A Taranto il carisma salesiano si fa ‘nido’
Aperta una nuova sezione all’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice: i piccoli al centro di una comunità che crede nel futuro

Ci sono luoghi che, non appena vengono attraversati, parlano al cuore. Non servono parole, bastano i colori, la luce, la cura nei dettagli. Così è stato nei giorni scorsi all’istituto delle Figlie di Maria ausiliatrice di Taranto, dove è stata inaugurata la nuova sezione nido: un progetto che ha il sapore delle cose attese a lungo e custodite con cura, prima ancora che potessero vedere la luce.
I nuovi ambienti, freschi e accoglienti, restituiscono immediatamente il senso di ciò che vogliono essere: un abbraccio per i bambini e per le loro famiglie. Lettini ordinati, soffici peluche a far compagnia ai più piccini, giochi disposti con ordine e premura, pareti che alternano tinte delicate e motivi allegri: ogni elemento è stato pensato per parlare di casa, di protezione, di crescita. Non si tratta semplicemente di ‘aule’ o di ‘spazi’, ma di un piccolo mondo che intende accompagnare i primi passi della vita con delicatezza, fiducia e tanto colore. Dietro queste stanze colorate c’è una storia di comunità. Nulla, infatti, nasce dal caso: il nido è frutto di un lavoro corale, fatto di mani diverse, di professionalità e di tanta passione condivisa. Le Figlie di Maria ausiliatrice, forti della loro missione educativa, hanno saputo intrecciare il loro sogno con la disponibilità di tanti laici che, con dedizione e convinzione, hanno voluto sostenere il progetto. È la dimostrazione che quando si uniscono forze diverse, mosse da uno stesso desiderio, anche ciò che sembra grande e complesso diventa possibile, realizzabile. Un ringraziamento particolare deve essere doverosamente rivolto al team dello studio del geometra La Neve, che ha curato la progettazione e la realizzazione degli spazi con attenzione e competenza, traducendo in forme e colori il linguaggio dell’infanzia.

Prezioso anche il sostegno dell’amministrazione comunale di Taranto, che ha accompagnato il percorso, mostrando sensibilità e vicinanza alle esigenze delle famiglie e del territorio. L’inaugurazione non è stata solo un momento istituzionale, ma una vera festa di comunità. Sorrisi e momenti di preghiera hanno riempito l’aria di gratitudine. L’impressione comune è che questa nuova sezione rappresenti molto più di un servizio: è un segno di speranza, un dono concreto che dice che Taranto crede nei bambini, nel loro presente e nel loro futuro. Ed è forse questo l’aspetto più bello da sottolineare. In un tempo in cui spesso si parla di difficoltà, di crisi e di mancanze, l’apertura di un nido ci ricorda che la vita continua a farsi strada, che c’è chi sceglie di investire nelle nuove generazioni, che i piccoli – anche quando non hanno ancora voce – sono già al centro di scelte importanti. Un nido è, in fondo, la metafora più semplice e più vera della cura: un luogo che custodisce, che prepara, che protegge. Questa scelta educativa, che guarda ai più piccoli, affonda le sue radici nel cuore del carisma salesiano: quello spirito di amorevolezza e di fiducia nei giovani che don Bosco e madre Mazzarello hanno plasmato e consegnato alla Chiesa come eredità preziosa. Aprire un nido significa custodire già da subito la vita nascente, offrire alle famiglie un segno concreto di vicinanza e ai bambini l’esperienza di sentirsi accolti, amati e valorizzati. È il Vangelo che prende forma nella quotidianità: un gesto di cura che diventa annuncio silenzioso. Il nido appena inaugurato è, dunque, molto più che un edificio: è una promessa. La promessa che ogni bambino troverà accoglienza, ascolto e amore; la promessa che Taranto continuerà a credere nella forza educativa di chi sa guardare lontano, partendo dalle piccole cose. È un segno del carisma salesiano che continua a vivere e a farsi azione concreta e tangibile, lì dove una comunità sceglie di mettere i più piccoli al centro del suo futuro.
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