Archeologia

Convegno su Aristosseno, grande tarantino teorico musicale, deluso da Aristotele

17 Set 2023

di Silvano Trevisani

“Aristosseno di Taranto. Un intellettuale tra la Magna Grecia e Atene” è stato il tema di un convegno organizzato dall’Associazione Amici del Castello aragonese e dall’Associazione di cultura classica, in collaborazione con il Conservatorio Paisiello che lo ha ospitato. Relatore è stato lo storico Amedeo Visconti dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che di Aristosseno e della classicità legata alla Taranto magnogreca si è occupato in numerosi saggi.

Il convegno è stato coordinato da Lucio Pierri. Dopo aver ricordato i due precedenti convegni organizzati dagli Amici del Castello, Pierri ha proposto un breve inquadramento del periodo storico nel quale visse e si formò Aristosseno, filosofo legato ad Aristotele che viene considerato, tra le altre cose, il primo teorico musicale.

Nell’occasione, abbiamo rivolto alcune domande al professor Visconti.

Il tema del convegno ci porta al legame tra Taranto, un tempo spartana, e Atene che si rafforza attraverso Aristosseno. Come si configura questo legame?

Aristosseno nasce a Tarato in una realtà molto legata all’altra grande figura del IV secolo a. C. che è quella di Archita. Il padre di Aristosseno era personaggio vicinissimo ad Archita, anche lui studioso di musica. Lui ha una formazione iniziale alla musica di tipo pitagorico, perché questa formazione avviene proprio all’interno dell’ambiente architeo. Ma in seguito si sposta ad Atene, per accostarsi alla scuola di Aristotele, alla quale si lega. Quello che cerco di mostrare è proprio l’influenza che su di lui hanno tutti e due questi ambienti, quello pitagorico tarantino e quello aristotelico.

La bellezza e la musica

Aristosseno si occupa della bellezza, ma il suo modo di intenderla ha relazione con il concetto un po’ abusato che viene veicolato oggi?

L’idea di bellezza di cui si occupa Aristosseno è un concetto ideale, tutto legato alla filosofia, ma anche alla musica, che anch’essa vista in rapporto alla filosofia.

Ma la musica non codificata come poteva essere trasmessa e veicolata teoricamente, senza che ci fosse ancora il pentagramma? É un musica pratica o solo teorica?

Noi conosciamo poco della musica greca. Abbiamo dei testi con presenza di notazione musicale, che presentano segni interpretabili come note, ma certo sono pochi e di epoca molto successiva ad Aristosseno, perché fondamentalmente di età imperiale romana. Ma certamente è molto quello che ci sfugge, gli stessi concetti propri del lessico musicale antico non corrispondono esattamente a quelli che noi utilizziamo. Molto, lo ripeto, è quello che ci sfugge, però Aristosseno rappresenta la prima grande teorizzazione. Egli scrive dei trattati di teoria musicale che erano dei punti fermi, perché poi tutta la tradizione musicologica dei secoli successivi fondamentalmente si rifà ad Aristosseno, che quindi è il primo grande sistematore della teoria musicale.

Un grande “deluso”

Aristosseno, dobbiamo dirlo, è anche ricordato come un grande deluso, quasi incompreso nonostante la sua grandezza e questo fa pensare al gioco delle preferenze sempre presente nei luoghi del potere culturale.

Sì, c’è una tradizione tarda che ce lo dice, della quale a mio avviso non c’è motivo di dubitare, ma è certo che lui aspirava alla successione ad Aristotele come capo del liceo. Aristotele gli preferisce Teofrasto e questo lo avrebbe deluso profondamente al punto da spingerlo a insultare Aristotele, da poco morto. Questa storia dell’insulto è forse un aneddoto però il dato della delusione non ci sono motivi per metterlo in dubbio.

Una delusione che ricade anche su Taranto, che però è soprattutto delusa dal fatto di non aver avuto una più precisa contezza del lavoro dei suoi grandi del passato, di Archita e Aristosseno soprattutto, ma anche di Leonida.

I meccanismi della tradizione ci dicono che sono autori dei quali fondamentalmente abbiamo solo frammenti. Di Aristosseno però abbiamo due opere di teoria musicale che ci consegnano parti abbastanza cospicue. Da questo punto di vista la situazione di Aristosseno è molto migliore e ci fa capire molto meglio rispetto ad Archita di cui noi abbiamo davvero solo pochi frammenti.

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