Volley A2, la rinascita della Prisma La Cascina e il tabù trasferta
Neanche il tempo di gioire per la grande vittoria che è arrivata un’altra delusione e un passo indietro. La vittoria era quella conquistata dalla Prisma La Cascina al Palafiom ai danni di Macerata, sconfitta in quattro set, grazie a una prova convincente ed entusiasmante. Domenica scorsa invece l’ennesimo tonfo in trasferta. Contro una formazione tutt’altro che irresistibile: la Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro. Nell’ultimo match in casa avevamo visto una squadra capace di giocare una buona pallavolo e di reagire nei momenti di difficoltà. Come quando si è resa protagonista di una bella rimonta nel terzo parziale, poi ceduto all’avversario ma con gli onori delle armi.
Prisma La Cascina alla ricerca della continuità
I numeri sono impietosi. Più pesante delle precedenti, l’ultima sconfitta per 3-0: la Prisma si è fatta raggiungere proprio da Porto Viro al penultimo posto in classifica, tornata a farsi preoccupante. In tutte le trasferte sinora disputate (quattro) non è stata mai centrata la vittoria. Per il prosieguo della stagione è facile ipotizzare che il rendimento della squadra allenata dal successore di Gianluca Graziosi sarà ancora altalenante. Probabilmente lo stesso allenatore marchigiano, approdato alla Virtus Aversa di recente, avrebbe meritato più fiducia. La Cascina alternerà periodi negativi a momenti positivi, di ripresa comunitaria. Di certo il rapporto con la trasferta deve cambiare drasticamente. Già a partire da domenica prossima 21 dicembre, in casa dell’Abba Pineto. Vietato replicare la prestazione offerta in terra veneta. Soprattutto è necessario alzare le percentuali della battuta, fondamentale che aveva invece funzionato nel match vinto su Macerata. Da migliorare anche il muro – i monster block sono un lontano ricordo in questo campionato. Un torneo, la serie A2 Credem Banca, dimostratosi decisamente complicato.
Il prossimo avversario
Nella scorsa giornata Pineto ha sconfitto in trasferta il fanalino di coda Cantù. La formazione allenata da Simone Di Tommaso occupa la quarta posizione in graduatoria, a quota venti. Si tratta pertanto di un avversario temibile. Anche loro, alla vigilia del match con Cantù, avevano la necessità di invertire il trend di risultati in trasferta: ci sono riusciti, e in casa non hanno mai perso. Quattro vittorie nette – l’unica squadra ad averla portata al quinto set è stata Prata. La Cascina pertanto è chiamata nella doppia impresa di rompere il tabù trasferta e di spezzare l’imbattibilità degli abruzzesi. L’impresa non è impossibile: la sensazione è che gli ionici siano capaci di vincere qualsiasi incontro, e insieme di soccombere all’avversario meno quotato. Giocatori del calibro di Ibrahim Lawani e Oleg Antonov possono fare la differenza. L’auspicio è che siano in forma, supportati dai loro compagni. Poi la domenica successiva al Natale l’ultimo appuntamento del 2025 dovrà essere coronato dalla vittoria perché si possano limitare i danni a margine di un anno da dimenticare.
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