Politica italiana

Centri per migranti in Albania: varato un decreto legge

foto Ansa-Sir
23 Ott 2024

di Stefano De Martis

Il consiglio dei ministri ha varato un decreto legge con l’intento di risolvere la disputa intorno ai centri per migranti in Albania. Disputa sorta in seguito a un provvedimento dei giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento di profughi egiziani e bengalesi, in quanto provenienti da Paesi considerati non sicuri. Il nodo è la compatibilità delle norme italiane con il diritto europeo che in caso di contrasto è sovraordinato alle prime. Il termine di riferimento, in questa specifica situazione, è una sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso 4 ottobre. Il testo ufficiale del decreto al momento non è noto. Prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che segnerà l’immediata entrata in vigore delle nuove norme, il decreto dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica il cui vaglio preliminare ovviamente non si sostituisce al più penetrante giudizio che spetterà alla Corte costituzionale, qualora venga chiamata in causa secondo le procedure previste.
Oltre alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dai ministri dopo la riunione del Consiglio, di scritto c’è il comunicato diffuso da Palazzo Chigi che riferisce dei contenuti del decreto-legge con cui si introducono “disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale”. “Il testo – si legge nel comunicato – analogamente a quanto previsto da altri Paesi europei, aggiorna con atto avente forza di legge l’elenco dei Paesi di origine sicuri. Tenuto conto dei criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea e dei riscontri rinvenuti dalle fonti di informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, sono considerati come Paesi di origine sicuri i seguenti: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia”. Il Governo ha fatto sapere di aver espunto dalla lista Camerun, Colomba e Nigeria in quanto non considerati sicuri per il loro intero territorio.
Dunque la lista dei Paesi presso cui possono essere rimpatriati i profughi (nel caso in cui non avessero titolo per la protezione internazionale), ora è definita con legge e non soltanto con un decreto interministeriale come avveniva in precedenza. Questo costituisce indubbiamente un rafforzamento della norma, ma a quanto pare di capire non risolve il problema giuridico di fondo. Anche una legge, infatti, può essere disapplicata per contrasto con il diritto europeo. Peraltro, la provenienza da Paesi considerati sicuri consente una procedura accelerata ma non sostituisce l’esame della singola posizione. La verifica dei requisiti per la protezione internazionale dev’essere comunque effettuata caso per caso.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
L'argomento

Femminicidi: occorre lavorare a una scuola dei sentimenti

Ancora un femminicidio. Una donna di 46 anni di origini marocchine residente a Foggia è stata uccisa a coltellate nel corso della notte. A quanto si apprende, aveva presentato una denuncia nei confronti dell’ex compagno, suo connazionale, ed era protetta dalla normativa codice rosso. Ma questo non l’ha salvata. Sul fronte opposto, ieri pomeriggio si […]

Regione Puglia e Lum firmano protocollo d’intesa per il Polo didattico del policlinico Miulli

Si sta tenendo oggi, giovedì 7 agosto, nella biblioteca dell’ospedale ‘Miulli’ di Acquaviva delle Fonti, la firma del protocollo d’intesa fra Regione Puglia e la Lum – Libera Università Mediterranea ‘Giuseppe Degennaro’ per il regolamento dei rapporti in materia di attività sanitaria fra Università e Ssn. Il protocollo va inoltre a definire il Polo didattico […]

Sos villaggi dei bambini: “L’Italia non resti a guardare: è ora di agire per la pace in Palestina”

Sos villaggi dei bambini sollecita il Governo italiano “ad assumere una posizione chiara, coraggiosa e concreta rispetto alla crisi umanitaria in Palestina. È giunto il momento che tutte le istituzioni italiane si facciano promotrici di una diplomazia audace, ferma nella richiesta di pace e giustizia per il popolo palestinese, in particolare per i bambini di […]
Hic et Nunc

Maria Ss. del Monte Carmelo, festa in contrada Ferrari (Martina Franca)

Sabato 9 e domenica 10 agosto si svolgono in contrada Ferrari, in agro di Martina Franca, le celebrazioni in onore di Maria Santissima del Monte Carmelo, a cura della parrocchia Regina Mundi. Così il parroco don Martino Mastrovito annuncia il programma: “Carissimi fratelli e sorelle, con grande gioia annunciamo i festeggiamenti in onore di Maria […]

Maria Ss. del Monte Carmelo, festa in contrada Ferrari (Martina Franca)

Sabato 9 e domenica 10 agosto si svolgono in contrada Ferrari, in agro di Martina Franca, le celebrazioni in onore di Maria Santissima del Monte Carmelo, a cura della parrocchia Regina Mundi. Così il parroco don Martino Mastrovito annuncia il programma: “Carissimi fratelli e sorelle, con grande gioia annunciamo i festeggiamenti in onore di Maria […]
Media
11 Ago 2025