Sabato 13 settembre arriva a Taranto la Carovana della pace delle Acli
La Carovana della pace delle Acli farà tappa a Taranto, sabato 13 settembre a partire dalle ore 11, nella sede altamente simbolica della cooperativa Museion, al consorzio Asi, via del Tratturello tarantino, 6 – struttura ex Cisi Puglia – capannone A1. (https://maps.app.goo.gl/HhtKQTE3sygKdvez9?g_st=aw).
Partita da Palermo all’inizio del mese, la carovana sta attraversando l’Italia da sud a nord guidata dallo slogan ‘Peace at work – l’Italia del lavoro vuole la pace’, fermandosi nei luoghi del lavoro, fabbriche, ospedali, cooperative, scuole, campi di agricoltura, cantieri edili, università, servizi sociali, carceri, teatri e musei, ma anche circoli Acli, centri servizi di patronato e Caf Acli, centri Enaip, insomma il cuore pulsante delle nostre associazioni.
Una staffetta che vuole rilanciare, con parole e testimonianze, l’idea che lavorare per la pace è possibile e necessario, e che li mondo del lavoro ha voce e visione da offrire per un’Europa di pace e giustizia sociale.
“L’iniziativa lanciata dalle Acli nazionali e sostenuta con tutta la convinzione possibile dalle sedi provinciali – ha sostenuto il presidente delle Acli della provincia di Taranto, avv. Giuseppe Mastrocinque – esprime la nostra esigenza di riaffermare la cultura della pace e della nonviolenza come elementi imprescindibili del nostro vivere in un contesto mondiale segnato da crescenti tensioni geopolitiche, conflitti armati e un clima diffuso di polarizzazione sociale.
Le Acli hanno individuato la Sicilia, simbolo delle sfide legate alla migrazione e all’accoglienza, come punto di partenza ideale per un viaggio che vuole unire idealmente l’Italia e l’Europa nella promozione della pace.
In questo scenario, le Acli intendono promuovere un messaggio forte: tutti siamo artigiani di pace.
La pace cresce nei luoghi della vita quotidiana, specie in quelli di lavoro, dove ogni giorno si costruisce dignità, coesione, cura, sapere e comunità.
Come Acli – ha proseguito il presidente Mastrocinque – pensiamo sia fondamentale il coinvolgimento diretto della cittadinanza e delle istituzioni locali e nazionali.
Dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una Conferenza di pace, nello spirito di Helsinki.
La rete capillare delle Acli è disponibile a un paziente percorso civile, sociale e culturale che porti a quell’obiettivo, rafforzando il legame tra impegno sociale, dignità del lavoro e cultura della nonviolenza.
Nella tappa tarantina di sabato 13 settembre – ha concluso il presidente provinciale delle Acli –abbiamo voluto che l’evento si svolgesse nei locali della cooperativa Museion, luogo inclusivo che rappresenta un esempio virtuoso di cervelli che non sono fuggiti, pur operando in una realtà economica difficilissima come quella tarantina. Con caparbietà e coraggio, non solo sono rimasti nella terra d’origine, ma hanno costituito un modello d’impresa ad alto valore aggiunto in termini di ricaduta culturale, che contribuisce quotidianamente alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del nostro territorio”.
La cooperativa Museion
Si tratta di una cooperativa formatasi circa venti anni fa, su iniziativa di alcuni giovani laureati in lettere ed in conservazione dei beni culturali, che hanno letteralmente inventato il proprio lavoro, specializzandosi nell’applicazione delle tecnologie informatiche e digitali alla ricerca archeologica ed alla conservazione e tutela dei beni culturali.
Il programma dell’evento di Taranto
ore 10,30: accoglienza nella sede della cooperativa ‘Museion’ di Taranto
interventi:
don Antonio Panico – vicario episcopale per la pastorale sociale e il lavoro;
Pierangelo Milesi – vicepresidente nazionale Acli;
Vincenzo Purgatorio – presidente Acli regionali Puglia;
Giuseppe Mastrocinque – presidente Acli provinciali di Taranto
Francesco Carrino – presidente cooperativa ‘Museion’
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