Vita sociale

Anziani non autosufficienti, Caritas e uffici Cei: “Bene l’istituzione del sistema unico per la presa in carico. Ora stanziare opportune risorse”

foto di Use at your Ease da Pixabay
06 Giu 2023

Valutazione positiva sul superamento della frammentazione del sistema di presa in carico delle persone anziane e apprezzamento per la presenza di contenuti innovativi e attenzione agli adulti con disabilità che invecchiano. Con una serie di proposte per il futuro: continuare a lavorare insieme, dare sostanza alla riforma e aumentare i finanziamenti con lo stanziamento di 5/7 miliardi di euro annui già nella legge di bilancio per il 2024. Sono queste, in sintesi, le considerazioni contenute nel documento che Caritas italiana, il Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità e l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute hanno presentato oggi durante l’audizione a Palazzo Chigi ai tavoli di ascolto e di confronto sui provvedimenti attuativi e le tematiche connesse alla Legge 33/2023. Con questa legge il governo italiano è delegato ad adottare, entro il 31 gennaio 2024, uno o più decreti legislativi finalizzati a definire la persona anziana e a promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo, la promozione dell’autonomia, la prevenzione della fragilità, l’assistenza e la cura delle persone anziane anche non autosufficienti, con riferimento alla condizione di disabilità.

Il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza

Caritas, gli uffici Cei e molte realtà cattoliche (tra cui Acli, Aris, Uneba), hanno aderito da tempo al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, che riunisce 58 organizzazioni e associazioni impegnate con gli anziani non autosufficienti. Hanno lavorato insieme con un metodo partecipato, presentando una serie di proposte condivise ai governi. Molte sono state recepite. Oggi rilanciano con una valutazione dei provvedimenti adottati finora e consigli per fare in modo che

“la legge delega contenga e renda effettivamente operative soluzioni adeguate alla situazione delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, fenomeno crescente e di difficile gestione per famiglie, territori, comunità e istituzioni”.

Aspetti positivi

Nel documento viene apprezzata l’istituzione dello Snaa, un sistema unico per la presa in carico delle persone anziane, finora fortemente frammentato tra misure sociali, socio-sanitarie e sanitarie: ”È notevole, dunque, che la legge istituisca il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa), con il compito di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali in favore delle persone anziane”. Parere positivo viene dato anche alla definizione di nuovi modelli d’intervento che mirino ad uno sguardo complessivo sulla condizione dell’anziano non autosufficiente e sull’ampliamento dell’offerta di servizi.

Gli adulti con disabilità che invecchiano

Grande importanza ha il riconoscimento del tema degli adulti con disabilità che invecchiano, garantendo loro “il diritto di ricevere, e di mantenere nel tempo, ogni tipo di risposta legata alla condizione maturata in precedenza e di ricevere gli interventi destinati agli anziani non autosufficienti, nel modo più semplice possibile (cioè senza ripetere valutazioni o procedure già realizzate)”. Caritas e i due uffici Cei sottolineano la necessità di continuare a lavorare insieme (Patto e istituzioni) per rendere la riforma “una scommessa a tutti gli effetti vinta”. “Una sfida resa particolarmente ardua dal fatto che i tempi sono molto stretti”.

Prospettive di lavoro e budget di cura

Il documento offre alcuni consigli metodologici sulle procedure di presa in carico degli anziani non autosufficienti: “rivedere in profondità l’itinerario di accesso ai servizi, a partire dalla fase iniziale e sino alla progettazione personalizzata, passando attraverso la valutazione dei bisogni (si tratta dei seguenti elementi: punti unici di accesso (Pua), valutazione multidimensionale unificata, secondo criteri standardizzati e omogenei a livello nazionale, Piano individualizzato, budget di cura e prestazione universale graduata)”.  In particolare si sottolinea la necessità di introdurre la possibilità di basare il budget di cura non su criteri algoritmici e formule prestabilite ma di “spendere in base ai bisogni”.

Finanziamenti

Si chiede di irrobustire in legge di bilancio per il 2024 i finanziamenti per iniziare a dare concretezza alla riforma: “imprescindibile”, secondo Caritas e uffici Cei, è lo stanziamento di opportune risorse, tra i 5 e i 7 miliardi di euro annui, “sostenibili per il bilancio pubblico, ma al contempo in grado di avviare un piano per l’attuazione progressiva della riforma, con una crescita progressiva della spesa dedicata e questo sia per la spesa sanitaria che per quella sociale”. “Nel 2024 – conclude il documento – si potrebbero iniziare a realizzare alcune indicazioni della riforma, sempre nella logica di sistema a cui essa si ispira e dunque con azioni nelle filiere principali del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari”.

Leggi anche
Editoriale

Il potere logora soprattutto chi ce l'ha

“Il potere logora che non ce l’ha”. La storica sentenza di Andreotti, che magari ci ha fatto sorridere per anni, ritorna oggi sconcertante. Essa dimostrava l’arguzia spavalda di chi è sempre stato con le mani in pasta e mette alla berlina chi invece al potere non riesce ad arrivarci. È un incitamento a tenersi stretto […]

Il racconto di suor Nabila: “Come sono uscita da Gaza”

“Siamo usciti dalla parrocchia alle 8 del mattino di martedì scorso. In quel momento ho pianto tanto. Io desideravo restare ma le mie condizioni di salute me lo hanno impedito. A Gaza non ci sono più ospedali in grado di fornire cure adeguate. Eravamo in 20, tutti cristiani sfollati nella parrocchia latina e in quella […]

“Dignità della persona è verità universale che va riconosciuta”

Dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale, fino al cambio di sesso e alla tratta di persone. Sono i temi principali della Dichiarazione del dicastero per la dottrina della fede
Hic et Nunc

Quarantore alla Sant’Antonio, a Martina Franca

Da giovedì 18 a sabato 20 aprile nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio, a Martina Franca, avranno luogo le solenni Quarantore eucaristiche. Questo il programma quotidiano. Alle ore 9, santa messa del mattino; alle ore 9.30 alle 11.30, adorazione personale; a mezzogiorno, canto del Regina Coeli e benedizione eucaristica; dalle ore 17.30 alle 19, adorazione personale; […]

I vescovi pugliesi impegnati nella Visita ad limina apostolorum

Da oggi, lunedì 15 aprile, fino a venerdì 19 il nostro arcivescovo mons. Ciro Miniero e tutti gli altri vescovi pugliesi sono a Roma alle prese con la Visita ad limina apostolorum, che servirà a consolidare il rapporto ecclesiale tra la Chiesa universale e quella particolare, attraverso la venerazione delle tombe degli apostoli Pietro e […]
Media
16 Apr 2024
newsletter