Patrizia Conte e il trionfo televisivo “Ho vinto puntando solo su me stessa”

È la parabola che non immagini quella che ha portato finalmente a un successo di grande livello la “nostra” Patrizia Conte. Semplicemente perché una cantante raffinata e dotata delle sue enormi potenzialità dovrebbe costantemente essere alla ribalta. Così come ha dichiarano Gigi D’Alessio già al primo impatto nella puntata d’esordio di “The Voice Senior”, il talent di Rai 1 condotto da Antonella Clerici, quando ha chiesto, prima di tutto a se stesso, dov’era “nascosta”. Il talent l’ha consacrata vincitrice, semplicemente fornendole finalmente l’occasione di una ribalta nazionale. Lei che, invece, le sue ribalte le aveva sempre ritagliate in settori di nicchia, seppure di grande rilievo internazionale. Ma trovare il successo del grande pubblico a 61 anni significa anche avere la giusta voglia e la consapevolezza dei propri mezzi. Quali certamente Patrizia Conte ha sempre avuto, collaborando con mostri sacri della musica jazz come il grande Tullio D’Episcopo o come Bobby Durham, mitico batterista di Ella Frtizgerard, considerata tra le due / tre massime interpreti mondiali del soul. E con tanti altri, come il maestro Paolo Lepore, con quale sarà presto a Taranto. Eppure poteva essere un rischio per una come lei. È quello che le abbiamo chiesto, trovandola, come sempre, solare e ironica allo stesso tempo.
Ora che hai smaltito la gioia di un successo clamoroso, cosa ti rimane di questa esperienza?
Bella domanda! Direi: la soddisfazione di aver fatto la scelta giusta, mettendomi in gioco. E poi la gioia di aver vissuto un bel momento, grazie a un’esperienza come quella del grande pubblico televisivo, per me del tutto nuova. Il mio è stato sempre un pubblico di nicchia, certamente di bocca buona, ma limitato. E questo per una mia scelta precisa.
Ma avevi immaginato, decidendo di partecipare alla competizione, di poterla vincere?
Assolutamente no. Non sono propensa a illudermi, in genere, ma avrei accettato comunque l’esperienza, per me sempre arricchente e nuova.
Non hai avuto paura, quindi, di riproporti come “senior”.
No! Un po’ perché, come ho detto, non sono mai stata una grande illusa, come magari lo sono altri che, infatti, sono rimasi malissimo. Un po’ perché canto da così tanti anni da aver maturato una buona esperienza, che mi ha spinto a proporre dei brani particolarmente impegnativi, che sono stati apprezzati. Insomma: prima di buttarmi ci ho pensato. Ho scommesso su di me e sulle mie potenzialità. Non ho avuto bisogno di bigliettini da visiti e ottenere l’apprezzamento di tanti grandi musicisti mi ha reso orgogliosa.
Ora riceverai tante proposte, potrai scegliere le occasioni giuste. Cosa farai? Come sceglierai?
Sì le proposte cominciano già ad arrivare. Ma io la selezione la faccio col mio cachet (ride di cuore perché come al solito non le manca mai l’humor). Quello che mi piacerebbe fare è portare il giro la mia voce. L’ho fatto sempre e questo è stato il mio vantaggio ma anche il mio limite, perché, come dicevo, propongo una musica seria, impegnata. Non la musica leggera che asseconda più facilmente i gusti del pubblico o che passa attraverso gli strumenti congeniali ai ragazzi.
E infatti insegni canto jazz. Ti piace farlo?
Molto. Confesso, anzi, che mi piacerebbe entrare nel ruolo, perché vedo che gli studenti seguono con grande interesse. In questi anni ho avuto corsi in tre diversi conservatori.
Ora gli studenti potranno vantarsi di avere un’insegnante di successo. E magari si appassioneranno ancora di più. E anche a livello dirigenziale dovranno valutare il tuo successo come curriculum. Non credi?
Me lo auguro. Mi piace molto l’insegnamento e ci tengo a portarlo avanti.
E Taranto? La porti con te.
Taranto è la mia città. Forse attraverso la trasmissione mi ha riscoperta, perché ho notato con gioia che mi ha seguito e appoggiato in pieno. Il che mi ha fatto molto piacere.
Ora riposerai per qualche giorno, ma immagino che sarai presto impegnata.
Proprio così, ma non posso dirlo perché chi programma pretende sempre grande riservatezza.
Ma intanto uno dei suoi primi concerti Patrizia Conte lo terrà a Taranto, per la festa patronale, il 10 maggio prossimo, con la Jazz Studio Orchestra diretta da Paolo Lepore, con il quale collabora da anni, e che per molti anni ha diretto il liceo musicale, ora conservatorio di Taranto.
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