Celebrato il Giubileo del mondo del lavoro

Il mondo del lavoro sabato mattina, 14 giugno, ha celebrato a Taranto il suo Giubileo. L’iniziativa è stata organizzata dall’arcidiocesi, dedicandola al tema ‘Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza’, in occasione dell’anno giubilare dedicato alla speranza.
Lavoratori, rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, esponenti del terzo settore, delle associazioni e semplici cittadini si sono dati appuntamento, in città vecchia, nella cattedrale San Cataldo, da dove è partito un breve pellegrinaggio verso il santuario giubilare della Madonna della Salute. Qui è stata celebrata la santa messa presieduta dall’arcivescovo, mons. Ciro Miniero.
«Tutti insieme – ha affermato – abbiamo bisogno sempre di cercare vie nuove per il bene della persona, vie nuove per poter far crescere tutti nella dignità del lavoro e nel bene comune. In occasione del Giubileo chiediamo al Signore anche capacità sempre purificate dall’amore di Dio per dare il meglio di noi stessi».
Significativa anche la scelta del luogo in cui celebrare il giubileo del mondo del lavoro: il santuario della Madonna della Salute.
«Salute e lavoro – ha osservato mons. Miniero – devono andare insieme: se non si sta bene in salute non si può neanche lavorare. Questo santuario è un luogo particolarmente caro a tutti quanti noi perché invochiamo la salute per tutti e nello stesso tempo ci impegniamo a costruire percorsi veramente fattibili perché la salute venga tutelata e il lavoro non solo custodito, ma anche promosso».
Don Antonio Panìco, vicario episcopale per la pastorale sociale, ha poi commentato: «Sembra che a Taranto ci sia sempre qualche emergenza che riguarda il mondo del lavoro, per cui in occasione del Giubileo, che richiama alla speranza, è giusto che anche il mondo del lavoro lo celebri. Speriamo davvero che da questo territorio, da anni lacerato dal dissidio tra salute e lavoro, scaturisca un’alleanza sociale di tutte le sue componenti, nell’ottica di un lavoro che dia dignità ad ogni uomo e a tutti gli uomini e che sappia guardare al bene delle future generazioni. Occorre dare speranza soprattutto a tanti giovani che, per trovare occupazione, continuano ad emigrare altrove, lasciando gli affetti ed impoverendo il territorio delle loro fresche energie».
Il Giubileo ha sempre rappresentato nella vita della Chiesa un evento di grande importanza spirituale, ecclesiale e sociale. Da quando Bonifacio VIII, nel 1300, istituì il primo Anno santo – con ricorrenza secolare, divenuta poi, sul modello biblico, cinquantennale e quindi fissata ogni venticinque anni –, i fedeli vivono questa celebrazione come uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio.
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