Udienza generale

Papa Francesco: “Suscitare propositi di pace in chi ha responsabilità politiche”

Il pontefice ha dedicato l’udienza di mercoledì 31 maggio alla figura di padre Matteo Ricci, il gesuita che ha portato il cristianesimo in Cina

foto Sir/Marco Calvarese
01 Giu 2023

di Maria Michela Nicolais

“Suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche”. È l’auspicio espresso da papa Francesco, al termine dell’udienza di mercoledì 31 maggio in piazza San Pietro, durante la quale ha esortato ancora una volta a “pregare di più per la cara e martoriata Ucraina, che tanto soffre”. Salutando i giovani di Rondine Cittadella della Pace di Arezzo, il papa ha rivolto “un pensiero grato per quanti, venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli. Il vostro esempio possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche”.

Al centro della catechesi, la figura di padre Matteo Ricci, il gesuita che ha portato il cristianesimo in Cina e il cui “segreto” è stata la coerenza, quella di “una personalità che testimonia con la vita quello che annuncia”. “Dopo aver studiato nelle scuole dei gesuiti ed essere entrato egli stesso nella Compagnia di Gesù, entusiasmato dalle relazioni dei missionari, come molti altri giovani suoi compagni, chiese di essere inviato nelle missioni dell’Estremo oriente”, ha raccontato Francesco ripercorrendone la biografia: “Dopo il tentativo di Francesco Saverio, altri venticinque gesuiti avevano provato inutilmente ad entrare in Cina. Ma Ricci e un suo confratello si prepararono molto bene, studiando accuratamente la lingua e i costumi cinesi, e alla fine riuscirono a ottenere di stabilirsi nel sud del Paese. Ci vollero diciotto anni, con quattro tappe attraverso quattro città differenti, prima di arrivare a Pechino, che era il centro. Con costanza e pazienza, animato da una fede incrollabile, Matteo Ricci poté superare difficoltà e pericoli, diffidenze e opposizioni”.

“Oltre alla dottrina, sono la sua testimonianza di vita religiosa, di virtù e di preghiera, la sua carità, la sua umiltà e il suo totale disinteresse per onori e ricchezze, che inducono molti dei suoi discepoli e amici cinesi ad accogliere la fede cattolica”, ha argomentato il papa: “Questa è la coerenza degli evangelizzatori. E questo tocca tutti noi cristiani, che siamo evangelizzatori. Possiamo dire tutte le cose che noi crediamo, ma se la tua vita non è coerente con questo, non serve a nulla. Quello che attira le persone è la coerenza. Noi cristiani viviamo quello che diciamo, e non far finta di essere cristiani ma vivere come mondani! La forza più grande di questi missionari è la coerenza”.

“Lo spirito e il metodo missionario di Matteo Ricci costituiscono un modello vivo e attuale – ha concluso Francesco – ma quello che è attuale è la coerenza di vita, la testimonianza della sua vita come cristiano. Lui ha portato cristianesimo in Cina. Lui è grande perché è uno scienziato, è coraggioso, ma soprattutto è grande perché è stato coerente con la sua vocazione, con quella voglia di seguire Gesù Cristo. Domandiamoci: sono coerente o sono un po’ così così?”.
Padre Matteo Ricci, ha esordito il papa, “ha seguito sempre la via del dialogo e dell’amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l’annuncio della fede cristiana”.
La sua prima opera in lingua cinese fu proprio un trattato “Sull’amicizia”, che ebbe “grande risonanza”: “Per inserirsi nella cultura e nella vita cinese in un primo tempo si vestiva come i bonzi buddisti, all’usanza del Paese, ma poi capì che la via migliore era quella di assumere lo stile di vita e le vesti dei letterati, come i professori universitari. Studiò in modo approfondito i loro testi classici, così da poter presentare il cristianesimo in dialogo positivo con la loro saggezza confuciana e con gli usi e i costumi della società cinese”. “E questo si chiama atteggiamento di inculturazione”, ha proseguito Francesco, secondo il quale “la fama di Ricci come uomo di scienza non deve oscurare la motivazione più profonda di tutti i suoi sforzi: l’annuncio del Vangelo”. “La sua ottima preparazione scientifica suscitava interesse e ammirazione da parte degli uomini colti, a cominciare dal suo famoso mappamondo, la carta del mondo intero allora conosciuto, con i diversi continenti, che rivela ai cinesi per la prima volta una realtà esterna alla Cina assai più ampia di quanto avessero mai pensato. Gli fa vedere che il mondo è ancora più grande della Cina”, ha sottolineato il Papa: “Ma anche le conoscenze matematiche e astronomiche di Ricci e dei missionari suoi seguaci contribuirono a un incontro fecondo fra la cultura e la scienza dell’occidente e dell’oriente, che vivrà allora uno dei suoi tempi più felici, nel segno del dialogo e dell’amicizia. Infatti, l’opera di Matteo Ricci non sarebbe mai stata possibile senza la collaborazione dei suoi grandi amici cinesi, come i famosi “Dottor Paolo” (Xu Guangqi) e “Dottor Leone” (Li Zhizao). La credibilità ottenuta con il dialogo scientifico gli dava autorevolezza per proporre la verità della fede e della morale cristiana, di cui egli parla in modo approfondito nelle sue principali opere cinesi, come il vero significato del Signore del Cielo”.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Celebrazioni di fine anno

Mercoledì 31 dicembre nella concattedrale ‘Gran Madre di Dio’ dalle ore 8 alle 12 ci sarà un’adorazione eucaristica in ringraziamento per l’anno che va a concludersi. In serata, alle ore 18.30, solenne celebrazione eucaristica che sarà conclusa con il canto del Te Deum. In città vecchia, nel santuario della Madonna della Salute, alle ore 17 […]

La chiusura dell’Anno giubilare in diocesi

Il canto del ‘Te Deum’ ha concluso in cattedrale domenica sera 28 dicembre (festa della Santa Famiglia) la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero per il rito di chiusura dell’Anno giubilare in diocesi; assieme al nostro pastore hanno concelebrato l’arcivescovo emerito di Taranto mons. Filippo Santoro, l’arcivescovo emerito di Potenza mons. Salvatore Ligorio, […]

La domenica del Papa - Leone XIV: “Preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra”

“Nella luce del Natale del Signore, continuiamo a pregare per la pace. Oggi, in particolare, preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra, per i bambini, gli anziani, le persone più fragili”: lo ha detto papa Leone XIV dopo l’angelus di ieri, domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro, per la festa della […]
Hic et Nunc

Il governo ha scelto: Flacks Group potrà acquisire gli impianti ex-Ilva

Le acciaierie ex Ilva passeranno alla finanziaria statunitense Flacks Group. È la stessa azienda ad annunciarlo su Likedin, affermando di aver raggiunto un’intesa con il governo, dopo il parare positivo dei commissari sia di AdI (Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli) che di Ilva in AS (Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi), che […]

Bitetti: “Le casse del Comune sono vuote, lavoriamo in emergenza”

Una città in emergenza che fa tutti gli sforzi possibile per uscire dall’angolo in cui è stata messa, in un momento storico complicato dalla situazione industriale. È il quadro in chiaroscuro che il sindaco Piero Bitetti e la sua giunta comunale hanno proposto alla stampa nell’incontro di fine anno. “La situazione economica dell’ente non è […]

Domani, 31 dicembre, a Catania la Marcia nazionale per la pace

Il 31 dicembre, Catania ospiterà la 58ª Marcia nazionale per la pace, promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, insieme all’arcidiocesi di Catania e a numerose organizzazioni cattoliche e realtà della società civile. Il titolo scelto – “La pace sia con tutti voi: verso una […]
Media
01 Gen 2026