Editoriale

Se si uccidono sette volontari e si parla di “incidente”…!

epa11255096 Destroyed cars of the NGO World Central Kitchen (WCK) sit along Al Rashid road, between Deir Al Balah and Khan Younis in the southern Gaza Strip, 02 April 2024. According to the Palestinian Red Crescent, at least four people from the NGO World Central Kitchen (WCK) were killed when a missile hit their convoy in Deir al Balah while they were on their way from Rafah to Gaza City to receive fresh aid delivered by the Open Arms vessel. The victims were confirmed to be a British, a Polish and an Australian citizen, while the nationality of the fourth victim was still unknown. EPA/MOHAMMED SABER
02 Apr 2024

di Silvano Trevisani

“Oh scusate! È stato un incidente!” Può bastare questa risposta dopo un bombardamento che ha ucciso a Gaza sette operatori umanitari? Cioè persone che da tutto il mondo sono arrivate a lavorare per alleviare le sofferenze di un popolo vittima di uno stillicidio continuo, che finora ha portato alla morte di decine di migliaia di persone. Soprattutto donne e bambini inermi? Quella risposta non può bastare, come non possono bastare le inchieste che lo stesso esercito israeliano, che ha causato quei morti, dovrebbe condurre per far luce sui propri misfatti. O sulle uccisioni di decine di medici e infermieri. Inchieste inutili che non portano a nulla, come quelle aperte sull’uccisione di decine di persone che stavano solo recandosi a procurarsi il cibo per sé e per i propri cari. È vero che Israele è stato vittima di un feroce attacco terroristico il 7 ottobre scorso da parte di Hamas, ma è anche vero quell’atto è solo uno dei tanti episodi che si susseguono da oltre 70 anni e che, stando così le cose, lascia immaginare che le ritorsioni non finiranno mai. Vi sono, poi, strategie segrete, che non vengono certo svelate, che coprono atti e decisioni spesso inquietanti, che coprono interessi e tattiche che le gente non potrà mai sapere ma che hanno unico scopo: convincerci che le guerre sono giuste. No, le guerre possono essere giustificate ma non sono mai giuste. La morte di un uomo non vale la sua libertà, a meno che non sia lui stesso a sceglierla liberamente.

Quello che sta accadendo a Gaza è intollerabile. Ha il tenore di una decimazione, se non vogliamo chiamarlo genocidio, perché sono molti gli israeliani che, da quando si è aperto il conflitto, sostengono che i palestinesi devono andare via e lasciare per sempre quella regione a Israele. E di fatto stanno attuando questa strategia in Cisgiordania, dove vive gran parte della popolazione palestinese, e dove gli israeliani continuano a creare insediamenti in casa d’altri con la mira di impossessarsi, a poco a poco, di tutto il territorio. Gli israeliani ortodossi, gli integralisti, che ora guidano il governo e che con gli integralisti di tutte le altre religioni condividono l’intolleranza, la giustificazione della propria violenza, l’idea della propria superiorità, giustificano apertamente questo loro comportamento con i fondamenti della rivelazione: è stato Dio stesso ad affidare loro quella terra e hanno diritto a prendersela in ogni modo.

In questo caso, come in molti casi di integralismo, si strumentalizza la fede per scopi politici e materiali. Lo fanno i terroristi islamici nei confronti dei fedeli delle altre religioni, gli integralisti induisti che a loro volta perseguitano le minoranze islamiche, gli integralisti israeliani nei confronti dei palestinesi che, a detta di molti loro capi “sono un popolo inesistente”, e così via. Intanto gli Stati dell’Occidente evoluto sostengono che la soluzione è nei due stati sovrani separati, ma non hanno fatto mai niente, per decenni, perché questa decisione, sancita dall’Onu, venisse rispettata. Ecco che qualsiasi risposta oggi è segnata dall’impotenza. Anche di fronte all’uccisione di volontari che si limitavano a garantire il cibo a un milione e mezzo di palestinesi che stanno letteralmente morendo di fame e che – questo va chiarito una volta per tutte – se non ci fosse l’ostinato impegno di tante istituzioni che si occupano di loro, sarebbero già morti.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Editoriale

Una fase nuova e inaspettata

È una discussione periodica, che ricomincia dopo la conclusione di ogni tornata elettorale. Gli analisti, i commentatori, gli esperti, gli opinionisti, i politologi, i sociologi provano ad analizzare e, poi, cercano di interpretare le ragioni per cui, in questi tempi, la metà degli aventi diritto al voto sfugge l’appuntamento con le elezioni. Ormai avviene sempre […]

Da Betlemme, la voce di due padri uniti dal dolore e dalla speranza di pace

Rami e Bassam, un israeliano e un palestinese, hanno perso entrambi una figlia nel conflitto. Oggi trasformano il dramma più grande in impegno per la riconciliazione

Migranti, Pietro Bartolo: “Non far cadere l’oblio sui morti e sui vivi”

“Una volta sognai di essere una tartaruga gigante con scheletro d’avorio che trascinava bimbi e piccini e alghe e rifiuti e fiori e tutti si aggrappavano a me, sulla mia scorza dura. Ero una tartaruga che barcollava sotto il peso dell’amore molto lenta a capire e svelta a benedire. Così, figli miei, una volta vi […]
Hic et Nunc

Disoccupazione, povertà, denatalità: il report dell'Inps a Taranto e provincia

Disoccupazione, povertà, denatalità: sono i drammatici fenomeni che caratterizzano la situazione di Taranto oggi. La gravissima crisi industriale e la mancanza di alternative, pur tanto attese, fanno di Taranto e provincia un fanalino di coda della condizione socio-demografica italiana, che pure non brilla affatto nonostante i proclami. È dal Rendiconto sociale dell’Inps che scaturisce questo […]

Celebrazioni per i defunti a Talsano

A Talsano ci si prepara ad onorare i defunti con celebrazioni al cimitero ‘Porta del Cielo’. Nella mattinata di sabato primo novembre, secondo convenzione stipulata con l’amministrazione comunale, la banda musicale cittadina ‘Giovanni Paisiello’ diretta dal m° Vincenzo Simonetti girerà per i vialetti del cimitero talsanese. Domenica 2, alle ore 15.30, sul piazzale antistante la […]

Rinascere donna: incontro culturale alla parrocchia del Rosario di Talsano

Giovedì 30 ottobre alle ore 19 alla parrocchia Maria Santissima del Rosario di Talsano il parroco don Armando Imperato dialogherà con suor Palmarita Guida sui temi del suo ultimo libro intitolato ‘Rinascere donna – Oltre il femminismo una nuova libertà’ (Antonio Dellisanti editore). Collaboratrice di Radio Maria, Famiglia Cristiana e Maria con te, nonché pittrice e autrice di numerose pubblicazioni, […]
Media
31 Ott 2025