Carosino celebra San Biagio: fede, tradizione e comunità in festa

È un appuntamento che scandisce il ritmo dell’autunno jonico, un rito collettivo che intreccia spiritualità, memoria e identità. A Carosino la festa patronale in onore di San Biagio torna a riempire le strade e i cuori della gente con un programma che, dal 9 al 12 ottobre, promette emozioni, riflessioni e momenti di autentica condivisione. Giovedì 9 ottobre si apre il triduo di preghiera, momento centrale insieme alle sante messe, della dimensione religiosa della festa patronale. Alle 18.30 la celebrazione eucaristica provvede a inaugurare il cammino spirituale; al termine seguirà la rassegna corale “Cantate a San Biagio”, un classico di questa festa che rappresenta un tributo musicale al ricordo del compianto don Mimino Quaranta, figura amatissima della comunità. La chiesa madre si trasformerà così in un luogo di armonie e ricordi, dove le voci dei cori parrocchiali si fonderanno in un unico canto di devozione al patrono San Biagio. Venerdì 10 ottobre, la santa messa vespertina sarà presieduta da don Cristian Catacchio, direttore dell’Ufficio pastorale sanitario e, a seguire, il palazzo feudale ospiterà il talk “Cammini di Speranza”, evento che unisce il Giubileo della medicina e l’impegno dell’Associazione Genitori Taranto Onco Ematologia: un’occasione da non mancare per riflettere sul valore della cura, della resilienza e della fede nei percorsi di malattia. Sabato 11 ottobre, la benedizione delle cantine segna un momento simbolico di connessione tra sacro e il quotidiano delle attività lavorative del territorio: alle 18.30 la santa messa precederà la breve processione del simulacro di San Biagio per le vie del paese. Suggestiva in questa giornata la classica cerimonia che prevede la consegna delle chiavi della città al Santo, gesto che il sindaco compie ogni anno in questa occasione come atto di affidamento e riconoscenza al patrono.

Domenica 12 ottobre è il giorno della grande festa. Le comunità di Maratea e Avetrana, legate con Carosino da antichi vincoli di devozione a San Biagio, saranno accolte nella casa municipale in un abbraccio che supera i confini geografici. Alle 10.30 la messa solenne celebrata da mons. Ciro Miniero, arcivescovo metropolita di Taranto, precederà la processione del simulacro di San Biagio, per le principali vie di Carosino, accompagnato da fedeli, confraternite e autorità. Non mancherà nel corso dei festeggiamenti il sottofondo musicale, affidato alla banda di Gioia del Colle che sin dal mattino del 12 ottobre riempirà le strade con le sue note. In serata, dalle 18.30 alle 21.00, il concerto sulla cassarmonica in piazza Vittorio Emanuele III della stessa banda musicale, completerà in bellezza una giornata di festa, tra luci, suoni e applausi. Da segnalare insieme agli spettacoli musicali serali per i giovani (da Vasconnessi a DJ Set CiccioRiccio, da Bar Italia Hit Italiana al concerto finale dei Vega80), anche il momento dedicato ai più piccini, che si terrà sabato 11 ottobre alle ore 10.00 nella piazza principale del paese: animazione, palloncini e divertimento a cura di The Space Giulia & Lucia. Grande spettacolo pirotecnico infine per concludere tradizionalmente i festeggiamenti patronali nella zona cimitero/piazza San Biagio, curato dalla Pirotecnica moderna di Giovanni Padovano da Genzano di Lucania.
La festa patronale di Carosino non è quindi solo un evento prettamente religioso, ma è il racconto di una comunità come quella carosinese che si riconosce nel suo patrono, nei suoi riti, nei suoi volti, nei suoi gesti, nel san divertimento con la musica. San Biagio inoltre, con la sua protezione e il suo esempio, continua a essere il punto di riferimento di un popolo molto festaiolo e che, fra tradizione e futuro, grazie alla festa patronale rinnova ogni anno il suo legame con la fede e con la propria terra.
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