataldus d’argento’ nella basilica cattedrale di San Cataldo con inizio alle ore 19. La serata vedrà il conferimento del premio a tarantini distintesi nei vari ambiti di vita cittadina, scelti dal comitato festeggiamenti […]
Media
10 Mag 2025