Progetto ‘Lux in Tenebris’ per la pinacoteca-museo della San Pasquale

Il 31 gennaio, venerdì, alle ore 10.30 si terrà alla biblioteca del convento di San Pasquale Baylon, a Taranto la presentazione del progetto Lux in Tenebris, realizzato dall’aps ConTatto, con il finanziamento della Regione , bando Puglia Capitale Sociale 3.0. Il progetto è finalizzato ad attivare forme di consapevolezza e educazione alla bellezza attraverso l’arte, capaci di far emergere nei beneficiari, come una ‘Luce nelle tenebre’ (‘Lux in tenebris’), abilità e sensibilità che altrimenti non sarebbero portate in luce. Grazie ad esso è stato possibile incrementare il numero di aperture al pubblico e avviare la fruizione online di beni artistici custoditi della pinacoteca museo ‘Sant’Egidio’ del convento di San Pasquale, quale nodo di coinvolgimento di comunità con laboratori artistici ed emozionali.
Interverranno fra Francesco Zecca, padre guardiano del convento di San Pasquale Baylon; l’avv. Valentina Romano, direttore del dipartimento Welfare della Regione (da remoto); i professionisti e i volontari che hanno sviluppato e dato vita al progetto, dott.ssa Alessandra Cotugno, dott. Antonio Maglie, prof.ssa Anna Della Ricca e la signora Noemi Tripaldi.
L’intento è quello di portare a conoscenza – docenti, guide e operatori del settore turistico – dei risultati dello studio delle opere che vi sono conservate e dei percorsi emozionali appositamente ideati e attuati nei due anni di svolgimento delle attività progettuali; e di proporre la pinacoteca-museo come nuovo polo attrattivo della città, grazie alla sua collezione di opere di scuola napoletana del sei-settecento.
‘Lux in tenebris’ nasce dall’esigenza di dare continuità alla progettualità della pinacoteca, inaugurata nel 2018 dalla comunità francescana, con l’auspicio di innescare un circuito generativo di bellezza. In questi due anni si è riconosciuta sempre di più l’esigenza di dare ascolto al ‘grido’ dei giovani della città che si sentono impotenti nei confronti delle brutture compiute sul territorio, che spengono ogni riferimento alla bellezza e alla speranza. Soffermarsi ad osservare queste opere, accompagnati da volontari esperti e sensibili, permette invece di alzare lo sguardo e ritrovare lo stupore per la propria terra, alimentando la speranza e l’entusiasmo.
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