I preparativi per la Festa dei Popoli
L’ufficio diocesano della pastorale dei migranti/Migrantes sta organizzando la 21ª edizione della ‘Festa dei Popoli – missionari della Speranza’, in concomitanza con il Giubileo loro dedicato, che si svolgerà domenica 18 maggio alle ore 16 in Concattedrale. Questo sarà possibile grazie alla collaborazione con Stella Maris-apostolato del mare, ufficio missionario, Caritas diocesana, Missionari saveriani, Missionari della Consolata, scuole, parrocchie, Cvs, associazioni varie e comunità etniche, che saranno presenti con i loro costumi tradizionali.
L’arcivescovo mons. Ciro Miniero presiederà la santa messa, concelebrata con i sacerdoti delle diverse etnie presenti in diocesi, che pregheranno nelle loro lingue. La corale diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo animerà la liturgia.
“Si tratta di un evento – spiega la responsabile di Migrantes, Marisa Metrangolo – che colora Taranto come un arcobaleno di culture, che sono doni dello Spirito per la società e per la Chiesa, diventando così la festa di una Chiesa misericordiosa come il Padre, che accoglie tutti senza discriminazioni, che valorizza le differenze, che rispetta e difende i diritti di tutti. Ciò offrirà la possibilità di entrare a contatto diretto e personale con la mondialità che è tra noi, nonché un’ottima occasione per attutire tensioni sociali che a volte fenomeni di intolleranza possono sollevare. La Festa dei popoli sarà così un’occasione molto importante per allacciare rapporti di amicizia con gli immigrati presenti nella nostra diocesi, i quali da tempo si stanno preparando all’appuntamento di domenica 18 per farsi conoscere attraverso i loro canti e le loro danze. Le comunità dello Sri Lanka, quella nigeriana e quella comunità ucraina quest’anno sono le più attive nell’organizzazione della festa, unite dal desiderio di portare alla gente la testimonianza concreta di accoglienza e di rispetto della diversità, per promuovere una cultura di aiuto e solidarietà”.
La Festa dei popoli scaturisce dalle attività quotidiane dello ‘Sportello immigrazione itinerante’ che ha permesso di far nascere rapporti con le persone di varie nazionalità che vi partecipano. Molte di loro, infatti collaborano insieme nei mesi di preparazione, ansiose di prendervi parte. Nascono così nuove amicizie con quanti sono giunti più recentemente in città, che divengono, a loro volta, punti di riferimento per gli altri. Ogni anno la ‘Festa dei Popoli’ corona questi incontri con la gioia dello stare insieme, nell’incontro delle rispettive culture, lingue, abiti e cucina tradizionali in una esplosione di colori con la piena soddisfazione di mostrare agli altri il volto della propria nazione.
Al termine della santa messa, negli stand allestiti sul sagrato, le comunità etniche realizzeranno mostre, attività culturali, musicali, gastronomiche e spettacoli folkloristici del proprio paese. Alcune scuole si sono attivate coinvolgendo gli allievi con delle attività che saranno presentate durante la festa sul sagrato
“Non è una festa per le comunità etniche ma con loro – conclude Marisa Metrangolo -. Nell’accogliere le diversità dell’altro si vince ogni dubbio e ogni paura, nel rispetto reciproco e nella legalità. Tutto ciò fa divenire questo evento molto importante per la città di Taranto in tema di integrazione e multietnicità Dietro a tutto questo c’è il lavoro, il servizio e il dialogo di tante persone, che si svolge quotidianamente. A ognuno di quanti hanno collaborato rivolgo la mia più sentita gratitudine e l’augurio per un lavoro sempre più proficuo”.

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