Comece

Mons. Crociata: “Europa sotto assedio: il possibile contributo dei cristiani”

Mons. Mariano Crociata - ph Siciliani - Gennari-Sir
18 Nov 2025

Un contesto internazionale gravido di drammi e di sfide, una situazione interna segnata da divisioni fra gli Stati e da populismi: si parla spesso di ‘crisi dell’Europa’. Diverse chiavi di lettura per una comprensione di tali problemi sono giunte dal convegno ‘Cristianesimo coscienza dell’Europa’, tenutosi al monastero di Camaldoli dal 6 al 9 novembre, organizzato dalla rivista ‘Il Regno’, dalla Comunità monastica e dalla Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea. Al convegno ha partecipato, e portato il suo contributo, mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina e presidente della Comece.

 

ph Il Regno

Più volte al convegno di Camaldoli, è tornato il tema della “crisi dell’Europa”. Quali sono, a suo avviso, i caratteri principali di questa crisi? Quali i punti deboli sul piano culturale e sociale?
La crisi è innanzitutto determinata dal mutato scenario internazionale: prima l’esplosione della guerra in Russia, poi il cambiamento dell’amministrazione statunitense e l’emergere di potenze globali con disegni egemonici che cancellano ogni forma di multilateralismo e comprimono l’autonomia e la libertà dei Paesi più deboli. Tutto questo pone la stessa Unione europea in una condizione di debolezza e di marginalità nelle dinamiche internazionali regolate dai rapporti di forza tra le grandi potenze. Ma ci sono aspetti interni di una crisi che sono riconducibili a due fattori.

Quali sono?
L’incompiutezza e la precarietà del disegno istituzionale, strutturalmente legato al consenso tra gli Stati membri, e i mutamenti culturali e sociali intervenuti da anni con il sorgere di populismi e nazionalismi che portano alcuni Paesi a porsi esplicitamente contro l’Unione europea e comunque producono in tutti lacerazioni e contrapposizioni che danno alle stesse politiche nazionali interne ed europee una nota di incertezza e di indecisione.

Si insiste spesso sulla irrilevanza politica e diplomatica dell’Europa – in questo caso s’intende l’Unione europea – negli scenari globali. Concorda con questa tesi? Di quali eventuali riforme necessiterebbe l’Ue per uscire dall’impasse?
Che la posizione geopolitica dell’Unione europea sia di estrema debolezza sul piano politico è sotto gli occhi di tutti. Sono evidentemente vari i fattori, ma non manca chi vede delle possibilità di iniziativa che andrebbero valorizzate meglio anche sul piano diplomatico e nei rapporti internazionali. È vero però che qualsiasi iniziativa è condizionata dalle vistose divisioni interne tra i Paesi membri che in alcuni casi letteralmente paralizzano ogni iniziativa. Per un verso c’è bisogno di far progredire l’evoluzione dell’Ue nella direzione di una più compiuta democraticità istituzionale,per altro verso bisognerebbe trovare nuove forme nei processi decisionali che consentano all’Ue di essere tempestiva e incisiva in alcuni passaggi politici e diplomatici che, come abbiamo vista in vari casi, la vedono rimanere assente e marginale.

Tornando alla crisi del vecchio continente, di quale cristianesimo avrebbe bisogno oggi l’Europa?
Il cristianesimo in Europa, nonostante tutte le difficoltà segnalate ormai da anni, mantiene una sua vitalità, tuttavia le carenze in ottica sociale e politica, e non ultimo in riferimento all’Europa, sono vistose. Questo evidenzia una difficoltà della pastorale ecclesiale di passare da una pratica e da una impostazione rivolta alla spiritualità individuale e alla devozione a una che la riequilibri con un’attenzione alle implicazioni morali, sociali e politiche dello stare da credenti in questo mondo e in questa nostra società. Poi vanno considerati gli aspetti istituzionali della presenza sociale della Chiesa, ma in primo luogo viene la coscienza dei singoli e delle comunità in riferimento al cammino umano comune.

Chiese in Europa. Alla Comece, che ha sede a Bruxelles, confluiscono i vescovi delegati delle Conferenze episcopali dei Paesi Ue. Quale il possibile contributo sulla via del rilancio di un’Europa di pace, della democrazia, dei diritti, attenta agli ultimi e aperta al mondo?
La Comece è una delle espressioni dell’iniziativa istituzionale della Chiesa in riferimento all’Europa e in particolare all’Unione europea. Il contributo che possiamo dare è quello definito dal suo Statuto, e cioè di accompagnare il processo politico dell’Unione europea nelle aree di interesse per gli episcopati, monitorare le attività dell’Unione e informarne gli episcopati, comunicare alle istituzioni e autorità europee le opinioni e le visioni degli episcopati relativi all’integrazione europea. Tutto questo naturalmente in costante coordinamento e collaborazione con la Santa Sede, direttamente o attraverso il Nunzio presso l’Unione europea.Studi, documenti, lettere, appelli, incontri ufficiali e contatti personali, eventi culturali e quant’altro sono i mezzi di cui ci serviamo. Gli effetti non sono sempre visibili, ma i segni del significato della nostra presenza sono ampiamente riconosciuti. E tuttavia anche questa azione presuppone una vitalità della coscienza ecclesiale che rimane il compito di base e il presupposto di ogni servizio ecclesiale in ambito sociale e istituzionale pubblico, nazionale o europeo che sia.

 

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Colletta alimentare: donate al Banco alimentare, 8.300 tonnellate di alimenti (+5% sul 2024)

“Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà, la Colletta alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta”: così il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, ha commentato la 29ª Giornata nazionale della […]

‘Il villaggio di Babbo Natale’ al Sacro Cuore di Taranto

‘Il villaggio di Babbo Natale’ è la manifestazione che inaugurerà nel cortile della parrocchia del Sacro Cuore, in via Dante a Taranto, il lungo periodo delle festività natalizie, in collaborazione con l’associazione ‘Amici della Puglia’. L’appuntamento è per sabato 22 novembre, ricorrenza di Santa Cecilia, dopo la santa messa delle ore 18.30. “Sarà un viaggio […]

Oikos Mediterraneo: da giovedì 20, ‘Intrecci mediterranei’

Oikos Mediterraneo, Centro per l’ecologia integrale del Mediterraneo, ha organizzato la III edizione di ‘Intrecci mediterranei’, che si terrà a Taranto dal 20 al 22 novembre, con il patrocinio del Comune di Taranto, e in collaborazione con la Camera di Commercio di Brindisi-Taranto, l’Università degli studi Aldo Moro – Dipartimento jonico, il conservatorio Paisiello, l’Associazione […]
Hic et Nunc

Sanità, disoccupazione, qualità della vita: Taranto in fondo alla classifica

La Puglia arretra, Taranto, 101sima nella classifica generale, è penultima nella regione seguita solo da Foggia, che è al posto 104, a quattro scalini dal fondo. Stiamo parlando di qualità della vita e della classifica 2025 stilata dal quotidiano economico ‘Italia Oggi’ (da cui riprendiamo il grafico in alto). La posizione della nostra città, ma […]

La domenica del Papa - Il grido dei poveri

“Ascoltare il grido dei poveri”: è molto più di un invito che papa Leone XIV rivolge ai capi degli Stati, ai responsabili del mondo. È un vero appello a cambiare prospettiva perché “non ci potrà essere pace senza giustizia e i poveri ce lo ricordano in tanti modi, con il loro migrare come pure con […]

Test sul diabete alla Gesù Divin Lavoratore

‘Diabete, no grazie’ è l’iniziativa sanitaria che si terrà domenica 16 novembre alla chiesa di Gesù Divin Lavoratore, al quartiere Tamburi, a cura di Lions Club Taranto Poseidon distretto 108AB. La diagnosi precoce e prevenzione si baserà sulla misurazione glicemia (attraverso un test rapido capillare) con consulenza medica a cura della dott.ssa Eleonora Devangelio. Attivo […]
Media
18 Nov 2025