Tracce

Amorevolezza e saldezza

Foto Osservatore Romano – Avvenire
12 Mag 2025

di Emanuele Carrieri

Sulle impronte di papa Francesco, ma al di là di papa Francesco, seguendone la direzione, ma per strade diverse. Papa Leone XIV si è presentato alla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro inequivocabilmente commosso, fin quasi alle lacrime, ma, pur percependo la responsabilità manifestata dalla enorme folla protetta dalle braccia del colonnato del Bernini, non ha avuto un indietreggiamento di fronte alle più di centomila persone che lo stavano aspettando, insieme a oltre un miliardo di telespettatori, disseminati nel mondo. La prima sensazione è stata di una figura paterna, amorevole e benevola, ma anche di una persona ferma, determinata, intenzionata a sostenere di fronte al mondo intero le proprie idee, perché consapevole – nella mente e nello spirito – che le parole del Vangelo saranno lo scudo invincibile contro cui il male non riuscirà mai a prevalere. Così come ha fatto in questi anni papa Francesco ha parlato di pace, ma non ha pronunciato nemmeno una volta la parola guerra, quasi come a voler, a tutti i costi, spostare il baricentro della discussione dalla necessità di far ammutolire le armi a quella di far prevalere lo spirito del Risorto: “È la pace del Cristo Risorto – ha affermato – una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante”. Due aggettivi che di sicuro saranno distintivi del pontificato di papa Leone. Rievoca il sorriso mite e delicato, ma forte nella forza del Signore, di papa Giovanni Paolo I, una sorta di cavaliere di Cristo, non senza paura, ma deciso e pronto a non risparmiarsi per proclamarne la Parola fino all’ultimo respiro, di fronte a tutti, potenti e prepotenti della Terra compresi. Trump sembra averlo già compreso, tanto che – forse per la prima volta da quando è allo Studio Ovale della Casa Bianca – ha osservato un comportamento educato e civile, quasi diplomatico, nel salutare la elezione del nuovo pontefice. Quello pronunziato dalla Loggia delle Benedizioni non è stato un saluto, o meglio, non è stato solo un saluto, ma, anzitutto e soprattutto, un vero e proprio programma. Papa Leone cercherà la pace e la giustizia attraverso il dialogo, la sintonia, l’incontro, la costruzione di ponti e non di muri. Inseguirà l’unione di tutti e con tutti, “per essere un solo popolo sempre in pace”. Lo farà fuori dalla Chiesa, ma anche dentro la Chiesa, conscio che l’opera di Francesco, che ha scosso dal profondo non solamente il Vaticano, ha bisogno di camminare d’accordo, unita, “cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”. Quella che vuole papa Leone è una Chiesa “che cammina, … che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono”. Ma finanche la scelta del nome indica, con enorme chiarezza, il cammino che papa Leone vuole percorrere, continuando l’opera di papa Leone XIII, il primo pontefice dell’era moderna convinto che fra i compiti della Chiesa rientrasse anche l’attività pastorale in campo sociopolitico. Leone XIII è il pontefice che scrisse la Rerum Novarum, la prima enciclica esplicitamente sociale nella storia della Chiesa cattolica, attraverso cui il papato delineò i fondamenti della moderna dottrina sociale della Chiesa, fatta di un capitalismo mitigato e al servizio dell’uomo, attento al lavoro e alla dignità della persona. Programma, questo, in lineare continuità con Francesco, con cui condivide la sicurezza di avere al proprio fianco la forza del Vangelo e di Colui che ha orientato i suoi apostoli. Papa Leone non è un gesuita, ma è un agostiniano: “Sono un figlio di Sant’Agostino” ha detto con chiarezza, facendo intuire che nel suo pontificato la spiritualità avrà sicuramente un ruolo di primo piano. Agostino di Ippona, prima filosofo, vescovo, monaco, mistico, poi Santo, Padre e Dottore della Chiesa, è stato infatti il grande teologo della Grazia e del rapporto fra la Grazia e la libertà, un pensiero che non sarà ai margini nella catechesi del nuovo vescovo di Roma. Papa Leone è anche il primo pontefice nordamericano della storia, ma ha già fatto sapere di non essere statunitense, nel senso che purtroppo questo aggettivo ha preso da qualche tempo a questa parte. Il suo è uno spirito missionario, e non è certo un caso che il primo saluto l’abbia voluto rivolgere, in lingua originale, alla comunità peruviana nella quale ha svolto per anni il proprio apostolato. In un certo qual modo, anche papa Leone è un pontefice che arriva dalla fine del mondo, più latino-americano che altro, e dunque, anche lui, volto alla missionarietà della Chiesa. Non è difficile cercare e trovare punti di similitudine con il suo predecessore, ma papa Leone non è papa Francesco, e non lo sarà, com’è giusto che sia. Con il passare del tempo, i tratti distintivi saranno più marcati, anche all’interno della Curia stessa, che papa Leone conosce bene e nella quale cercherà di riportare quel sistema che il suo predecessore ha provato a riformare, non senza ostruzionismi. Quasi certamente quello di papa Leone non sarà un pontificato dirompente, prorompente, sconvolgente. Ma sicuro è che non sarà un papato all’insegna della restaurazione e della normalizzazione. Lo si vedrà presto, davvero molto presto.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Editoriale

Da Betlemme, la voce di due padri uniti dal dolore e dalla speranza di pace

Rami e Bassam, un israeliano e un palestinese, hanno perso entrambi una figlia nel conflitto. Oggi trasformano il dramma più grande in impegno per la riconciliazione

Migranti, Pietro Bartolo: “Non far cadere l’oblio sui morti e sui vivi”

“Una volta sognai di essere una tartaruga gigante con scheletro d’avorio che trascinava bimbi e piccini e alghe e rifiuti e fiori e tutti si aggrappavano a me, sulla mia scorza dura. Ero una tartaruga che barcollava sotto il peso dell’amore molto lenta a capire e svelta a benedire. Così, figli miei, una volta vi […]

L’involuzione di una teoria da pazzi

“Non è bene dare di noi stessi una immagine troppo razionale… Il fatto che gli Usa possano diventare irrazionali e vendicativi, nel caso che i loro interessi vitali siano attaccati, dovrebbe far parte della immagine che diamo in quanto nazione. È giovevole per la nostra condotta strategica che alcuni elementi possano apparire fuori controllo”. È […]
Hic et Nunc

Disoccupazione, povertà, denatalità: il report dell'Inps a Taranto e provincia

Disoccupazione, povertà, denatalità: sono i drammatici fenomeni che caratterizzano la situazione di Taranto oggi. La gravissima crisi industriale e la mancanza di alternative, pur tanto attese, fanno di Taranto e provincia un fanalino di coda della condizione socio-demografica italiana, che pure non brilla affatto nonostante i proclami. È dal Rendiconto sociale dell’Inps che scaturisce questo […]

Celebrazioni per i defunti a Talsano

A Talsano ci si prepara ad onorare i defunti con celebrazioni al cimitero ‘Porta del Cielo’. Nella mattinata di sabato primo novembre, secondo convenzione stipulata con l’amministrazione comunale, la banda musicale cittadina ‘Giovanni Paisiello’ diretta dal m° Vincenzo Simonetti girerà per i vialetti del cimitero talsanese. Domenica 2, alle ore 15.30, sul piazzale antistante la […]

Rinascere donna: incontro culturale alla parrocchia del Rosario di Talsano

Giovedì 30 ottobre alle ore 19 alla parrocchia Maria Santissima del Rosario di Talsano il parroco don Armando Imperato dialogherà con suor Palmarita Guida sui temi del suo ultimo libro intitolato ‘Rinascere donna – Oltre il femminismo una nuova libertà’ (Antonio Dellisanti editore). Collaboratrice di Radio Maria, Famiglia Cristiana e Maria con te, nonché pittrice e autrice di numerose pubblicazioni, […]
Media
30 Ott 2025