Ricorrenze

I dieci anni della Laudato sì, tra urgenza e attualità

23 Mag 2025

di Giada Di Reda

Alla vigilia dei dieci anni dalla pubblicazione della Laudato sì, la prima enciclica interamente dedicata all’ecologia, il messaggio di papa Francesco riecheggia nella sua urgenza e nella sua attualità; un invito alla custodia del creato che si esprime nel richiamo ad una vocazione alla cura dell’altro, in un mondo in cui “tutto è connesso”.

«Laudato si’, mi’ Signore», con queste parole, tratte dal Cantico di frate sole, si apre il testo dell’enciclica, promulgata il 24 maggio 2015 da papa Francesco. Parole che si tingono di universalità, in cui il richiamo urgente alla cura della casa comune è un invito a ripensare il rapporto tra uomo e natura, non più pensate come categorie a sé stanti, bensì come dimensioni intrecciate di un unico sistema, espressione del disegno divino, che insieme danno vita al creato.

L’appello di Francesco, si inserisce a pieno titolo nel Magistero sociale della Chiesa, che a partire dal messaggio del santo di Assisi, si sviluppa con l’invito ad una responsabilità condivisa tra tutti gli abitanti della terra, dai piccoli ai grandi, dai cittadini alle istituzioni politiche nazionali e internazionali.

L’enciclica, articolata in sei capitoli, affronta nei diversi passaggi innumerevoli questioni, attraverso una lettura sociale e teologica, in linea con quello che è l’approccio, ormai storicamente e fattivamente consolidato, di apertura della Chiesa al mondo e alle questioni sociali.

La lettera si apre con un’analisi della situazione di degrado ambientale, attraverso l’analisi dei fenomeni legati all’inquinamento, ai cambiamenti climatici, alla perdita delle biodiversità, proseguendo con una lettura teologica della creazione per ripensare un’etica ecologica guidata dal vangelo.

Francesco allora cercò di individuare le cause profonde della crisi ecologica, che individuò da una parte, nell’esasperazione dell’antropocentrismo moderno, caratterizzato da un uomo che impone il suo dominio sulla natura, e si sente legittimato nello sfruttamento di tutte le risorse; dall’altro, nel paradigma tecnocratico, quale fiducia cieca e incondizionata nella scienza come unica soluzione ai problemi, trascurando ogni possibile conseguenza di tipo etico, ambientale e sociale.

Il cuore dell’enciclica si snoda nella proposta di una ‘ecologia integrale’, a partire dal quale Francesco si rivolse al mondo proponendo linee concrete di dialogo e azione in ogni campo, dalla politica alle religioni; chiudendo il discorso attraverso l’invito a tutti ad un cambiamento profondo a partire dallo stile di vita di ognuno, una conversione da veicolare attraverso l’educazione.

“Dal momento che tutto è intimamente relazionato e che gli attuali problemi richiedono uno sguardo che tenga conto di tutti gli aspetti della crisi mondiale, propongo di soffermarci adesso a riflettere sui diversi elementi di una ecologia integrale, che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali”.

La proposta di un’ecologia integrale, fondata sull’unione tra ambiente, società, cultura ed economia, riflette la profonda connessione esistente tra l’uomo e il mondo. Una sfida che si tinge di attualità alla luce sviluppi attuali a livello globale: crisi climatiche, guerre, crisi dei valori, sfide e risvolti etici legati all’intelligenza artificiale. È indispensabile riconoscere che la salute del pianeta non è separata dalla giustizia sociale, dalla dignità umana e dalla spiritualità, perché tutto concorre al bene comune e non si può pensare di affrontare la crisi ecologica attraverso un pensare ‘settoriale’, scindendo etica, tecnica e relazioni.

Ecco come l’appello lanciato dieci anni or sono da Francesco, si tinge di attualità e rappresenta una sfida che oggi risuona anche nelle parole di papa Leone XIV, che proseguendo nel segno di una Chiesa che vuole farsi carico delle sfide del mondo contemporaneo, ha sottolineato già nel primo discorso ai cardinali la necessità di “rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.

In un mondo in cui tutto è connesso, è necessario ripartire dalle parole di Francesco per proseguire un cammino di speranza, guidati dalla consapevolezza che custodire il creato significa proteggere l’uomo. Una missione, la tutela della dignità umana, alla quale tutti noi oggi siamo chiamati, guidati dallo sguardo d’amore e di speranza di papa Leone XIV.

 

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Leone XIV

Navigare nuovi spazi: la lettera di papa Leone XIV su educazione e Ai

Il 28 ottobre scorso, papa Leone ha pubblicato una lettera apostolica sull’educazione intitolata: ‘Disegnare nuove mappe di speranza’. Leggetela. Breve e bella. Sapiente e confortante. Regalatela a maestri e professori, catechisti ed educatori, a tutti gli appassionati del futuro della nostra umanità. Il testo nasce in occasione del LX anniversario della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis, […]

Leone XIV: “La fraternità ci libera da egoismi e divisioni”

“La fraternità donata da Cristo morto e risorto ci libera dalle logiche negative degli egoismi, delle divisioni, delle prepotenze, e ci restituisce alla nostra vocazione originaria, in nome di un amore e di una speranza che si rinnovano ogni giorno”: lo ha spiegato Leone XIV, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al rapporto tra la […]
Hic et Nunc

Test sul diabete alla Gesù Divin Lavoratore

‘Diabete, no grazie’ è l’iniziativa sanitaria che si terrà domenica 16 novembre alla chiesa di Gesù Divin Lavoratore, al quartiere Tamburi, a cura di Lions Club Taranto Poseidon distretto 108AB. La diagnosi precoce e prevenzione si baserà sulla misurazione glicemia (attraverso un test rapido capillare) con consulenza medica a cura della dott.ssa Eleonora Devangelio. Attivo […]

‘Profezie di pace’, mostra alla San Giuseppe Moscati

“Dentro questo mare di odio, di guerre, dolore e paura, serve essere capaci di vedere le realtà belle, di cercare le persone che spendono la propria vita per qualcosa di bello: sono i risorti di oggi che ti dicono che c’è ancora luce”. Prendendo spunto dalle parole del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei […]

‘La bisaccia di Sant’Egidio’ per i poveri del quartiere Tramontone

Sabato 15 novembre la confraternita di Sant’Egidio attuerà la raccolta alimentare per i bisognosi del quartiere Tramontone al ‘Residence Pezzavilla’ dalle ore 9 alle 15. Questa la presentazione dell’iniziativa di solidarietà da parte del priore del sodalizio, Pino Lippo. Il nostro concittadino fra Egidio, canonizzato da Giovanni Paolo II nel giugno del ’96, per più […]
Media
16 Nov 2025