Tanti eventi per l’ultimo giorno della festa patronale

Si concludono sabato 10 i festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo vescovo in una giornata piena di eventi. Dopo le sante messe delle ore 8.30 e delle ore 10, alle ore 11 si terrà la cerimonia dell’’Invenctio corporis Sancti Cataldi’, per commemorare il ritrovamento del corpo del santo nella zona del battistero della cattedrale, avvenuto nel 1071, proprio il 10 maggio, durante l’episcopato di mons. Drogone. Siccome furono alcuni muratori a ritrovare le spoglie del santo, spetterà a tre operai di aziende edili (sorteggiate fra i nominativi forniti dall’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili) offrire il cero, l’incenso (in ricordo del profumo sprigionato dal sepolcro) e recare in processione dal battistero al cappellone la crocetta aurea, rinvenutagli addosso, che ne permise l’identificazione. La reliquia sarà quindi esposta per la pubblica venerazione.
La cerimonia segnerà una sorta di ritorno alle radici del culto di questo santo irlandese che, tra gli anni 679 e 680, partì per la Terrasanta. Non si sa se dopo volesse fare ritorno in Irlanda o, secondo alcuni, stabilirsi nell’Italia del Nord. Ma la Provvidenza, attraverso un naufragio, volle destinarlo alla nostra città perché ne diventasse il pastore. Alla morte, il suo culto si diffuse in tutta l’Italia e specialmente nel Meridione e gli furono intitolati strade, piazze, chiese, basiliche, villaggi e una cittadina; nel XII e XIII secolo i crociati ne invocavano la protezione prima di combattere in Terrasanta. Proprio ai fini di una conoscenza reciproca tra i luoghi legati al culto di San Cataldo il parroco della basilica cattedrale mons. Emanuele Ferro ha organizzato il raduno delle terre cataldiane, svoltosi il 30 aprile, cui ha preso parte anche una delegazione della diocesi irlandese di Waterford-Lismore (terra natale del santo vescovo) guidata dal suo vescovo mons. Alphonsus Cullinan.
Seguirà alle ore 11.30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Filippo Santoro.
Alle ore 17 si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, con il rinnovo dell’obbedienza da parte dei parroci e dei responsabili delle varie realtà ecclesiali. Al termine, alle ore 18.30, si snoderà la processione per le strade della città vecchia e del Borgo, con tutte le confraternite e l’accompagnamento delle bande musicali cittadine ‘Lemma’ e ‘Santa Cecilia’. Questo l’itinerario: piazza Duomo, largo Arcivescovado, corso Vittorio Emanuele, piazza Castello, ponte girevole, corso ai Due Mari, lungomare, via Anfiteatro, via Berardi, piazza Immacolata, via D’Aquino, piazza della Vittoria, via Margherita, via Matteotti, ponte girevole piazza Castello e via Duomo. In piazza della Vittoria ci sarà la consueta sosta per l’allocuzione dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero dal balcone della chiesa del Carmine, da dove, al termine, impartirà la benedizione apostolica. Fuochi artificiali saluteranno il passaggio del santo sul ponte girevole, all’andata e al ritorno.
I festeggiamenti patronali, dopo la processione, proseguiranno con la visita del mercatino al lungomare. L’attesa sarà soprattutto per il grande concerto della cantante tarantina Patrizia Conte, accompagnata dalla ‘Jazz Studio Orchestra’ diretta dal m° Paolo Lepore, alle ore 20.30 in piazza Castello. Sarà questa per i tarantini l’occasione per accogliere e applaudire calorosamente la vincitrice della competizione musicale di Rai 1 ‘The Voice Senior’, che ha incantato pubblico e giuria con una intensa interpretazione di “Amoreunicoamore” di Mina e “Oggi sono io” di Alex Britti, ma già molto conosciuta e apprezzata dagli appassionati di musica jazz.
Alle ore 23.30 tutti con lo sguardo all’insù per ammirare il grande spettacolo pirotecnico dagli spalti del castello aragonese, curato dalla ditta Itria Fireworks di Martina Franca. Ma quest’anno la festa non finirà con i fuochi: i più giovani (ma non solo) si ritroveranno davanti al monumento al Marinaio, su corso ai Due Mari, per ballare fino a tardi con le musiche mixate da Dj Nadkid & Moddi Mc.
Ricordiamo infine che il 10 maggio è l’ultimo giorno in cui potrà essere visitata la mostra allestita al Mudi dal titolo ‘Solemnitas: testimonianze documentare dal XV al XX secolo per la festa di San Cataldo’ a cura dell’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici in collaborazione con l’Archivio di Stato, quello storico diocesano e la biblioteca arcivescovile ‘Giuseppe Capecelatro; nella medesima giornata di sabato 10 dalle ore 10 alle ore 15 nella galleria d’arte L’Impronta (via Cavallotti 57) potrà essere apposto l’annullo filatelico.
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