La festa della Madonna del Carmine tra carità, formazione e cultura
Tre iniziative d’ordine culturale, formativo e solidaristico caratterizzeranno quest’anno i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo, a cura dell’arciconfraternita del Carmine. Ne ha parlato giovedì mattina, 6 luglio, nel “salone della troccola”, il priore Antonello Papalia, il quale ha rimarcato innanzitutto le finalità di “Ristoranti solidali” con la preparazione di 50 pasti completi (primo, secondo e contorno) per due giorni al mese tra il 10 luglio e il 10 ottobre. Se ne faranno carico sei ristoranti cittadini: La Paranza, Da Biagio, MòMò, Al Gatto rosso, La Fattoria, Core Restaurant.
La delegazione dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro (rappresentata alla conferenza stampa da Benedetto Mainini) e l’Ordine dei Notai di Taranto forniranno 5.400 contenitori per i 1.800 pasti complessivi mentre il Comune, attraverso l’assessore Cosimo Ciraci, intervenuto alla presentazione, si occuperà del trasporto dei pasti alla mensa dell’arciconfraternita, a al centro d’accoglienza per i senza fissa dimora in Città vecchia, tramite la Protezione civile e il Comando di Polizia Municipale. Insomma, ha commentato il priore Papalia, almeno per qualche giorni ai bisognosi sarà concesso di… “mangiare stellato”.
“Memori e profezia. La parrocchia del Carmine laboratorio di formazione cristiana adulti nella fede” è invece il titolo del libro, preparato in occasione dei festeggiamenti, che nasce da un’intuizione del padre spirituale dell’arciconfraternita, mons. Marco Gerardo, e dal consiglio pastorale della parrocchia, e che narra l’apporto di una ventina laici impegnati al Carmine che hanno mostrato il significato di essere cristiani adulti nella fede. Fra questi, sono stati citati Lino D’Andria, fondatore degli scout a Taranto, Franco Pizzola, figura indimenticabile del sodalizio, Gabriella Tacente e l’indimenticato priore Cosimo Solito. “Questo volume – ha detto – è finalizzato a custodire la memoria di questi personaggi, avvertendo l’esigenza di raccoglierne la profezia, cioè il segno di grazia che la loro esistenza è stata e ha tracciato nella comunità”.
Infine è stato illustrato un interessante percorso formativo per i bambini dai 7 ai 14 anni, mirato all’iniziazione alla vita cristiana e alle ritualità dell’arciconfraternita del Carmine. Una trentina i partecipanti, che hanno dato l’adesione attraverso i loro genitori. La giornata loro dedicata sarà quella di domenica 9 luglio: alle ore 19.30 ci sarà la consacrazione alla Madonna del Carmine tramite l’imposizione dell’Abitino. I bambini dovranno indossare camice bianco, cappuccio, guanti bianchi, scarpe bianche, calze nere e coccarda; le bambine, invece, abiti di tutti i giorni con mantellina blu. Successivamente alle ore 20.30 tutti prenderanno parte alla processione del Bambino (quello recato in braccio dalla Madonna del Carmine) in piazza Carmine e che sarà così formata: campanello, labaro, bambine, crocifisso, bambini, clero, statua, banda musicale. Il 16 luglio, festa della Madonna del Carmine, alle ore 18.30, i piccoli saranno alla processione della Titolare, prendendo posto davanti al labaro confraternale. Il percorso formativo avrà la durata di un anno e potrà essere rinnovato di volta in volta.
Quindi, l’appuntamento con le giornate conclusive dei festeggiamenti con l’aggregazione di 33 confratelli e 14 consorelle e con la grande processione nella serata del 16 luglio, che avrà luogo subito dopo la santa messa dell’arcivescovo mons. Filippo Santoro in piazza Carmine alle ore 18.30.
Fra le iniziative esterne, in piazza Carmine, il concerto dell’Orchestra “Tebaide” (venerdì 14), l’esibizione della ConTurBand (sabato 15) e il concerto della banda musicale “Giuseppe Chimienti” di Montemesola diretta dal m. Lorenzo De Felice (domenica 16, al rientro della processione).