Angelus

La domenica del Papa – La virtù dell’umiltà

foto Vatican media-Sir
13 Gen 2025

di Fabio Zavattaro

Il Vangelo di Luca di questa domenica, che conclude il tempo di Natale, inizia con una immagine: un popolo in attesa. Lo sguardo di tutti è rivolto a Giovanni per cercare di comprendere se fosse lui il Cristo: “Io vi battezzo in acqua” risponde, ma c’è chi vi battezzerà “in Spirito Santo e fuoco”. E chi può fare questo è lì sulla riva del Giordano, in mezzo al suo popolo, confuso tra i peccatori che si sottopone, come tutti i presenti, al rito di penitenza e di purificazione. Scrive Luca: ricevuto il battesimo, mentre stava in preghiera “discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.

Proviamo a immaginare la scena, lo stupore di quanti ascoltarono quelle parole. Una scena che il Perugino ha dipinto sulla parete di destra della Cappella Sistina mettendo sulla parete opposta il viaggio di Mosè in Egitto. Questi due capolavori aprono il nostro sguardo sulla profondità di quell’evento sulla riva del Giordano: Gesù è sceso da nord dalla Galilea delle genti; è sceso nella depressione del fiume che scorre a 400 metri sotto il livello del mare; è sceso nelle sue acque e si immerge in mezzo e insieme al popolo. Il viaggio di Mosè, evento fondatore della storia di Israele, ha inizio con la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto, la prova del deserto e l’ingresso nella terra promessa che lui non vedrà se non dalla sommità del monte Nebo. Il viaggio di Gesù è al contrario, in un certo senso, e si conclude con il Giordano e la liberazione dalla schiavitù, quella del peccato, del male.

E c’è un altro aspetto che Luca mette in primo piano: la virtù dell’umiltà. Perché per ascoltare la voce di Dio occorre percorrere un cammino in discesa nell’umiltà e nell’obbedienza.

Colui che non ha bisogno di essere battezzato, purificato, si mette in fila accanto al suo popolo in questa discesa verso le acque del Giordano, e prende su di sé i peccati dell’umanità; ed è la prima immagine che ci viene offerta dopo il Vangelo dell’infanzia.

Nella Cappella Sistina, papa Francesco battezza 21 bambini figli di dipendenti del Vaticano e della Guardia Svizzera e dice ai papà e alle mamme: “che i bambini si sentano a loro agio, perché oggi comandano loro e noi dobbiamo servirli col Sacramento, con le preghiere”. E come altre volte ricorda: “se hanno fame, allattateli, che non piangano. Se hanno troppo caldo, cambiateli”. Oggi ricevono “il dono più grande, il dono della fede ai bambini”.

Commentando, all’angelus, il Vangelo di Luca, Francesco ricorda le parole di un inno della liturgia – “Gesù va a farsi battezzare da Giovanni con l’anima nuda e i piedi nudi” – e si sofferma sulla “Epifania di Dio, che rivela il suo volto nel Figlio e fa sentire la sua voce”.

Nella sua riflessione inizia proprio dal volto: “nel rivelarsi Padre attraverso il Figlio, Dio stabilisce un luogo privilegiato per entrare in dialogo e in comunione con l’umanità. È il volto del Figlio amato”. Quindi la voce, “un altro segno che accompagna la rivelazione di Gesù”.

Il volto e la voce di Dio “si manifestano nell’umanità di Gesù” afferma il vescovo di Roma che domanda: “ci sentiamo amati? Io mi sento amato e accompagnato da Dio o penso che Dio è distante da me? Siamo capaci di riconoscere il suo volto in Gesù e nei fratelli? E siamo abituati ad ascoltare la sua voce?” Dal battesimo, diceva Benedetto XVI, deriva anche un modello di società “quella dei fratelli”, perché ci si riconosce tali nella “consapevolezza del proprio essere figli dell’unico Padre celeste”.

Prima della benedizione, Francesco consegna dei compiti da fare a casa: se non ci ricordiamo la data del nostro battesimo, “arrivando a casa, chiediamo ai genitori, ai padrini la data” e festeggiamola “come un nuovo compleanno, quello della nascita nello Spirito di Dio”.

Infine, dopo la recita della preghiera mariana, prega per gli abitanti di Los Angeles alle prese con devastanti incendi, e rinnova il suo appello alla pace in Ucraina, in Medio Oriente e nel mondo intero.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Francesco

In Cattedrale santa messa dell'arcivescovo in suffragio di papa Francesco

L’arcivescovo mons. Ciro Miniero celebrerà una santa messa in suffragio  di papa Francesco questa sera, lunedì 28 aprile, in Cattedrale alle ore 19. Questo il suo invito alla comunità diocesana: “Carissimi fratelli e sorelle, in questi giorni nelle nostre comunità parrocchiali abbiamo avuto modo di pregare per il Santo Padre Francesco. È mio desiderio che […]

Migranti e rifugiati, quasi un filo rosso del suo magistero

È indubbio che il volto e la parola di papa Francesco sono stati legati, talvolta strumentalmente, ai migranti. Difficile in poche righe riassumere il ricco magistero sui migranti che ha attraversato e segnato profondamente il suo pontificato e che è in gran parte raccolto in Luci sulle strade della speranza (2019), volume di insegnamenti del […]

Papa Francesco e il Creato: l’eredità che ci lascia per la cura della casa comune

Sono trascorsi dieci anni dalla pubblicazione della Laudato si’. Molti furono sorpresi dall’uscita di un documento che divise l’opinione pubblica e gli stessi fedeli. Per alcuni il papa non doveva intervenire su temi che non trattano di fede e di costumi; per altri il documento era troppo tecnico e usciva dai canoni delle encicliche sociali […]
Hic et Nunc

Le liste per le comunali: tanti volti nuovi ma i ‘vecchi’ ci sono tutti. O quasi

Sei candidati sindaci, due più delle precedenti amministrative, 867 candidati consiglieri, 58 in più. Sono dati numerici semplici ma significativi, che registrano un aumento dei candidati complessivi alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio. Aumento un po’ più accentuato se si considera che nel frattempo Taranto ha perso oltre 2.000 abitanti attestandosi al di […]

La devozione di Corato a san Cataldo e l'evento di Taranto ‘Terre Cataldiane’

Come ormai i nostri lettori sapranno, per l’inizio solenne della novena di San Cataldo, mercoledì 30 aprile si svolgerà a Taranto “Terre Cataldiane Vade Tarentum”, evento di fede e devozione che unisce i luoghi legati al santo. Voluta dal parroco della Cattedrale monsignor Emanuele Ferro, la manifestazione religiosa porterà in città le delegazioni di comunità […]

Al via il Giubileo delle persone con disabilità, nel segno dell’eredità di Francesco

Al via da oggi, il Giubileo delle persone con disabilità; un momento di fede, riflessione e sensibilizzazione, per promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei più vulnerabili. Evento che in questo momento storico, si pone più che mai in continuità con l’impegno del Santo Padre e la sua eredità di amore e cura verso […]
Media
30 Apr 2025