Problematiche dell’affettività: tavola rotonda alla Don Bosco

foto G. Leva
30 Mag 2025
Affrontare le problematiche legate all’affettività, per la nostra comunità salesiana nella tavola rotonda organizzata nella sala Paola Adamo lunedi 19 maggio, è stato come inaugurare un felice percorso di dialogo intergenerazionale da finalizzare al miglioramento delle relazioni interpersonali. E la nutrita partecipazione di giovani e meno giovani chiamati a confrontarsi, è stata la conferma grazie alla felice intuizione della commissione formazione che per la Cep parrocchiale ha coinvolto la dott.ssa Carla Violante, neurologa psicomotricista impegnata nella Asl di Taranto.
Parlare di emozioni, sentimenti, passioni nel processo educativo dell’infanzia e dei fenomeni comportamentali ad essi legati, è stato come scoprire finalmente le potenzialità umane esistenti ma non sfruttate nella formazione infantile e giovanile. E per questo si è potuto constatare come una politica di apertura al confronto con i giovani – peraltro nel solco degli insegnamenti di san Giovanni Bosco – possa dare frutti insperati mediante il coinvolgimento collettivo. Per questo la comunità salesiana ha pensato di intensificare tali momenti, chiamando accanto professionisti di provata capacità sociale e inclini ai richiami autenticamente cristiani da valorizzare sempre di più nei programmi di formazione. Peraltro, la stessa dott.ssa Violante ha rivelato durante la tavola rotonda i risultati dei suoi incontri socio-educativi con i ragazzi dell’ oratorio salesiano, sottolineando come molti giovani siano pronti ad accogliere progetti e idee utili alla crescita delle coscienze.
Parlare di emozioni, sentimenti, passioni nel processo educativo dell’infanzia e dei fenomeni comportamentali ad essi legati, è stato come scoprire finalmente le potenzialità umane esistenti ma non sfruttate nella formazione infantile e giovanile. E per questo si è potuto constatare come una politica di apertura al confronto con i giovani – peraltro nel solco degli insegnamenti di san Giovanni Bosco – possa dare frutti insperati mediante il coinvolgimento collettivo. Per questo la comunità salesiana ha pensato di intensificare tali momenti, chiamando accanto professionisti di provata capacità sociale e inclini ai richiami autenticamente cristiani da valorizzare sempre di più nei programmi di formazione. Peraltro, la stessa dott.ssa Violante ha rivelato durante la tavola rotonda i risultati dei suoi incontri socio-educativi con i ragazzi dell’ oratorio salesiano, sottolineando come molti giovani siano pronti ad accogliere progetti e idee utili alla crescita delle coscienze.
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