Udienza generale

“Non aver paura della desolazione” l’invito di papa Francesco all’udienza generale

Papa Francesco ha concluso l’udienza di oggi, mercoledì 16, dedicata alla desolazione come elemento del discernimento, con un ennesimo appello per la pace

foto Sir/Marco Calvarese
16 Nov 2022

di Maria Michela Nicolais

“Evitare una nuova escalation e aprire la strada al cessate il fuoco e al dialogo”. È l’ennesimo appello per la pace nella «martoriata Ucraina», elevato da papa Francesco al termine dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla desolazione come elemento del discernimento. “Una serenità perfetta ma asettica, senza sentimenti, quando diventa il criterio di scelte e comportamenti, ci rende disumani”, ha esordito il papa. “Non possiamo non fare caso ai sentimenti”, ha proseguito a braccio: “Non saremmo umani, e il sentimento è una parte della nostra umanità. Senza capire i sentimenti saremo indifferenti alla sofferenza degli altri e incapaci di accogliere la nostra”. “Senza considerare che tale perfetta serenità non la si raggiunge per questa via dell’indifferenza”, il monito di Francesco, che ha messo in guardia dalla “distanza asettica” di chi dice: “io non mi immischio nelle cose”: “Questa non è vita, è come se vivessimo in un laboratorio, chiusi per non avere malattie!”. “Anche lo stato spirituale che chiamiamo desolazione – quando nel cuore è tutto buio, è triste – può essere occasione di crescita”, ha assicurato il pontefice, secondo il quale “se non c’è un po’ di insoddisfazione, di tristezza salutare, una sana capacità di abitare nella solitudine, di stare con noi stessi senza fuggire, rischiamo di rimanere sempre alla superficie delle cose e non prendere mai contatto con il centro della nostra esistenza”.

“Le scelte importanti – l’obiezione ancora fuori testo – non vengono dalla lotteria: hanno un prezzo, e tu devi pagare quel prezzo: è un prezzo che devi fare col tuo cuore, è un prezzo della decisione, da portare avanti con un po’ di sforzo: non è gratis, ma alla portata di tutti. Noi tutti dobbiamo pagare questa decisione per uscire dallo stato dell’indifferenza, che ci butta giù sempre”. La desolazione, l’analisi del papa, “provoca uno scuotimento dell’anima, mantiene desti, favorisce la vigilanza e l’umiltà e ci protegge dal vento del capriccio”. Per molti santi e sante, “l’inquietudine è stata una spinta decisiva per dare una svolta alla propria vita”, ha detto Francesco citando Agostino di Ippona, Edith Stein, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Charles de Foucauld. No, dunque, alla “serenità artificiale”, sì invece alla “sana inquietudine” e alla desolazione come “invito alla gratuità, a non agire sempre e solo in vista di una gratificazione emotiva”: “Essere desolati ci offre la possibilità di crescere, di iniziare una relazione più matura, più bella, con il Signore e con le persone care, una relazione che non si riduca a un mero scambio di dare e avere”.

“Pensiamo alla nostra infanzia”, l’invito: “Da bambini, capita spesso di cercare i genitori per ottenere da loro qualcosa, un giocattolo, i soldi per comprare un gelato, un permesso… E così li cerchiamo non per se stessi, ma per un interesse. Eppure, il dono più grande sono loro, i genitori, e questo lo capiamo man mano che cresciamo. Anche molte nostre preghiere sono un po’ di questo tipo, sono richieste di favori rivolte al Signore, senza un vero interesse nei suoi confronti. Andiamo a chiedere, chiedere, chiedere…”. “La vita spirituale non è una tecnica a nostra disposizione, non è un programma di benessere interiore che sta a noi programmare”, ha sintetizzato il papa: “la desolazione è la risposta più chiara all’obiezione che l’esperienza di Dio sia una forma di suggestione, una semplice proiezione dei nostri desideri”. “In tal caso – ha argomentato Francesco – saremmo sempre noi a programmarla, saremmo sempre felici e contenti, come un disco che ripete la medesima musica. Invece, chi prega si rende conto che gli esiti sono imprevedibili: esperienze e passi della Bibbia che ci hanno spesso entusiasmato, oggi, stranamente, non suscitano alcun trasporto. E, altrettanto inaspettatamente, esperienze, incontri e letture a cui non si era mai fatto caso o che si preferirebbe evitare – come l’esperienza della croce – portano una pace immensa”. “Imparare a stare col Signore senza altro scopo, esattamente come ci succede con le persone a cui vogliamo bene”, la direzione di marcia: “desideriamo conoscerle sempre più, perché è bello stare con loro”.

“Non aver paura della desolazione”, l’invito finale a braccio: “portarla avanti con perseveranza, non fuggire, e nella desolazione cercare di trovare il cuore di Cristo, trovare il Signore. E la riposta arriva, sempre”.

Di fronte alle difficoltà, quindi, “mai scoraggiarsi, ma affrontare la prova con decisione, con l’aiuto della grazia di Dio che non ci viene mai a mancare”.

Leggi anche
Ecclesia

Una festa per tutti, sui campetti della San Roberto Bellarmino

“Una domenica di festa per tutti” è stato il titolo della manifestazione organizzata dalla parrocchia di San Roberto Bellarmino che si è svolta nella mattinata di domenica 5 maggio sui campetti parrocchiali, riaperti dopo due anni di chiusura a causa della presenza del cantiere per i lavori di rifacimento delle facciate della chiesa. Le attività […]

Alla San Lorenzo, il contest fotografico "La Luce del Crocifisso"

In occasione della ricorrenza dell’“Invenzione della Croce” venerdì 3 maggio 2024 sera nella parrocchia San Lorenzo da Brindisi, in viale Magna Grecia, è stata inaugurata l’esposizione fotografica realizzata a completamento della prima edizione del contest fotografico “La Luce del Crocifisso” organizzato dal gruppo del SS Crocifisso, in occasione della tradizionale processione del Venerdì di Passione […]

Festa patronale di San Cataldo, il programma di martedì 7 maggio

È stato reso noto il programma delle celebrazioni in basilica e delle manifestazioni civili di martedì 7 maggio per la ricorrenza del santo patrono, San Cataldo. Alle ore 18, santa messa presieduta da mons. Alessandro Greco, vicario episcopale delegato ad omnia, con la partecipazione dei presbiteri che celebrano il LX, L, XXV, X, V e I anniversario […]
Hic et Nunc

Levata di scudi a Grottaglie contro la violazione del Monumento ai caduti

Il Monumento ai caduti di Grottaglie non si tocca! Si arricchisce di nuove importanti adesioni il movimento di protesta che da giorni si è levato nella città delle ceramiche contro la manomissione dell’opera. Ricordiamo che il Comune di Grottaglie ha ottenuto fondi del Pnrr per realizzare una grande e articolata rotatoria all’entrata del Paese, in […]

Lunedì 6, la Giornata cataldiana dello sport e messa per la famiglie

Lunedì  6 maggio il programma dei festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo prevede in mattinata la Giornata cataldiana dello sport, in collaborazione con la Uisp e il Comune e la partecipazione dell’istituto comprensivo Galilei. Gli studenti potranno cimentarsi in varie discipline sportive in piazza Duomo, largo San Gaetano e oratorio San Giuseppe. Nella medesima […]

Festa San Cataldo, gli appuntamenti di domenica 5 maggio

Riportiamo di seguito gli appuntamenti in programma nella domenica 5 maggio per la festa patronale in onore di San Cataldo vescovo. Alle ore 17 da piazza Carmine muoverà il pellegrinaggio delle confraternite dell’arcidiocesi verso la basilica cattedrale percorrendo via D’Aquino, via Margherita, ponte girevole, via Duomo, piazza Duomo. All’arrivo in basilica, alle ore 18, la […]
Media
06 Mag 2024
newsletter