Salute

Spesa farmaceutica, i medici a Emiliano: Taranto penalizzata

Cosimo Nume
13 Mag 2024

di Silvano Trevisani

“I direttori generali delle Asl che hanno sfondato il limite di spesa farmaceutica decadono dall’incarico, quindi verranno turnati, senza nessuna colpevolizzazione, ma evidentemente come elemento di stimolo nella realizzazione degli obiettivi che la Giunta regionale e il Dipartimento hanno loro indicato”.

È quanto aveva dichiarato, a proposito della legge specificamente approvata, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano al termine dell’incontro tenutosi, nei giorni scorsi, in presidenza con i consiglieri della maggioranza di centrosinistra sul tema della sanità.

“C’è l’obbligo costituzionale di proteggere la salute delle persone, non quello di tutelare posizioni di potere all’interno della sanità”, ha poi aggiunto, con un commento sicuramente condivisibile, Sottolineando anche gli ulteriori, importanti impegni: “migliorare la capacità di assunzione del personale; aumentare la velocità di rotazione dei dirigenti; fare in modo che ciascun paziente normalmente a carico di un centro di riferimento regionale per una malattia cronica o di lunga durata, una volta preso in carico, riceva tutte le prestazioni e le relative prenotazioni dallo stesso centro di riferimento, e non lasciando che quel paziente si rivolga al Cup da solo, creandogli gravissime difficoltà”.

Le reazioni

Fin qui dichiarazioni e buoni propositi che però riguardano da vicino, in maniera piuttosto punitiva, l’Asl di Taranto, che è una di quelle che “sfonda il tetto di spesa farmaceutica”. Già nei giorni immediatamente successivi, il consigliere Mazzarano aveva sottolineato, con una sua nota, che la specificità della situazione sanitaria ed epidemiologica di Taranto le ritagliavano una condizione particolare. Anzi, lui come altri politici rimarcavano anche l’insufficienza dell’offerta sanitaria in generale, rispetto ad altre aree della regione messe meglio per strutture e spese in generale.

I medici di Taranto

Oggi sulla vicenda interviene anche l’ordine dei medici di Taranto, attraverso una lettera indirizzata a Emiliano dal presidente provinciale Cosimo Nume (nella foto). Che riporta le preoccupazioni espresse dal consiglio dell’Ordine in merito alle “palesi incongruenze nelle valutazioni che dalle competenti Strutture regionali vengono operate nel merito della spesa farmaceutica nella Asl di Taranto”. I medici i Taranto, in primo luogo, contestano il fatto che si operi sulla basa di criteri ragionieristici invece che epidemiologici. Dai quali “emergono dati di prevalenza di patologie croniche che, se parametrate alle altre realtà regionali, vedono addirittura la provincia ionica in credito di risorse piuttosto che in eccedenza di spesa”. Si determina così un maggior impegno economico non soltanto per la farmaceutica, ma anche per l’insieme delle maggiori prestazioni sanitarie necessarie per una appropriata presa in carico dei pazienti, in particolare dei più problematici.

Protestando contro l’inadeguata considerazione di recenti decreti e tavoli di confronti, i medici di Taranto rimarcano che la città e la sua provincia, “come sicuramente Le è noto, soffrono tuttora di carenze strutturali che incidono pesantemente sull’offerta sanitaria, che mantiene livelli accettabili per la cittadinanza solo grazie al costante impegno degli operatori sanitari e degli organi strategici aziendali, ad ogni livello”.

L’ordine dei medici chiede, quindi, a Emiliano, anche nella Sua attuale qualità di responsabile della Sanità regionale, “una corretta rivisitazione dell’intera problematica, per come qui enunciata”

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