Pentecoste

Leone XIV e lo Spirito che abbatte le frontiere

ph Siciliani Gennari-Sir
10 Giu 2025

di Giada Di Reda

“Ecco che, allora, a Pentecoste le porte del cenacolo si aprono perché lo Spirito apre le frontiere”: l’omelia del papa, rivolta ai fedeli domenica 9 giugno, in occasione della santa messa nella solennità di Pentecoste, coincidente con il Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità, è un invito a oltrepassare, uniti e guidati dallo Spirito santo, tutte quelle barriere presenti dentro e fuori di noi, in nome di una società costruita sull’incontro e sul dialogo, come fondamenti della giustizia.

“È spuntato a noi gradito il giorno nel quale […] il Signore Gesù Cristo, glorificato con la sua ascesa al cielo dopo la risurrezione, inviò lo Spirito santo”: con una citazione tratta dal Discorso 271 di Sant’Agostino, il papa ha introdotto la sua omelia, per poi soffermarsi sulla lettura tratta dagli Atti degli apostoli, per ricordare l’opera che lo Spirito santo ha compiuto sulla vita dei Dodici.

Questo è il punto di partenza della riflessione del pontefice sulle azioni che noi uomini siamo chiamati a compiere mediante il dono dello Spirito santo, le frontiere che egli ci invita a superare dentro e fuori di noi. Un soffio che ci apre a un nuovo incontro con noi stessi “oltre le maschere che indossiamo; ci conduce all’incontro con il Signore educandoci a fare esperienza della sua gioia; ci convince – secondo le stesse parole di Gesù appena proclamate – che solo se rimaniamo nell’amore riceviamo anche la forza di osservare la sua Parola e quindi di esserne trasformati. Apre le frontiere dentro di noi, perché la nostra vita diventi uno spazio ospitale”. Solo abbattendo quei muri interiori, infatti possiamo rendere la nostra vita uno “spazio ospitale”, aprendoci a nuove prospettive.

Una volta oltrepassati i limiti nell’intimo del nostro essere, lo spirito ci permette di aprire “le frontiere anche nelle nostre relazioni”, perché quando l’amore di Dio vive in noi, abbiamo la possibilità di superare la paura dell’altro, dello straniero, del diverso, imparando ad abbracciare nostro fratello.

E ancora, il santo padre si sofferma sui pericoli nascosti all’interno delle relazioni: “Ma lo Spirito trasforma anche quei pericoli più nascosti che inquinano le nostre relazioni, come i fraintendimenti, i pregiudizi, le strumentalizzazioni. Penso anche – con molto dolore – a quando una relazione viene infestata dalla volontà di dominare sull’altro, un atteggiamento che spesso sfocia nella violenza, come purtroppo dimostrano i numerosi e recenti casi di femminicidio”.

Infine, proseguendo nella sua riflessione sul significato della Pentecoste, alla luce della relazione, il papa ci ricorda che lo Spirito santo “apre le frontiere anche tra i popoli” e “infrange i muri”, ripristinando l’unità laddove vi è divisione. Rifacendosi all’esperienza degli apostoli, che parlavano le lingue della gente, grazie allo spirito che dal caos di Babele riporta l’armonia, poiché “le differenze, quando il Soffio divino unisce i nostri cuori e ci fa vedere nell’altro il volto di un fratello, non diventano occasione di divisione e di conflitto, ma un patrimonio comune da cui tutti possiamo attingere, e che ci mette tutti in cammino, insieme, nella fraternità”.

L’amore, comandamento universale che per papa Leone non lascia spazio ai pregiudizi; egli infatti denuncia “le distanze di sicurezza” e la “logica dell’esclusione”, e nel bel mezzo di un mondo “collegato ma scollegato”, nel giorno della festa della Pentecoste, invoca “lo Spirito dell’amore e della pace, perché apra le frontiere, abbatta i muri, dissolva l’odio e ci aiuti a vivere da figli dell’unico Padre che è nei cieli”.

Parole profonde, attuali, segno e simbolo di una Chiesa sempre più vicina al mondo contemporaneo e alle sue ferite. Solitudine, nazionalismi, femminicidi, relazioni fragili, temi al centro di un discorso che a partire dal mistero della Pentecoste, volge il suo sguardo attento verso i drammi del nostro tempo, confermando ancora una volta la volontà di essere una Chiesta attiva e in dialogo con l’umanità.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Celebrazioni di fine anno

Mercoledì 31 dicembre nella concattedrale ‘Gran Madre di Dio’ dalle ore 8 alle 12 ci sarà un’adorazione eucaristica in ringraziamento per l’anno che va a concludersi. In serata, alle ore 18.30, solenne celebrazione eucaristica che sarà conclusa con il canto del Te Deum. In città vecchia, nel santuario della Madonna della Salute, alle ore 17 […]

La chiusura dell’Anno giubilare in diocesi

Il canto del ‘Te Deum’ ha concluso in cattedrale domenica sera 28 dicembre (festa della Santa Famiglia) la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero per il rito di chiusura dell’Anno giubilare in diocesi; assieme al nostro pastore hanno concelebrato l’arcivescovo emerito di Taranto mons. Filippo Santoro, l’arcivescovo emerito di Potenza mons. Salvatore Ligorio, […]

La domenica del Papa - Leone XIV: “Preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra”

“Nella luce del Natale del Signore, continuiamo a pregare per la pace. Oggi, in particolare, preghiamo per le famiglie che soffrono a causa della guerra, per i bambini, gli anziani, le persone più fragili”: lo ha detto papa Leone XIV dopo l’angelus di ieri, domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro, per la festa della […]
Hic et Nunc

Il governo ha scelto: Flacks Group potrà acquisire gli impianti ex-Ilva

Le acciaierie ex Ilva passeranno alla finanziaria statunitense Flacks Group. È la stessa azienda ad annunciarlo su Likedin, affermando di aver raggiunto un’intesa con il governo, dopo il parare positivo dei commissari sia di AdI (Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli) che di Ilva in AS (Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi), che […]

Bitetti: “Le casse del Comune sono vuote, lavoriamo in emergenza”

Una città in emergenza che fa tutti gli sforzi possibile per uscire dall’angolo in cui è stata messa, in un momento storico complicato dalla situazione industriale. È il quadro in chiaroscuro che il sindaco Piero Bitetti e la sua giunta comunale hanno proposto alla stampa nell’incontro di fine anno. “La situazione economica dell’ente non è […]

Domani, 31 dicembre, a Catania la Marcia nazionale per la pace

Il 31 dicembre, Catania ospiterà la 58ª Marcia nazionale per la pace, promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, insieme all’arcidiocesi di Catania e a numerose organizzazioni cattoliche e realtà della società civile. Il titolo scelto – “La pace sia con tutti voi: verso una […]
Media
31 Dic 2025