Turismo e cultura: così Taranto riparte
Un viaggio itinerante per avviare un confronto sul futuro della ricezione e della cultura in Puglia, partendo da un presupposto: il turismo è un’industria, non si può improvvisare. Piuttosto occorre raccogliere la sfida del Piano Strategico sul tema in arrivo. Ieri Taranto è stata al centro del dibattito come tappa di Puglia 365 di Puglia Promozione. I numeri che compongono il nome dell’iniziativa non sono casuali: 3 sono i mesi necessari a mettere a punto gli ultimi aspetti progettuali del Piano, 6 le tappe in tutta la regione (le prossime Trani e Brindisi, ndr), 5 gli ambiti da approfondire. A confronto, nella sede del polo universitario jonico dell’Università di Bari, in via Duomo, operatori turistici e culturali, sindaci, dal neoeletto Rinaldo Melucci a quelli dei versanti occidentale ed orientale e poi semplici cittadini e curiosi che hanno potuto dire la loro anche attraverso idee scritte su post-it da attaccare su un grande tabellone diviso in ambiti, che rilevava luci e ombre del territorio. In parecchi hanno avuto voglia di dire la loro, in un percorso che la Regione ha ribadito volere partecipato dal basso. “Taranto è la destinazione della Puglia che negli ultimi mesi sta crescendo più velocemente – ha sottolineato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia – grazie ad un modello di sviluppo turistico sostenibile che abbraccia l’intera provincia. Occorrerà adesso dettagliare quei prodotti turistici che, insieme al mare, rappresentano un potenziale di sviluppo interessante. Penso, ad esempio, al turismo crocieristico che ha già dimostrato un trend di crescita eccellente, alla programmazione culturale, all’enogastronomia, al buon vino nelle località del versante orientale, ai percorsi all’aria aperta nella terra delle Gravine. Dovremo lavorare sull’integrazione dei servizi, sulla formazione, sugli attivatori culturali e turistici della città capoluogo e di una provincia ancora tutta da esplorare: dai dati raccolti rileviamo che il mercato rivolge sempre più attenzione all’autenticità dei luoghi e ai territori ancora nascosti”. “Abbiamo investito 129 milioni di euro in Biblioteche di Comunità (50 pronte e attive) fra le quali c’è anche Taranto. Il capoluogo ionico ha affermato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo Cultura della Regione Puglia. inoltre, è fra le località in cui l’arte è nelle strade, con 37 milioni di euro finanziati per la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico (50 progetti in corso) che hanno creato il più grande museo di arte diffusa d’Italia”. Luca Scandale direttore generale di Pugliapromozione, si è soffermato su due dati: l’87% di soddisfazione dei visitatori e il 32 % di internazionalizzazione. “Dagli operatori arrivano, fra gli altri, suggerimenti per il potenziamento dei servizi di trasporto, per contrastare l’abusivismo, per organizzare ancora di più eventi di spessore, per potenziare la internazionalizzazione. Puntiamo a far diventare la BTM di Taranto la terza fiera del turismo più importante d’Italia, accanto ai punti di forza come il mare, i centri storici, la natura che Taranto vanta, i riti della Settimana Santa”.