Diocesi

Mons. Ciro Miniero nominato arcivescovo coadiutore dell’arcidiocesi di Taranto

19 Ott 2022

Sua Santità papa Francesco ha nominato monsignor Ciro Miniero, già vescovo di Vallo della Lucania, come arcivescovo coadiutore della diocesi di Taranto.

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A mezzogiorno di oggi, mercoledì 19 ottobre 2022, mons. Filippo Santoro ne ha dato comunicazione ufficiale.

Chi è mons. Ciro Miniero

Mons. Ciro Miniero nasce a Napoli il 31 gennaio 1958. Dopo le scuole primarie, frequenta l’istituto magistrale, conseguendo il diploma nel 1976.
Percorre l’itinerario formativo nel seminario maggiore arcivescovile di Napoli, fino all’ordinazione sacerdotale ricevuta il 19 giugno 1982. Dopo l’ordinazione, è nominato vicario della parrocchia “Ave Gratia Plena” in Barra, della quale è nominato parroco il 16 gennaio 1989 dal cardinale Michele Giordano.

Dal 1981 al 1989 insegna religione nelle scuole medie statali; dal 1989 al 1992, nel liceo scientifico “Calamandrei”. Nel 1994 è nominato ‘decano’ dell’allora XVIII decanato, incarico che mantiene fino al 1997 quando è nominato vicario episcopale dell’allora VII zona pastorale. Nel 1995 consegue la licenza in Teologia pastorale, discutendo la tesi dal titolo: “Immagine di Chiesa e rinnovamento pastorale nella parrocchia Ave Gratia Plena”, nella Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale – sezione San Tommaso. Nominato economo diocesano nel febbraio 1999, ricopre l’incarico fino al giugno del 2008.

Ha ricoperto i seguenti incarichi:

padre spirituale al seminario maggiore arcivescovile;
membro del consiglio presbiterale;
membro della commissione per la Formazione permanente del clero;
membro dell’equipe diocesana di Animazione pastorale;
membro della commissione regionale per il clero.

Il 4 dicembre 2007 è nominato ‘decano’ del IX decanato dal cardinale Crescenzio Sepe e il 1 marzo 2008 membro del consiglio di amministrazione del seminario arcivescovile.

Il 7 maggio 2011 il Santo Padre Benedetto XVI lo nomina vescovo di Vallo della Lucania.

Attualmente è vescovo delegato della Conferenza episcopale campana del settore Sovvenire, del settore Comunicazione ed Economato.

Chi è un vescovo coadiutore

Nella Chiesa cattolica il vescovo coadiutore svolge il ruolo di vicario generale e di vescovo ausiliare. Il vescovo coadiutore di un’arcidiocesi viene chiamato arcivescovo coadiutore.

Diversamente dai vescovi ausiliari, ai coadiutori è dato il diritto automatico di successione alla sede episcopale; questo significa che il giorno stesso in cui una diocesi si rende vacante, il coadiutore assume automaticamente il governo dellaChiesa particolare. Fino ad allora, il vescovo diocesano nomina il coadiutore come vicario generale

Nella prassi della Chiesa contemporanea, la nomina di un coadiutore è solitamente fatta nei casi in cui un vescovo diocesano sente che non sarà in grado di continuare molto a lungo per ragioni di salute o perché è vicino all’età delle dimissioni. In questi casi il papa a volte assegna un coadiutore alla diocesi in questione per dare al futuro vescovo tempo per conoscere la diocesi che alla fine dovrebbe guidare e facilitare la successione.

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