Diocesi

Consegnato dalla Confraternita di Maria SS Addolorata e San Domenico a Maria De Giorgio il premio ‘Cuore di donna’ 2022

foto G. Leva
13 Set 2022

di Marina Luzzi

Entrano nel vivo i festeggiamenti della per la propria Titolare. Ieri sera all’esterno della chiesa di san Domenico è stato assegnato il premio “Cuore di donna”.  Per l’edizione 2022 il riconoscimento è andato a Maria De Giorgio, volontaria dell’opera di carità Casa, che assiste gli indigenti della Città vecchia. Istituito nel 1995 dall’allora consiglio di amministrazione presieduto dall’allora priore Antonio Liuzzi, il premio vuole essere un faro di luce acceso su chi, spesso in silenzio, svolge la propria attività di volontariato e sensibilizzazione sul territorio.  «Per noi – spiega il commissario arcivescovile Giancarlo Roberti – questo è uno dei fondamentali appuntamenti del settenario della Festa Grande. Quest’anno sono contento e felice di aver assegnato il premio ad una donna davvero meritevole, dalla grande umanità, come abbiamo scritto nelle motivazioni. Serve la confraternita da volontaria, senza essere consorella. E non accade spesso». «Un riconoscimento – commenta a margine Maria De Giorgio – che non mi aspettavo. Non penso di meritarmelo. Sono una semplice volontaria, che fa tutto con il cuore. È un riconoscimento sincero e una dimostrazione di grande affetto e stima da parte di don Emanuele Ferro, padre spirituale della confraternita e di Giancarlo Roberti, commissario arcivescovile. Durante la pandemia abbiamo vissuto un periodo pieno di difficoltà. Eravamo sul territorio ogni giorno, consegnando pane, focacce, pasti pronti. Prestare aiuto con quel clima, con la paura di contagiarsi, pur utilizzando tutte le norme di sicurezza, è stato complesso ma non abbiamo mollato e abbiamo continuato a lavorare in sordina. La pandemia ha portato tanta gente in condizioni disastrose e anche oggi, con il lavoro che manca, molte di loro non si sono riprese. Purtroppo anche tanti bimbi hanno sofferto». Maria De Giorgio come volontaria lavora anche per altre realtà, come “Gli amici di Manaus” «ma il volontariato in Città vecchia è diverso. Tocchi con mano una grande povertà, che spesso va a braccetto con una grande dignità. Difficilmente le persone dell’isola chiedono, sono chiuse ma se riesci ad entrare nei loro cuori, anche con un sorriso, si diventa amici. Di fatto come Casa siamo una goccia in un territorio che ha bisogno di tanto ma noi continuiamo con la nostra luce nella Mamma Addolorata. Come lei ha ascoltato le parole del Padre, anche noi dobbiamo ascoltare le persone che vengono a bussare alla nostra porta».  Durante la serata sono state assegnate anche le medaglie d’oro ai confratelli e alle consorelle che hanno raggiunto i 50 anni di appartenenza alla confraternita e le borse di studio ai figli dei confratelli e delle consorelle che hanno conseguito la licenza media e il diploma di maturità con ottimi voti nello scorso anno scolastico. «Un incentivo a continuare a studiare e credere in se stessi» – conclude il commissario Roberti.

foto G. Leva

 

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