Francesco

Papa Francesco all’udienza del mercoledì: Diciamo No alla “grammatica dell’uomo padrone e della donna serva”

Il papa ha concluso l’udienza di oggi, mercoledì 15 giugno, con un ennesimo appello a non dimenticare il “popolo martoriato dell’Ucraina in guerra”. Al centro della catechesi, i limiti della vecchiaia, che vanno accettati: “Anche io devo andare con il bastone, adesso”

foto Vatican Media/Sir
15 Giu 2022

di M. Michela Nicolais

“Per favore, non dimentichiamo il popolo martoriato dell’Ucraina in guerra. Non abituiamoci a vivere come se la guerra fosse una cosa lontana. Il nostro ricordo, il nostro affetto, la nostra preghiera e il nostro aiuto siano sempre vicino a questo popolo che soffre tanto e che sta portando avanti un vero martirio”. È l’ennesimo appello con cui il papa ha concluso l’udienza di oggi, salutando i fedeli di lingua italiana. Nella catechesi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata al “semplice e toccante racconto” della guarigione della suocera di Pietro, Francesco ha fatto riferimento alla sua condizione attuale: “Da vecchi non possiamo fare lo stesso di ciò che facevamo da giovani: il corpo ha un altro ritmo, e dobbiamo ascoltare il corpo e accettare dei limiti. Tutti ne abbiamo. Anche io devo andare con il bastone, adesso”.

“Da vecchi non si comanda più il proprio corpo”, ha esordito il papa: “Bisogna imparare a scegliere cosa fare e cosa non fare”. “Il vigore del fisico viene meno e ci abbandona, anche se il nostro cuore non smette di desiderare”, ha osservato: “Bisogna allora imparare a purificare il desiderio: avere pazienza, scegliere cosa domandare al corpo, alla vita”. Sull’anziano, infatti, “la malattia pesa in modo diverso e nuovo rispetto a quando si è giovani o adulti”: ”È come un colpo duro che si abbatte su un tempo già difficile. La malattia del vecchio sembra affrettare la morte e comunque diminuire quel tempo da vivere che già consideriamo ormai breve. Insinua il dubbio che non ci riprenderemo, che ‘questa volta sarà l’ultima che mi ammalo…’. Non si riesce a sognare la speranza in un futuro che appare ormai inesistente”. Poi la citazione di Italo Calvino, che “notava l’amarezza dei vecchi che soffrono il perdersi delle cose d’una volta, più di quanto non godano il sopravvenire delle nuove”.

 “È la comunità cristiana che deve prendersi cura degli anziani: parenti e amici, ma la comunità”, l’esortazione: “La visita agli anziani va fatta da tanti, assieme e spesso”, ha raccomandato Francesco: “Non dobbiamo mai dimenticare queste righe del Vangelo. Oggi, soprattutto, che il numero degli anziani è notevolmente cresciuto, anche in proporzione ai giovani, perché questo inverno demografico non fa figli, e sono tanti gli anziani e pochi i giovani”. “Dobbiamo sentire la responsabilità di visitare gli anziani che spesso sono soli e presentarli al Signore con la nostra preghiera”, ha ripetuto il Papa, secondo il quale “una società è veramente accogliente nei confronti della vita quando riconosce che essa è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e quando si sta spegnendo. La vita sempre è preziosa”.

“Questa cultura dello scarto sembra cancellare gli anziani: non li uccide, ma socialmente li cancella, come se fossero un peso da portare avanti, ‘è meglio nasconderli’”, la denuncia a braccio a proposito di un tema ricorrente nelle catechesi sulla vecchiaia: “Questo è tradimento alla propria umanità, è la cosa più brutta, è selezionare la vita secondo l’utilità, secondo la giovinezza, e non la vita come è, con la saggezza dei vecchi, con i limiti dei vecchi”, il monito ancora fuori testo: “I vecchi hanno tanto da darci, c’è la saggezza della vecchiaia, hanno tanto da insegnarci. Il dialogo tra i giovani, i bambini e i nonni è fondamentale, per la società, per la Chiesa, per la vita. Dove non c’è dialogo tra vecchi e giovani manca qualcosa, cresce una società senza dialogo, cioè senza radici”.

“Anche da anziani si può, anzi, si deve servire la comunità”, ha assicurato Francesco: “È bene che gli anziani coltivino ancora la responsabilità di servire, vincendo la tentazione di mettersi da parte. “Se gli anziani, invece di essere scartati e congedati dalla scena degli eventi che segnano la vita della comunità, fossero messi al centro dell’attenzione collettiva, sarebbero incoraggiati ad esercitare il prezioso ministero della gratitudine nei confronti di Dio, che non dimentica nessuno”, la tesi del Papa, che al termine della catechesi ha pronunciato un “No” alla “grammatica dell’uomo padrone e della donna serva”: “lo spirito dell’intercessione e del servizio, che Gesù prescrive a tutti i suoi discepoli, non è semplicemente una faccenda di donne: non c’è ombra di questa limitazione, nelle parole e nei gesti di Gesù”. “Questo tuttavia – ha precisato Francesco – non toglie che le donne, sulla gratitudine e sulla tenerezza della fede, possano insegnare agli uomini cose che questi fanno più fatica a comprendere”. “Per favore, cerchiamo che i vecchi, che i nonni, le nonne, siano vicini ai bambini, ai giovani, per trasmettere questa memoria della vita, questa esperienza della vita, questa saggezza della vita”, l’appello finale a braccio: “Nella misura in cui noi facciamo in modo che giovani e vecchi si colleghino, in questa misura ci sarà più speranza per la nostra società”.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Spirito Santo, missione con il quadro della Madonna di Pompei

Da giovedì 27 a domenica 30 di novembre la parrocchia Spirito Santo di Taranto vivrà la ‘Missione mariana del Rosario di Pompei’. Fondata il 7 ottobre del 1967 nel rione Toscano, oggi più conosciuta come la zona di Taranto2, la parrocchia ha maturato in tutti questi lunghi anni un legame forte con Pompei tanto da […]

Giornata diocesana della gioventù 2025: Testimoni di speranza e costruttori di pace

Domenica 23 novembre, nella cornice accogliente della parrocchia Santa Teresa di Taranto, si è svolta la Giornata diocesana della gioventù, che ha radunato adolescenti e giovani provenienti da parrocchie, gruppi, movimenti e associazioni della realtà ecclesiale tarantina. La giornata, organizzata dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile, è stata pensata come un intreccio di gioco, […]

Il ‘Buon Santa Cecilia’ dell’arcivescovo Ciro Miniero

Nella mattina, sabato 22 novembre, alle ore 5.30, nella basilica cattedrale di San Cataldo, si è svolto il rito della ‘prima squilla’ della festa di Santa Cecilia. Davanti a una folla strabocchevole, con molti giovani e famiglie al completo, alla presenza del sindaco Piero Bitetti in fascia tricolore, il parroco mons. Emanuele Ferro ha detto, […]
Hic et Nunc

Ecco i consiglieri regionale di Taranto tra sorprese e bocciature inattese

Poche riconferme, molti volti nuovi e tante sorprese… in agrodolce. È questo l’esito delle elezioni regionali per Taranto che vede sostanzialmente confermato l’equilibrio politico espresso pochi mesi fa, con l’elezione a sindaco di Piero Bitetti. La valanga di voti che ha consentito di essere eletti ad alcuni consiglieri baresi e che ha lasciato fuori dal […]

Decaro nuovo governatore di Puglia ma l'astensione arriva al 60 per cento

È stato tra il 13 e il 18 per cento, nelle città pugliesi, il calo di affluenza, che per l’intera regione ha fermato l’asticella al 41,83%, con una differenza complessiva di quasi meno 15%, rispetto al 56,43% di cinque anni fa. Taranto è penultima (col 40,6%), seguita da Foggia. Questo è il dato più importante, […]

La domenica del Papa - Rinnovare lo slancio della Chiesa verso la piena unità

“Immensa tristezza”: così papa Leone XIV esprime il suo dolore, “forte”, per i rapimenti di sacerdoti, fedeli e studenti avvenuti in Nigeria e Camerun; “soprattutto per i tanti ragazzi e ragazze sequestrati e per le loro famiglie angosciate”. È ancora sul sagrato della basilica di San Pietro, il Papa, ha appena concluso la celebrazione eucaristica […]
Media
26 Nov 2025