Sinner-Alcaraz vista in tv con occhi di tifoso del ‘poeta’ della racchetta

Per un tifoso di Alcaraz è stata impegnativa la ripresa lavorativa lunedì 9 giugno mattina, dopo le risorse mentali spese nelle cinque ore della disfida con Sinner sul campo Philippe Chatrier di Parigi.
Ha affrontato una battaglia emotivamente dura, persa, poi riconquistata, ripersa ed infine insperatamente trionfalmente vinta al super tie-break.
Al break operato da Sinner ad inizio terzo set, dopo i primi due set andati via, è sprofondato sul divano investito dall’entusiasmo dei cronisti della Nove e pronto a subire inerme le legittime esultanze dell’altoatesino e del suo ‘simpatico’ angolo.
Lo spagnolo, unico poeta del circuito tennista, sotto la potenza dei colpi del cyborg-Sinner soccombeva tirando diritti fuori misura ed incapaci a reggere l’impatto violento di quelli dell’avversario.
Poi come nelle fiabe l’eroe ha ripreso fiducia e forza nei suoi mezzi. Sono riapparse le sue magie, ad alto tasso di rischio. Mai un gesto scontato e sempre effettuato con la voglia di stupirsi e stupire il pubblico. La soluzione semplice non gli appartiene, con la conseguenza di rimettere in gioco l’esito di ogni game.
E poi è umano, si deprime quando i colpi non entrano e si carica quando disegna traiettorie impensabili, palle corte un metro dopo la rete e volée delicate come le note di un violino.
Ecco perché ad un certo punto il pubblico decide in modo netto di schierarsi dalla sua.
Con l’epilogo a lieto fine, al fan riesce facile rendere onore all’avversario. La cifra tecnica e fisica di Sinner illumina la figura dello spagnolo come nel recente quelle di Nadal e Djokovic hanno magnificato le gesta di Federer ed in passato quelle di Borg e Lendl rendevano mitico McEnroe.
E spera… Spera non si rivelino profetiche le previsioni su future vittorie di Sinner al Roland Garros. È, suo malgrado, consapevole che andando avanti Sinner (ammirevole per voglia di migliorarsi e professionalità) perfezionerà i suoi colpi a rete e sarà più difficile contrastarne il dominio.
E comunque chi, come lui, non ha un abbonamento per seguire le partite dei grandi tornei, tiferà sempre perché Sinner giunga in finale. È l’unica maniera per goderne la diretta in chiaro, grazie alla concessione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per gli eventi sportivi di rilevanza nazionale (anche se l’atleta tricolore in questione non ha rilevanza fiscale nazionale).
Infine ha da muovere un appunto alla regia francese. Gli è risultato stucchevole l’inquadratura frequente, in primo piano, della mamma di Sinner. Poco rispettoso dello spettatore, interessato alle gesta tecniche dell’incontro (magari con replay più consistenti e non riduttivi degli ultimi due tocchi di racchetta) e dei naturali sentimenti materni.
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