Viaggio apostolico

Il Papa in Kazakhstan rivolgendosi ai vescovi: “Spazio ai laici (…) la Chiesa sinodale è partecipativa e corresponsabile”

15 Set 2022

“Le comunità cristiane, in particolare il seminario, siano scuole di sincerità: non ambienti rigidi e formali, ma palestre di verità, di apertura e di condivisione”. È l’appello del Papa, che nella parte finale del discorso rivolto ai vescovi, ai sacerdoti, ai diaconi, ai consacrati, ai seminaristi e agli operatori pastorali ha sottolineato come “nelle nostre comunità siamo tutti discepoli del Signore: tutti discepoli, tutti essenziali, tutti di pari dignità”. “Va dato spazio ai laici”, l’invito: “vi farà bene, perché le comunità non si irrigidiscano e non si clericalizzino”. “Una Chiesa sinodale, in cammino verso il futuro dello Spirito, è una Chiesa partecipativa e corresponsabile”, ha spiegato Francesco: “È una Chiesa capace di uscire incontro al mondo perché allenata nella comunione”. “L’apertura, la gioia e la condivisione sono i segni della Chiesa delle origini: e sono anche i segni della Chiesa del futuro”, l’identikit del Papa: “Sogniamo e, con la grazia di Dio, edifichiamo una Chiesa più abitata dalla letizia del Risorto, che respinga paure e lamentele, che non si lasci irrigidire da dogmatismi e moralismi”. Come hanno fatto i “grandi testimoni della fede di questo Paese”, ha detto Francesco citando in particolare il beato Bukowiński, “un sacerdote che spese l’esistenza per curare gli ammalati, i bisognosi e gli emarginati, pagando sulla propria pelle la fedeltà al Vangelo con la prigione e i lavori forzati”: “Mi hanno detto che, ancora prima della beatificazione, sulla sua tomba c’erano sempre fiori freschi e una candela accesa. È la conferma che il popolo di Dio sa riconoscere dove c’è la santità, dove c’è un pastore innamorato del Vangelo”. “Questa è la nostra missione”, le parole rivolte in modo speciale ai vescovi e ai sacerdoti: “non essere amministratori del sacro o gendarmi preoccupati di far rispettare le norme religiose, ma pastori vicini alla gente, icone vive del cuore compassionevole di Cristo”. Infine, la citazione dei martiri greco-cattolici, il vescovo mons. Budka, il sacerdote don Zarizky e Gertrude Detzel, di cui si è aperto il processo di beatificazione: “Vi sono vicino e vi incoraggio: vivete con gioia questa eredità e testimoniatela con generosità, perché quanti incontrate possano percepire che c’è una promessa di speranza rivolta anche a loro”.

Hic et Nunc

Gino Cecchettin e il card. Zuppi in dialogo, a cura del Festival francescano

Rifletteranno sul senso da dare alle ferite e su come reagire a un dolore personale e collettivo

“Tutti in famiglia”, una giornata di convivialità alla San Nunzio Sulprizio

L’oratorio della San Nunzio Sulprizio terrà domenica 28 aprile, una bella iniziativa per i parrocchiani, dal titolo “Tutti in famiglia”, perché possano trascorrere un’intera giornata all’insegna della socializzazione. Questo, nelle intenzioni del parroco don Giuseppe Carrieri, per far sì che la parrocchia possa diventare appunto una bella e grande famiglia dove tutti finalmente possano conoscersi […]
Media
29 Apr 2024
newsletter