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Il resoconto della riunione invernale della Conferenza episcopale pugliese

Nella foto, il presidente della Cep, mons Satriano (al centro), con a sinistra mons. Intini (vicepresidente) e il segretario, mons. Favale
18 Gen 2024

Un momento di preghiera e l’introduzione del presidente della Cep, mons. Giuseppe Satriano, hanno aperto la riunione invernale dei vescovi delle diocesi di Puglia. All’inizio dell’incontro il presidente ha rivolto parole di cordiale accoglienza a mons. Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, e a mons. Giuseppe Russo, vescovo eletto di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti; al contempo, a nome dell’episcopato pugliese, ha espresso profonda gratitudine a mons. Vincenzo Pelvi, arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, e a mons. Giovanni Ricchiuti, amministratore apostolico di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, in procinto di terminare il suo mandato.

Dopo l’approvazione del verbale dell’ultima riunione, tenutasi a Molfetta l’11 settembre scorso, i vescovi si sono soffermati in una riflessione attenta sugli ultimi sviluppi della questione ex Ilva, che interessa Taranto e coinvolge l’intera Puglia. L’intervento dell’arcivescovo di Taranto, mons. Ciro Miniero, ha contribuito a cogliere meglio la drammaticità della situazione in atto.

La Conferenza episcopale pugliese, facendo sua la sofferenza della Chiesa di Taranto, che ha ricadute sull’intero territorio nazionale, segue con apprensione l’evolversi del destino dello stabilimento siderurgico. In un momento così delicato, l’auspicio è che ogni scelta sia coraggiosa e lungimirante e che la salvaguardia del Creato e la centralità della persona siano obiettivi prioritari, così come indica papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, pietra miliare per un nuovo modello di sviluppo. I tempi che viviamo non consentono ulteriori soluzioni “tampone”, ma un audace progetto che si faccia carico della complessità dei problemi che attanagliano il futuro di questo territorio, troppo spesso trascurato e ferito. I vescovi di Puglia esortano a non demordere nel restituire speranza a questo lembo d’Italia, facendo appello alle istituzioni per operare scelte concrete che diano effettivo rilancio alla vita dei suoi abitanti, coniugando salute, lavoro e ambiente. La sfida è cruciale e riguarda non solo le attuali generazioni e famiglie coinvolte, ma soprattutto i nostri giovani che continuano a emigrare lontano alla ricerca di dignità e pane.

Oltre la questione dell’ex Ilva, la riunione dei vescovi ha affrontato vari altri argomenti, inerenti l’attenzione e la cura pastorale nei confronti di alcune realtà centrali per la vita delle Chiese di Puglia, quali il seminario regionale di Molfetta e il Tribunale ecclesiastico interdiocesano.

Mons. Gianni Caliandro, Rettore del Pontificio Seminario regionale pugliese, accompagnato da don Michele Caputo, responsabile della Comunità dell’Anno propedeutico, ha illustrato la delicata situazione del Seminario regionale, sia sotto il profilo della proposta formativa, sia sul versante delle problematiche inerenti al calo delle vocazioni. La recente approvazione della Ratio Fundamentalis Sacerdotalis della Conferenza episcopale italiana induce a un’attenta riflessione sulle possibili proposte riguardanti la formulazione del nuovo anno missionario – un anno di formazione personalizzato, vissuto al di fuori della comunità del seminario – e sulle prospettive di una rinnovata pastorale vocazionale nelle nostre Chiese.

Degna di nota la relazione sul Tribunale interdiocesano pugliese presentata dal presidente, mons. Pasquale Larocca. Le tre qualità indicate dal Santo Padre nel motu proprio Mitis Iudex Dominus Jesus – la celerità, la prossimità, la gratuità – sono ampiamente rispettate e valorizzate nel cammino che il Tribunale va realizzando in maniera sempre più competente e qualificata.

Centrale è stato anche il confronto con le Superiore e i Superiori Maggiori dei vari istituti religiosi e istituti secolari, rappresentanti della Vita consacrata in Puglia. Il dibattito è stato centrato sulle mutue relazioni alla luce dell’attuale situazione che la Chiesa sta attraversando e che tocca da vicino la vita di tutte le nostre comunità. Il confronto, intenso e cordiale, ha suscitato il desiderio di un rinnovato impegno a servizio di una visione di Chiesa che possa essere generativa di nuovi percorsi, protesi a intercettare le attese e le speranze di questa nostra terra.

Successivamente, don Vito Mignozzi, preside della Facoltà teologica pugliese, ha relazionato sul lavoro svolto, evidenziando punti di criticità e nuove possibili declinazioni nell’impegno formativo messo in campo dall’istituzione accademica. Essa, frutto di una sinergia sinodale tra i tre Istituti di Molfetta, Santa Fara e San Nicola, attraversa una stagione particolare che richiede cura e progettualità per una rinnovata collocazione all’interno del panorama pastorale e culturale pugliese. Si è auspicato un maggiore coinvolgimento delle altre realtà accademiche presenti sul territorio per una significativa interazione con le problematiche del mondo di oggi, non avulse dalle sfide pastorali poste alle Chiese di Puglia.

L’intervento di mons. Francesco Neri ha aggiornato la Conferenza episcopale pugliese sul lavoro che l’Istituto Pastorale Pugliese e la Commissione Dottrina della Fede, Catechesi e Annuncio stanno portando avanti in vista del prossimo mese di luglio, attestando continuità con quanto già avviato negli anni precedenti. Prosegue la riflessione sulle “Parrocchie sinodali e missionarie” (22-26 luglio, Santa Cesarea Terme), curata dal suddetto Istituto, e, in sintonia con l’Ufficio Catechistico Nazionale, il Convegno Regionale che vedrà coinvolte tutte le equipe diocesane a Ostuni (4-5 luglio).

I vescovi si sono poi intrattenuti sulla 50esima Settimana sociale di Trieste (3-7 luglio), varando un programma di incontri su tutto il territorio regionale preparatori all’evento.

Oggetto di riflessione è stata anche l’imminente Visita ad limina apostolorum, che avrà il suo culmine il 18 aprile nell’incontro con il Santo Padre. Il confronto con i dicasteri della Santa Sede inoltre sarà un’opportunità di grazia per verificare il cammino delle singole Chiese e dell’intera Chiesa di Puglia.

L’assemblea dei vescovi, aiutata dalla riflessione di don Alessandro Mayer, delegato regionale per la Caritas, si è soffermata sul cammino delle Chiese di Puglia in ordine alle sfide e alle proposte avanzate dalla Caritas regionale:

  1. l’impegno dei vescovi per la costituzione di un osservatorio regionale delle povertà e delle risorse;
  2. il progetto regionale di formazione dei membri delle equipe diocesane delle Caritas delle diocesi pugliesi.

Da sempre l’attenzione alla Caritas costituisce una dimensione vitale delle Chiese di Puglia impegnate in uno stile di prossimità che richiede sempre nuovi sguardi verso una realtà che muta celermente e richiede paradigmi ed interventi adeguati.

In questa assemblea ordinaria sono stati conferiti alcuni incarichi per le Commissioni regionali con la designazione dei seguenti vescovi delegati:

– S.E. mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria, delegato per la Commissione Sport e Tempo libero;

– S.E. mons. Ciro Miniero, arcivescovo di Taranto, delegato per la Commissione Famiglia e vita;

– S.E. mons. Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, delegato per la Caritas;

– S.E. mons. Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi-Ostuni, presidente della Commissione del Seminario e delegato per la Commissione Clero e Vita consacrata.

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