Disagio giovanile: presentazione in Concattedrale dell’ass. ‘Andrea Di Terlizzi – Non arrenderti mai’

Trasformare il dolore più grande che possa provare una famiglia, quello della prematura scomparsa di un figlio, in una speranza per tanti giovani che vivono un disagio nella solitudine: con questo scopo è nata a Taranto l’associazione di volontariato ets ‘Andrea Di Terlizzi – Non arrenderti mai odv’.
Il progetto è nato all’interno della famiglia Di Terlizzi per portare avanti il lascito umano di Andrea, cui nel tempo si sono avvicinati e uniti psicologi, psicoterapeuti, sociologi e motivatori, che, con spirito di gratuità, come volontari intendono partecipare alle attività.
Ormai pronta a iniziare il suo percorso, l’associazione ha organizzato un evento pubblico per presentarsi alla comunità, in particolare alle scuole superiori ed alle università alle quali l’associazione intende proporsi.
L’incontro si terrà alle ore 19.15 di venerdì 10 in Concattedrale (chiesa inferiore con ingresso da via Lacaita e via Blandamura) e si svolge con il patrocinio di Comune, Csv Taranto Ets, ‘Amici di Manaus’, ‘Amici di Anna’ e ‘La Città che vogliamo’.
Dopo l’introduzione del parroco, mons. Ciro Alabrese, e il saluto di Maria Antonietta Brigida, presidente del Csv, sarà proiettato un video di presentazione dell’associazione.
In seguito interverranno i genitori di Andrea, Rosella Picuno e Ciro Di Terlizzi, per poi proseguire con quelli di alcuni volontari dell’associazione: la dott.ssa Virginia Losito, psicologa e psicoterapeuta, la dott.ssa Elena Guarino, assistente sociale, la dott.ssa Ilaria Simeone, sociologa, la dott.ssa Marisa Zilindo, laureata in filosofia, e il dottore in lettere classiche, Tiziano Mele, giornalista e mental coach.
Concluderà l’incontro Gianni Liviano, presidente del Consiglio comunale e de ‘La Città che vogliamo’.
La presidente Rosella Picuno ha spiegato che “l’associazione ‘Andrea di Terlizzi – Non arrenderti mai’ nasce per dare voce al silenzio in cui troppo spesso vivono i giovani che lottano contro la depressione: “Vogliamo essere presenti nelle scuole e nelle università per intercettare il disagio giovanile e contribuire a dare sostegno e aiuto a chi lo subisce, penso al bullismo e ogni altra forma di discriminazione che incide sul benessere psicologico, soprattutto dei più fragili – ha detto – Con il supporto di psicologi, psicoterapeuti, sociologi e motivatori, vogliamo tendere una mano ai giovani che soffrono. Vogliamo instillare un campanello d’allarme nei genitori, spesso ignari, e negli insegnanti, affinché possano essere insieme a noi, un valido aiuto a questa generazione. La mia vita non può tornare indietro e rendermi Andrea, ma posso guardare avanti per aiutare gli altri”.
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