Francesco

Papa Francesco all’udienza del mercoledì: “È tempo di dire basta al traffico indiscriminato delle armi”

Vaticano, 25 maggio 2022: l'udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro - foto SIR/Marco Calvarese
25 Mag 2022

di M. Michela Nicolais

“Di fatto, con tutto il nostro progresso e il nostro benessere, siamo davvero diventati la società della stanchezza. Siamo nella società della stanchezza”. A lanciare il grido d’allarme è stato il papa, nella catechesi dell’udienza del mercoledì, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata ancora una volta alla vecchiaia, sulla scorta del libro di Qoelet. Al termine, un appello a “dire basta al traffico indiscriminato delle armi”. “Dovevamo produrre benessere diffuso e tolleriamo un mercato scientificamente selettivo della salute – la denuncia di Francesco nella catechesi -. Dovevamo porre un limite invalicabile alla pace, e vediamo susseguirsi guerre sempre più spietate verso le persone inermi”.

La scienza progredisce, naturalmente, ed è un bene. Ma la sapienza della vita è tutt’altra cosa, e sembra in stallo. Infine, questa ragione an-affettiva e ir-responsabile toglie senso ed energie anche alla conoscenza della verità”. “Il vuoto di senso e di forze aperto da questo sapere, che respinge ogni responsabilità etica e ogni affetto per il bene reale, non è innocuo”, ha fatto notare il Papa: “Non toglie soltanto le forze alla volontà del bene: per contraccolpo, apre la porta all’aggressività delle forze del male. Sono le forze di una ragione impazzita, resa cinica da un eccesso di ideologia”.

“Non è un caso che la nostra sia la stagione delle fake news, delle superstizioni collettive e delle verità pseudo-scientifiche”, ha argomentato Francesco, che poi ha proseguito a braccio: “In questa cultura del sapere, di conoscere tutte le cose, anche della precisione del sapere, si sono diffuse tante stregonerie, ma stregonerie colte, con una certa cultura ma che ti portano a una via di superstizione. Da una parte andare avanti con intelligenza nel conoscere le cose, dall’altra l’anima che ha bisogno di altre cose e che prende la strada delle superstizioni e finisce nelle stregonerie”. “La vecchiaia può imparare dalla saggezza ironica di Qoelet l’arte di portare alla luce l’inganno nascosto nel delirio di una verità della mente priva di affetti per la giustizia”, la tesi del Papa: “Gli anziani ricchi di saggezza e di umorismo fanno tanto bene ai giovani! Li salvano dalla tentazione di una conoscenza del mondo triste e priva di sapienza della vita. Questi anziani riportano i giovani alla promessa di Gesù: ‘Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati’. Saranno loro a seminare fame e sete di giustizia nei giovani”. “Coraggio e avanti!”, l’invito finale: “Tutti noi vecchi abbiamo una missione molto grande nel mondo: non cercare rifugio in questo idealismo non concreto, non reale, senza radici, nelle stregonerie della vita”.

“La vecchiaia rende quasi inevitabile l’appuntamento col disincanto”, l’esordio della catechesi. “Di fronte a una realtà che, in certi momenti, ci sembra ospitare tutti i contrari, riservando loro comunque lo stesso destino, che è quello di finire nel nulla, la via dell’indifferenza può apparire anche a noi l’unico rimedio ad una dolorosa disillusione”, ha affermato il Papa, secondo il quale “la resistenza della vecchiaia agli effetti demoralizzanti di questo disincanto è decisiva: se gli anziani, che hanno ormai visto di tutto, conservano intatta la loro passione per la giustizia, allora c’è speranza per l’amore, e anche per la fede”. Per il mondo contemporaneo, “è diventato cruciale il passaggio attraverso questa crisi, crisi salutare, perché una cultura che presume di misurare tutto e manipolare tutto finisce per produrre anche una demoralizzazione collettiva del senso, una demoralizzazione dell’amore, una demoralizzazione del bene”.

Ma la conoscenza senza moralità è “una paralisi dell’anima”, causata da un “delirio di onniscienza”, da “una nuova ragione cinica che somma conoscenza e irresponsabilità”. “Qoelet, con la sua ironia, smaschera già questa tentazione fatale di una onnipotenza del sapere – un delirio di onniscienza – che genera un’impotenza della volontà”, ha spiegato Francesco, ricordando che “i monaci della più antica tradizione cristiana avevano identificato con precisione questa malattia dell’anima, che improvvisamente scopre la vanità della conoscenza senza fede e senza morale, l’illusione della verità senza giustizia. La chiamavano accidia. E questa è una delle tentazioni di tutti, dei vecchi ma di tutti”.  “Non è semplicemente la pigrizia, è di più”, ha precisato il papa: “Non è semplicemente la depressione. Piuttosto, è la resa alla conoscenza del mondo senza più passione per la giustizia e per l’azione conseguente”.

 

foto Sir/Marco Calvarese

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

L’Oratorio delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Taranto inaugura il nuovo anno oratoriano

Domenica 12 ottobre, a partire dalle ore 11, ai Giardini Virgilio prenderà il via la nuova avventura educativa dal tema 'Saldi nella fede: costruiamo spazi generativi'

Martina Franca, la parrocchia Santa Teresa-santuario Madonna della Sanità ha il suo oratorio

A Martina Franca la parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù – santuario Madonna della Sanità ha ufficialmente fondato il suo oratorio, entrando a far parte della rete del comitato zonale Anspi Taranto. “Si tratta di un traguardo che segna l’inizio di un’avventura meravigliosa per le famiglie della nostra comunità dice il parroco don Damiano Nigro […]

Nella chiesa del Rosario di Grottaglie un video sulla violenza di genere e il bullismo

Venerdì 10 ottobre, nella Chiesa di Maria SS. del Rosario, alle ore 20, nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione della celebrazione della festa della Madonna del Rosario, sarà presentato “Non sono mai parole è violenza”. Si tratta di un video-recital dei giovani di azione cattolica della parrocchia Immacolata di San Giorgio Jonico sulla violenza di […]
Hic et Nunc

L'ex Ilva tra agonia e diversificazione
Ne parliamo con il sindaco Bitetti

La città vive un momento di svolta nella sua storia socioeconomica. L’estrema incertezza sul futuro dello stabilimento siderurgico, il difficile dialogo con il governo, l’ombra di un ridimensionamento dell’occupazione che incombe comunque sul territorio sono gli elementi che caratterizzano questi primi giorni di autunno. Segnali indecifrabile e a volte contraddittori, che si colgono indirettamente da […]

Nomine di parroci e dei collaboratori alla San Francesco di Paola e alla Gesù Divin Lavoratore

Su proposta dei rispettivi padri provinciali, l’arcivescovo mons. Ciro Miniero ha proceduto alle seguenti nomine: parrocchia San Francesco di Paola, in Taranto, dei padri minimi: parroco moderatore, padre Francesco Cassano;  parroco in solido, padre Francesco Trebisonda; parrocchia Gesù Divin Lavoratore, in Taranto, dei padri giuseppini del Murialdo: parroco, padre Gianni Passacantilli; vicario parrocchiale, padre Giovanni […]
Media
10 Ott 2025