In città vecchia, triduo votivo dell’Immacolata

In città vecchia, da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, avrà luogo il triduo votivo in onore dell’Immacolata, co-patrona della città. L’ininterrotta tradizione viene mantenuta viva a cura della confraternita dell’Immacolata (priore Angelo De Vincentis) con forme e modalità ogni volta differenti, in ricordo dello scampato pericolo per i terremoti del 1710 e del 1743 per i quali la fede popolare ha riconosciuto la protezione della Vergine Immacolata.
Secondo le cronache dell’epoca il terremoto del 1743 provocò gravi danni nel Salento e in Calabria. Ma la nostra città non fu distrutta nonostante le terribili scosse. Così il sindaco Scipione Marrese istituì un triduo di penitenza da tenere ogni febbraio, così come accade ai giorni nostri. Il 12 febbraio del 1943, 200° anniversario del terremoto, l’arcivescovo Bernardi fece eleggere l’Immacolata patrona principale della città assieme a San Cataldo, poiché la città, durante la guerra, nonostante fosse uno dei più importanti obiettivi militari, non subì grandi perdite di vite umane tra la popolazione civile.
Questo il programma delle celebrazioni:
Venerdì 14, nella chiesa di San Michele (agli inizi di via Duomo) alle ore 18 recita del santo rosario e alle ore 18.30 celebrazione della santa messa.
Sabato 15, alle ore 18, dalla chiesa di San Michele, fiaccolata mariana con il simulacro della Beata Vergine Immacolata fino al santuario della Madonna della salute dove, alle ore 18.30 sarà celebrata la santa messa con la partecipazione di tutte le coppie di fidanzati che frequentano il corso di preparazione al matrimonio.
Domenica 16, sempre al santuario della Madonna della salute, alle 11 preghiera del santo rosario e alle ore 11.30 celebrazione della santa messa con la benedizione del gruppo ‘Pellegrini di speranza’.
VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

