I Boys volano in serie A. Coach L’Ingesso: “Grazie ai miei ragazzi spettacolari”

Il tecnico di Taranto loda il gruppo che ha allenato. E promette l’impegno per riportare il grande basket in carrozzina in riva allo Jonio
Di sicuro non c’è niente nei playoff. Che sono un campionato a se stante, al punto che anche la squadra che aveva dominato la stagione regolare può andare incontro a qualche sorpresa, ed essere eliminata (si veda Perugia nella Superlega Credem Banca). Ma l’impresa della Cisa Boys Taranto era nell’aria. E non poteva non arrivare: gli Uomini allenati da Egidio L’Ingesso hanno conquistato la serie A, grazie alla seconda vittoria ottenuta in finale sulla Polisportiva Nord Castelvecchio Gradisca, al PalaZimolo di Gradisca d’Isonzo, con il risultato di 64-57.
A caldo, lo stesso tecnico di Taranto tornato ad alzare una coppa dopo quasi quindici anni, aveva parlato di un’emozione incredibile, pazzesca. Quella rimane. Ripercorrendo il cammino del campionato, è la riconoscenza il sentimento dominante, di chi di meriti deve averni tanti: dagli atleti scesi in campo all’ambiente venutosi a creare, l’armonia si è ben amalgamata alla qualità del roster della Cisa Boys Taranto. La serie A è un traguardo condiviso da festeggiare.
Eppure, mister, vero che non era scontato?
“Non affatto. Per esperienza passata, io che ho perso lo scudetto dopo 4 tempi supplementari, dico che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Ad eccezione della partita col Vicenza all’andata in semifinale, che davvero ci aveva messo con le carrozzine per terra, la squadra ha reagito benissimo raggiungendo la finale. Poi i due match col Gradisca ci hanno premiato”.
Un peccato però non aver potuto veder giocare la Cisa Boys a Taranto…
“Stiamo valutando la possibilità di portare la squadra in riva allo Jonio, dove merita di giocare. Quest’anno, insieme al presidente, abbiamo gettato le basi per il programma futuro: ci siamo detti, basta fare la serie B, vogliamo disputare un grande campionato, per andare in A. Domenico (Latagliata, ndr) ha fatto dei grossi investimenti prendendo tre giocatori stranieri. E alla fine il risultato ci ha dato ragione”.
Ad ogni modo, avete sentito il sostegno della città?
“Assolutamente. Io vengo dal basket giocato: ho tanti amici con cui ci sentiamo, da Roberto Conversano e Sergio Cosenza del Cus Jonico, al gruppo Virtus, con cui ho collaborato per parecchi anni. Non tanto nella prima fase quanto nella seconda, quando abbiamo superato il turno per andare in semifinale, c’è stato un attaccamento, direi, importante. L’attenzione dei media è stata alta. Merito anche del nostro addetto stampa Matteo Schinaia, un ragazzo eccezionale, che ha la passione del tifoso, e riesce a far arrivare l’entusiasmo alla gente parlando bene di noi”.
A chi va il pensiero speciale?
“Ai 12 elementi spettacolari che quest’anno ho avuto la fortuna di allenare. Bravi ragazzi, fin dall’inizio ci siamo prefissati un obiettivo: siamo andati avanti all’unisono, e quando si lavora in questo modo è tutto più facile, sia per l’allenatore che per i giocatori”.
