Editoriale

23 dicembre: “pensieri sparsi sul Natale”

23 Dic 2022

di Emanuele Ferro
CLICCA QUI SOTTO PER TUTTI GLI EDITORIALI COMPLETI, DAL 17 AL 24 DICEMBRE   👉🏻 #PENSIERISPARSISULNATALE
23 dicembre

Pensieri sparsi
Linda e Antonio sono due sessantenni, sono i genitori di Luca un trentenne disabile grave, da sempre su una di quelle carrozzine spaziali e ingombranti. Luca sorride, usa gli occhi soltanto. Comunica con i genitori quando lo stimolano con le mani sulla pancia, lo massaggiano, lo solleticano un po’. Ogni tanto emette dei risolini o dei lamenti. Quando scaricano tutto l’armamentario dalla monovolume gli sguardi intorno sono pregni dei sentimenti e dei giudizi più discordanti. Pietà, compassione per questo uomo gravemente disabile oppure per i suoi genitori impegnati e totalmente dediti a lui. In realtà Linda e Antonio sono sereni nonostante i ritmi serrati ed una vita, diciamocelo, totalmente sacrificata. Visti dal di fuori il peso che portano è enorme. Senza ipocrisie dovremmo ammettere quella convinzione che si affaccia nel cuore di tutti: in questi casi è meglio che una persona così se la prenda il Signore. Linda e Antonio credo che ad un’affermazione del genere reagirebbero con violenza, tradendo il loro sorriso quotidiano e la loro conosciuta giovialità.


Il bandolo della matassa

Ognuno ha un ideale di vita da vivere, possibilmente lontano dalla sofferenza e dalla prova. Vogliamo tutti essere felici ma in realtà se ci si chiede cosa sia questa felicità non lo sappiamo. Ricordiamo alcuni momenti in cui abbiamo sentito un sentimento vicino alla felicità ma non lo sappiamo definire, probabilmente il ricordo è legato malinconicamente a qualcuno che non c’è più, ad una carezza di cui avremmo voluto approfittare più a lungo. Per il Vangelo la felicità sembra essere invece non un sentimento o tantomeno una condizione di lontananza dalla sofferenza. La felicità è pienezza di una vita riempita di missione e di presenza. Le cose prendono senso dal di dentro quando nel fondo della nostra viene posto Lui. Non ci sono felici o infelici, ma uomini e donne abitati o disabitati dal cuore deserto. Linda e Antonio hanno imparato ad amarsi in Luca, il loro donarsi ha travolto le loro giornate e in realtà non saprebbero come affrontare la vita un giorno che Luca non ci sarà più. Perché la vita di Luca è sempre appesa ad un filo. L’amore non è banale. I panorami più belli e che più ci avvicinano all’infinito si stagliano su orizzonti vertiginosi ma dopo aver scalato vette e aver rischiato la vita.



Intanto la Chiesa oggi canta:
O Emmanuele,
nostro re e legislatore,
speranza e salvezza dei popoli.
Vieni a salvarci; o Signore nostro Dio.

O Emmanuele significa Con Noi Dio.
Dio abita nelle nostre case.
Far nascere Dio nella stalla del cuore è portare il Principio della vita all’origine e al fine di ogni cosa,
trasfigurando un’esistenza che dall’esterno può impaurire perché segnata dal dolore,
in una fonte di luce, di pace e di gioia.
L’Emmanuele è il re e il legislatore,
sulle cui spalle è il segno della potestà.
Spalle incurvate dal peso della pecorella smarrita e dalla croce.
Un giogo leggero e soave, capace di donare ristoro.
Vieni Emmanuele, salva la mia vita dal di dentro, rendendola piena, non ho paura della sofferenza, ho paura di una vita che non conosce l’amore che salva!

 

 

Leggi anche
Editoriale

Card. Zuppi: “In Italia, la povertà assoluta è fenomeno strutturale”

“Lo stato di salute del Paese desta particolare preoccupazione”. A lanciare il grido d’allarme è stato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nella sua introduzione ai lavori della 79ª Assemblea generale dei vescovi italiani, in corso in Vaticano fino al 23 maggio. “In Italia, il 9,8% della popolazione, circa un […]

Se spaventano i giovani allora ...

Aridaje si dice in romanesco. Nei giorni passati è andato in scena il solito scontro fra sordi: un gruppetto di giovanissimi ha contestato la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella. Nonostante gli inviti a partecipare al dibattito, le attiviste hanno urlato slogan dal fondo della sala. La ministra, pertanto, […]

Papa Francesco a Verona: “Un peccato grave non curare la pace”

Le bandiere con i colori dell'arcobaleno hanno dipinto 'l'Arena della pace' che si è svolta per la trentacinquesima volta nella città scaligera
Hic et Nunc

il patriarca Pizzaballa ha visitato la parrocchia latina di Gaza. Consegnati aiuti alla popolazione

Il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme, è entrato a Gaza e ha fatto visita alla parrocchia della Sacra Famiglia. Lo riferisce il Patriarcato latino in una nota. Insieme al cardinale erano presenti fra’ Alessandro de Franciscis, grande ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e una piccola delegazione. […]

Scalo Grottaglie: l'aeroporto non decolla e per Leonardo nuove nubi all'orizzonte

Intanto Melucci scrive al ministro per chiedere una conferenza dei servizi Grottaglie e il suo scalo aereo continuano a incrociare, a quanto pare, destini incerti. Da un lato c’è l’azienda, la Leonardo, che realizza le fusoliere per Boeing, ma che non riesce né a stabilizzare la produzione né a diversificarla. Dall’altro c’è il scalo vero […]

Santa Maria di Talsano: benedizione delle nuove vetrate in memoria di Mery Barbaro

“Un avvenimento significativo che arricchisce questo antico luogo di fede”: così il rettore della chiesa Santa Maria di Talsano, mons. Antonio Caforio, annuncia per domenica 19 maggio alle ore 10.30 la benedizione delle nuove artistiche vetrate. Queste ultime vertono sui momenti più significativi della vita della Madonna: Annunciazione, Visita a Santa Elisabetta (da cui deriva […]
Media
21 Mag 2024
newsletter