Cpia Taranto: l’istruzione degli adulti per superare i divari sociali e territoriali
 
                Il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Taranto ha lanciato un forte messaggio di coesione sociale e sviluppo comunitario attraverso l’evento ‘Il quarto ponte’, tenutosi la settimana scorsa, a Palazzo di città.
Il titolo, che evoca i celebri ponti che uniscono i due mari, non è casuale in quanto il Cpia si propone infatti come il ‘quarto ponte’, quello immateriale, essenziale per collegare le fasce di popolazione più vulnerabili – inclusi i migranti e coloro in cerca di una seconda chance formativa – al resto della società, riducendo i divari territoriali e culturali.
Introdotto dalla prof.ssa Alessandra Fiusco, dirigente scolastica, l’incontro ha trattato delle sfide di una società complessa che diventano opportunità di crescita.
Al dibattito hanno preso parte figure chiave del mondo dell’istruzione e dell’accoglienza, tra cui ex dirigenti scolastici (come la prof.ssa Patrizia Capobianco) e docenti (tra cui i prof.ri Fabio Gallina, Stefania Chirico e Viviana Galluzzo, queste ultime due per l’istruzione penitenziaria).
Un focus particolare è stato posto sul ruolo dei Cpia quali protagonisti attivi nel sistema di accoglienza. Infatti, come emerso dalle relazioni, le scuole per adulti sono in prima linea nell’affrontare gli aspetti complessi delle nuove migrazioni, offrendo percorsi formativi che configurano una vera e propria ‘cittadinanza attiva’.
Momento significativo dell’incontro, le testimonianze dirette di ex corsisti, come Giovanna Sferra e Dembele Fallaye, che hanno dimostrato, con la loro esperienza, come l’istituzione scolastica non si limita a fornire un titolo di studio, ma offre dignità, integrazione e la possibilità concreta di riprogettare il proprio futuro.
Gli interventi sono stati moderati dalla docente prof.ssa Anna Maria Castria, permettendo un dialogo costruttivo che ha ribadito un concetto fondamentale: le istituzioni scolastiche pubbliche sono la struttura cruciale per governare i processi di inclusione culturale, assicurando la tenuta e lo sviluppo della comunità locale.
L’incontro si è concluso con la riaffermazione dell’impegno a rafforzare il ruolo del Cpia come faro di opportunità nel panorama tarantino, un ponte non solo di conoscenza ma anche di solidarietà e progresso, riconoscendo l’importanza di investire nell’istruzione come motore di una società più equa e resiliente. 
Hanno inframmezzato la serata le esecuzioni della bravissima pianista Angela D’Arcangelo del Conservatorio ‘G. Paisiello’ di Taranto, allieva del m° Paolo Cuccaro.
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