Gioiella Prisma Taranto, la nuova vita di Pino Lorizio è una scommessa comunitaria

Una vita da allenatore. Una grande esperienza maturata nel mondo della pallavolo. Adesso Pino Lorizio è il nuovo direttore sportivo della prima squadra della Prisma Taranto. Una notizia che, tra le altre (la campagna acquisti della Gioiella prosegue a vele spiegate), non passa inosservata. Si tratta di un punto di riferimento e di una personalità reputata carismatica.
Il ritorno di Pino Lorizio a Taranto
Così, con entusiasmo, l’allenatore ha motivato la scelta e il contesto in cui la sua decisione è maturata: “Dopo quasi 500 panchine in serie A e quasi 400 in B1 stavo pensando di intraprendere la carriera di dirigente ma non pensavo di avere subito la possibilità di farlo in un grande club. Devo ringraziare il Presidente Bongiovanni, la Presidentessa Dott.ssa Zelatore e il D.G. Vito Primavera che offrendomi il ruolo di Direttore Sportivo alla Prisma hanno facilitato la mia decisione di lasciare la panchina”. “Non posso che essere felice di cominciare questa mia seconda vita nel volley proprio a Taranto – ha aggiunto il tecnico originario di Putignano – con la Prisma Volley dove ero stato secondo allenatore dal 1999 al 2001 nella prima storica Promozione e il primo anno in A1”.
Altri tempi. Altri sogni. Adesso c’è Gianluca Graziosi sulla panchina di Taranto. Con lui Pino Lorizio condivide lo stesso modo di vedere e di vivere il volley, ha detto il coach subentrato a Dante Boninfante. Aggiungendo che per fare una grande stagione questo è un buon punto di partenza. Il ritorno nel capoluogo ionico del nuovo direttore sportivo della Gioiella rappresenta un forte segnale di continuità e di appartenenza, ha sottolineato il presidente Bongiovanni.
Il messaggio
Cambiare strada? Si può fare. Non solo in ambito professionale, ma in qualsiasi contesto personale e comunitario: lo stesso Pino Lorizio può farsi interprete della volontà di riscatto della Gioiella Prisma Taranto che, dopo la dolorosissima retrocessione dalla Superlega Credem Banca, orientata alla scomparsa (sapevano di addio le parole a caldo di Tonio Bongiovanni a chiusura del campionato), ha deciso di invertire la rotta rimanendo a galla. L’obiettivo è creare una squadra altamente competitiva per la seconda categoria nazionale. E i primi colpi messi a segno, da Ryu Yamamoto all’opposto croato Tomislav Mitrasinovic, dal ritorno di Oleg Antonov al giovane Matteo Lusetti passando per la riconferma di Jannis Hopt, dicono che si sta andando nella direzione auspicata. La città dei due mari ha appena avviato la scalata verso il massimo campionato. La strada del cambiamento dovrebbe portare a non ripetere gli errori del recente passato: ammesso che si riesca a costruire una corazzata, non si può sottovalutare l’avversario, in una stagione che si preannuncia complicata; non ci si può adagiare sugli allori e sulle false partenze – ricordiamo il secco 3-0 rifilato dalla Gioiella all’Allianz Milano nella giornata inaugurale dello scorso campionato.
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