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Il trionfo mondiale dell’Italvolley parla della Puglia con Fefè De Giorgi

Il ct al PalaMazzola - foto G. Leva
03 Ott 2025

di Paolo Arrivo

Lo avevamo invocato. E alla fine è arrivato, l’oro ai Mondiali maschili di pallavolo, nelle Filippine, a Manila. A cinque giorni dal trionfo vissuto domenica scorsa non si arresta l’onda delle emozioni. Che tutto ha travolto: non solo i tanti appassionati di volley, ma tutto il popolo sportivo, l’intero Paese hanno applaudito con ammirazione l’Italvolley. Oltre alla forza del collettivo, un gruppo meraviglioso, è giusto sottolineare i meriti del suo allenatore. Nonché le origini di Ferdinando detto Fefè De Giorgi. Che conserva inalterato il legame stretto con il territorio. Lo abbiamo visto più volte al PalaMazzola a sostenere la Gioiella Prisma Taranto nelle partite interne della Superlega. L’auspicio è che possa fare ritorno tra quelle stesse mura: che possa continuare a essere l’orgoglio della Puglia, attraverso quella che è stata la massima espressione della pallavolo nel Meridione. Un’eccellenza chiamata a risollevarsi in fretta. Parliamo naturalmente della Prisma.

Fefè De Giorgi e la Puglia

A proposito di origini, tornando al grande allenatore nato nella provincia di Lecce, a Squinzano nel 1961, il segreto del successo potrebbe stare anche nella longevità della famiglia. Si pensi che il papà di Fefè De Giorgi ha 100 anni. Padre di nove figli, contadino, l’uomo diventato virale grazie a una foto girata su Facebook deve essere un grande esempio per lo stesso figlio campione del mondo: reciproci devono essere i sentimenti di stima e di orgoglio. Possiamo immaginare quanto sia stato importante il sostegno della famiglia per chi vuole puntare sempre in alto coniugando umiltà e ambizione. Sotto il cielo della Puglia, rifugio nel quale fare ritorno, coabitano anche il presidente federale Giuseppe Manfredi e il libero Domenico Pace: il primo è di Alberobello; l’altro, di Castellana Grotte, una scommessa vincente del Cisterna Volley, ha esordito con il botto in nazionale. Con loro può far festa la regione. E il commissario tecnico, che è tornato nella sua terra prima di volare altrove – la settimana prossima sarà ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il profilo di un campione

Da dove nasce la grande competenza di Fefè De Giorgi? Sicuramente dalla lunga esperienza maturata dentro il campo e fuori. Dall’aver giocato a pallavolo, ai massimi livelli: ha fatto parte della cosiddetta generazione dei fenomeni della nazionale italiana, con cui ha vinto un Europeo e tre campionati del mondo. Tre Mondiali di fila. Roba, appunto, da fenomeni. Non è da meno la sua nazionale che allena dal 2021. Perché si sono confermati campioni del mondo, dimostrando cuore, testa, tecnica e gambe. E possono avere nel mirino il terzo trionfo. Il loro allenatore è una mente brillante, acuta, colta. Anche docente e saggista, ha all’attivo infatti diverse pubblicazioni: da “Pensieri per allenare e motivare una squadra” (Scuola di Palo Alto, 2010), scritto a quattro mani con Giuliano Bergamaschi, a “Vademecum del palleggiatore”, realizzato con il portale Dallari Volley. Il suo insegnamento quindi è quello di un allenamento completo. Nel senso che sono tanti gli aspetti sui quali investire per raggiungere la massima performance, e mantenerla per più stagioni, sino a compiere imprese memorabili, storiche.

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