L'argomento

Ex Ilva, don Antonio Panico (Salvaguardia del Creato-Taranto): “Momento di grande incertezza per la città e i lavoratori”

Alla luce dei recenti fatti in continua evoluzione, il Sir ha fatto il punto della situazione con il vicario episcopale della diocesi di Taranto per la Giustizia e la custodia del Creato, la pastorale sociale e il lavoro, profondo conoscitore della vicenda del siderurgico

15 Gen 2024

di Andrea Regimenti

Il Governo sul dossier dell’ex Ilva è al lavoro per arrivare ad un accordo per un divorzio consensuale con ArcelorMittal ed evitare così un contenzioso legale che si preannuncia abbastanza lungo. Entro mercoledì si avrà una risposta ma l’unica soluzione per l’esecutivo guidato dal presidente Meloni per ora sembra essere quella di “far fuori” il colosso franco-indiano, che ha vinto la gara nel 2017, e che ora deve uscire dalla Acciaierie d’Italia di Taranto. La prospettiva, rispetto agli ultimi quattro mesi, è cambiata: prima l’esecutivo ha tentato di ricucire e tenere dentro il socio di maggioranza, tentando di mutare i rapporti. Ora l’unica strada è la separazione. Anche il ministro del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso, ha parlato durante l’informativa al Senato, di un “intervento drastico”, della necessità di “cambiare equipaggio alla guida dell’ex Ilva per arrivare a invertire la rotta”. Inoltre Urso ha sottolineato che “non è più possibile condividere la governance con ArcelorMittal”. Alla luce dei recenti fatti in continua evoluzione il Sir ha fatto il punto della situazione con don Antonio Panico, professore, vicario episcopale della diocesi di Taranto per la pastorale sociale, il lavoro, la giustizia e la custodia del Creato e profondo conoscitore della vicenda dell’ex Ilva e delle implicazioni e ripercussioni che l’acciaieria ha sul territorio tarantino.

Che ne pensa degli ultimi sviluppi?
Purtroppo continua a non esserci serenità per i lavoratori e si vive con grande timore quanto sta accadendo in queste ore, perché l’indecisione sembra non dare futuro. Oggettivamente se le cose dovessero restare così come sono, senza un socio privato, diventerebbe veramente oneroso per lo Stato fare tutto da solo. Dovrà cercarsi sicuramente un partner. E qui si arriva a un secondo punto. Ovvero che tipo di garanzie abbiamo rispetto alle questioni legate all’ambiente e alla tutela della salute? Da quello che mi risulta da chi lavora nello stabilimento, in questi anni non si è fatto nulla. Siamo stati abituati a pensare solo alle questioni legate all’inquinamento da diossina, ma ve ne sono numerosi altri, anche cancerogeni.

Che clima c’è tra i lavoratori?
A differenza del passato oggi non c’è più un insieme dei lavoratori che sono contro i cittadini che vorrebbero la chiusura della fabbrica. Oggi i lavoratori vogliono tutele, non solo di tipo contrattuale, ma anche e soprattutto sotto il punto di vista ambientale e della salute. I primi a subire i danni dell’inquinamento, infatti, sono loro. Questo va rimarcato perché troppo spesso non viene sottolineato dai media e da chi decide per il futuro dello stabilimento. C’è un diritto a un lavoro degno, ma c’è anche il diritto imprescindibile alla salute.

Il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha incontrato il 9 gennaio una delegazione di lavoratori dell’ex Ilva di Taranto. L’appuntamento ha permesso al cardinale di “rinnovare la vicinanza e la solidarietà della Chiesa, che passano innanzitutto da un ascolto attento”. Che ne pensa?
È stato un momento molto importante. C’è bisogno di far vedere che la Chiesa c’è, vede, è vigile e attenta.

I lavoratori ricevuti da Zuppi hanno parlato di una Chiesa che si è dimostrata madre…
È una cosa bella. La Chiesa però non è solo madre dei lavoratori, è anche madre delle persone che si sono ammalate di cancro. È madre delle mamme che piangono i loro figli morti o ammalati. La Chiesa ha un’attenzione per tutti, dobbiamo essere accanto a tutti. È fondamentale dirlo ed è fondamentale farlo.
Basti pensare che da un po’ di anni noi qui abbiamo finalmente un polo oncologico pediatrico che abbiamo creato partendo dal basso, con donazioni e diversi sforzi delle persone. A oggi, purtroppo, sono decine i bambini che vengono seguiti da questo polo. È una fabbrica di grande importanza strategica a livello nazionale ed europea. Spegnere oggi un altro forno significherebbe produrre meno acciaio e lasciare che sia l’Asia a occupare quel comparto di mercato. Tuttavia, è necessario produrlo come fanno altrove, in modo pulito e giusto. Si potrebbe fare anche in Italia.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
L'argomento

A Taranto, Annalisa Galardi per la Masterclass di Giardini digitali

Annalisa Galardi, consigliere di amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti e docente di Comunicazione d’impresa all’Università cattolica di Milano, sarà la prestigiosa role model della masterclass di Giardini digitali, il  progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica digitale – Impresa sociale. Annalisa Galardi è una grande esperta di comunicazione. Ha fondato The Bravery Store, […]

Un Primo maggio che giunge in un periodo di difficoltà per infortuni, bassi salari, precarietà

Infortuni in crescita, salari sempre più poveri, precarietà del lavoro, contratti che attendono il rinnovo da anni. Sono le caratteristiche del lavoro italiano e ancor di più di quello meridionale che vanno considerate in vista del Primo maggio, festa del lavoro. Che se vede aumentare il numero degli occupati è solo grazie alla precarizzazione, al […]

Le liste per le comunali: tanti volti nuovi ma i ‘vecchi’ ci sono tutti. O quasi

Sei candidati sindaci, due più delle precedenti amministrative, 867 candidati consiglieri, 58 in più. Sono dati numerici semplici ma significativi, che registrano un aumento dei candidati complessivi alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio. Aumento un po’ più accentuato se si considera che nel frattempo Taranto ha perso oltre 2.000 abitanti attestandosi al di […]
Hic et Nunc

Nel pomeriggio di mercoledì 7, il Giubileo delle famiglie e dei fidanzati

Nell’ambito dei festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo, domani pomeriggio, mercoledì 7, si terrà nella basilica cattedrale il Giubileo delle famiglie e dei fidanzati. Il programma prevede alle ore 17 nel santuario della Madonna della Salute (piazza Monteoliveto) la cerimonia di accoglienza presieduta da don Mimmo Sergio, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale familiare. Alle […]

Domani, mercoledì 7, la ‘Giornata cataldiana della scuola’ dedicata alla primaria

Domani, mercoledì 7, avrà luogo la seconda ‘Giornata cataldiana della scuola’ a cui – questa volta – parteciperanno gli alunni della scuola primaria che, alle ore 9.30, si ritroveranno in Cattedrale con il giovane disegnatore tarantino Nicola Sammarco e il suo Nicopò. Successivamente i ragazzi si recheranno in via Cava, interessata a una particolare ambientazione […]

Alle 19.30 di oggi, lunedì 5, la presentazione del libro di Pierri su San Cataldo

Sarà presentato oggi, lunedì 5 maggio, alle 19,30, nella ‘sala della Colonna’ della cripta della Basilica cattedrale, il libro “San Cataldo tra storia e leggenda”. Scritto da Lucio Pierri e pubblicato dalle edizioni Scorpione, sarà presentato Piero Massafra, col coordinamento di mons. Emanuele Ferro e i saluti dell’arcivescovo Ciro Miniero. Il volume è il quarto […]
Media
06 Mag 2025