Francesco

Papa Francesco: “Non si usi il grano come arma di guerra!”

foto Ansa/Sir
01 Giu 2022

di M. Michela Nicolais

“Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra!”: si è conclusa con questo accorato appello l’udienza di oggi, pronunciata da papa Francesco in piazza San Pietro e dedicata ancora una volta alla vecchiaia, e in particolare alla “bella preghiera dell’anziano che troviamo nel Salmo 71”. “Desta grande preoccupazione il blocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina, da cui dipende la vita di milioni di persone, specialmente dei Paesi più poveri”, le parole di Francesco: “Rivolgo un accorato appello affinché si faccia ogni sforzo per risolvere tale questione e per garantire il diritto umano e universale a nutrirsi”.

 “Non manca chi approfitta dell’età dell’anziano, per imbrogliarlo, per intimidirlo in mille modi”, ha denunciato il papa tornando a stigmatizzare la “cultura dello scarto” di cui sono vittime gli anziani. “Spesso leggiamo sui giornali o ascoltiamo notizie di anziani che vengono raggirati senza scrupolo per impadronirsi dei loro risparmi; o che sono lasciati privi di protezione e abbandonati senza cure; oppure offesi da forme di disprezzo e intimiditi perché rinuncino ai loro diritti”.

“Anche nelle famiglie – questo è grave, ma succede – accadono tali crudeltà: gli anziani scartati, abbandonati, nelle case di riposo senza che i familiari vadano a trovarli, o se vanno vanno poche volte all’anno”, ha proseguito Francesco a braccio: “L’anziano messo proprio all’angolo dell’esistenza: e questo succede oggi, succede nelle famiglia, succede sempre, dobbiamo riflettere su questo”.

“L’intera società deve affrettarsi a prendersi cura dei suoi vecchi – sono il tesoro – sempre più numerosi, e spesso anche più abbandonati”, l’invito del papa: “Quando sentiamo di anziani che sono espropriati della loro autonomia, della loro sicurezza, persino della loro abitazione, comprendiamo che l’ambivalenza della società di oggi nei confronti dell’età anziana non è un problema di emergenze occasionali, ma un tratto di quella cultura dello scarto che avvelena il mondo in cui viviamo”.

“Siamo tutti tentati di nascondere la nostra vulnerabilità, di nascondere la nostra malattia, la nostra età, la nostra vecchiaia, perché temiamo che siano l’anticamera della nostra perdita di dignità”, l’analisi di Francesco. “Domandiamoci: è umano indurre questo sentimento?”, la richiesta ai fedeli: ”Come mai la civiltà moderna, così progredita ed efficiente, è così a disagio nei confronti della malattia e della vecchiaia? Nasconde la malattia, nasconde la vecchiaia?

E come mai la politica, che si mostra tanto impegnata nel definire i limiti di una sopravvivenza dignitosa, nello stesso tempo è insensibile alla dignità di una affettuosa convivenza con i vecchi e i malati?”.  

“La vergogna dovrebbe cadere su coloro che approfittano della debolezza della malattia e della vecchiaia”, il monito di Francesco.

“Gli anziani, a motivo della loro debolezza, possono insegnare a chi vive altre età della vita che tutti abbiamo bisogno di abbandonarci al Signore, di invocare il suo aiuto”, la tesi del papa,  secondo il quale “tutti dobbiamo imparare dalla vecchiaia”. “C’è un dono nell’essere vecchi inteso come abbandonarsi alle cure degli altri, a partire da Dio stesso”, ha spiegato Francesco: “c’è un magistero della fragilità che la vecchiaia è in grado di rammentare in modo credibile per l’intero arco della vita umana”.

“Non nascondere la vecchiaia, non nascondere le fragilità della vita”, l’esortazione a braccio del papa: “questo è un insegnamento per tutti noi. Questo magistero apre un orizzonte decisivo per la riforma della nostra stessa civiltà. Una riforma ormai indispensabile a beneficio della convivenza di tutti”. “L’emarginazione – sia concettuale sia pratica – della vecchiaia corrompe tutte le stagioni della vita, non solo quella dell’anzianità”, ha ribadito Francesco. “Ognuno di noi – l’invito ancora a braccio – può pensare oggi agli anziani della famiglia: come io mi rapporto con loro, li ricordo, vado a trovarli, li rispetto…Gli anziani che sono la mia famiglia: pensiamo al papà, alla mamma, alla nonna, agli zii, alle zie…. Li ho cancellati dalla mia vita o vado da loro a prendere la saggezza della vita?

Ricordati che anche tu sarai anziano: la vecchiaia viene per tutti, e come tu vorresti essere trattato, tratta tu gli anziani oggi.

Sono la memoria della famiglia, dell’umanità, del Paese. Custodire gli anziani, che sono saggezza”. “Il Signore conceda agli anziani che fanno parte della Chiesa la generosità di questa invocazione e di questa provocazione”, l’invocazione finale: “Questa fiducia nel Signore contagi tutti.  Per il bene di tutti: di loro, di noi e dei nostri figli”.

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Nella chiesa del Rosario di Grottaglie un video sulla violenza di genere e il bullismo

Venerdì 10 ottobre, nella Chiesa di Maria SS. del Rosario, alle ore 20, nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione della celebrazione della festa della Madonna del Rosario, sarà presentato “Non sono mai parole è violenza”. Si tratta di un video-recital dei giovani di azione cattolica della parrocchia Immacolata di San Giorgio Jonico sulla violenza di […]

Le festa di San Pio X, occasione per ricentrare la vita sulla Parola

Questo fine settimana si festeggia a Taranto San Pio X nella parrocchia intitolata al santo pontefice, nel rione Italia, alla confluenza fra corso Piemonte e via Puglie. La parrocchia fu istituita il 2 luglio del 1956 dall’allora arcivescovo mons. Ferdinando Bernardi, in una zona allora pressoché deserta del quartiere Italia-Montegranaro e che si sarebbe caratterizzata […]

Leone XIV nella Dilexi te: “Ascoltare il grido dei popoli più poveri della terra”

“La condizione dei poveri rappresenta un grido che, nella storia dell’umanità, interpella costantemente la nostra vita, le nostre società, i sistemi politici ed economici e, non da ultimo, anche la Chiesa”: lo scrive Leone XIV, nell’esortazione apostolica, in cui fa sua – aggiungendo alcune riflessioni – l’esortazione apostolica sulla cura della Chiesa per i poveri […]
Hic et Nunc

L'ex Ilva tra agonia e diversificazione
Ne parliamo con il sindaco Bitetti

La città vive un momento di svolta nella sua storia socioeconomica. L’estrema incertezza sul futuro dello stabilimento siderurgico, il difficile dialogo con il governo, l’ombra di un ridimensionamento dell’occupazione che incombe comunque sul territorio sono gli elementi che caratterizzano questi primi giorni di autunno. Segnali indecifrabile e a volte contraddittori, che si colgono indirettamente da […]

Nomine di parroci e dei collaboratori alla San Francesco di Paola e alla Gesù Divin Lavoratore

Su proposta dei rispettivi padri provinciali, l’arcivescovo mons. Ciro Miniero ha proceduto alle seguenti nomine: parrocchia San Francesco di Paola, in Taranto, dei padri minimi: parroco moderatore, padre Francesco Cassano;  parroco in solido, padre Francesco Trebisonda; parrocchia Gesù Divin Lavoratore, in Taranto, dei padri giuseppini del Murialdo: parroco, padre Gianni Passacantilli; vicario parrocchiale, padre Giovanni […]
Media
10 Ott 2025