Francesco

L’udienza generale di papa Francesco di mercoledì 3 maggio: “L’Europa intera è in crisi”

foto Vatican media/Sir
03 Mag 2023

di Maria Michela Nicolais

“Anche oggi, la libertà è minacciata. Come? Soprattutto con i guanti bianchi, da un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimentichi del passato, si galleggia in un presente fatto a misura d’individuo”. È il monito di papa Francesco, durante la catechesi dell’udienza di oggi, in cui ha ripercorso le tappe del suo recente viaggio in Ungheria e ha affidato a Maria “la martoriata Ucraina”, esortando a pregare il rosario per la pace, in questo mese di maggio.

“Questa è la persecuzione pericolosa della mondanità”, ha aggiunto: “La porta avanti il consumismo”. “Ma quando l’unica cosa che conta è pensare a sé e fare quel che pare e piace, le radici soffocano”, il grido d’allarme del papa: “È un problema che riguarda l’Europa intera, dove il dedicarsi agli altri, il sentirsi comunità, la bellezza di sognare insieme e di creare famiglie numerose sono in crisi, l’Europa intera è in crisi”. Di qui l’importanza di riflettere “sull’importanza di custodire le radici, perché solo andando in profondità i rami cresceranno verso l’alto e produrranno frutti”. “Chiediamoci, anche come popolo”, l’invito di Francesco: “Quali sono le radici più importanti della mia vita? Dove sono radicato? Ne faccio memoria, me ne prendo cura?”.

“Costruire ponti di pace tra popoli diversi”: è questa, per il papa, “la vocazione dell’Europa, chiamata, quale pontiere di pace, a includere le differenze e ad accogliere chi bussa alle sue porte”. “Bello, in questo senso, il ponte umanitario creato per tanti rifugiati dalla vicina Ucraina, che ho potuto incontrare, ammirando anche la grande rete di carità della Chiesa ungherese”, l’omaggio di Francesco. “Il Paese è poi molto impegnato nel costruire ponti per il domani”, ha sottolineato il Papa: “È grande la sua attenzione per la cura ecologica – e questa è una cosa molto bella dell’Ungheria –  e per un futuro sostenibile, e si lavora per edificare ponti tra le generazioni, tra gli anziani e i giovani, sfida oggi irrinunciabile per tutti”. Per il papa, inoltre, “ci sono ponti che la Chiesa, come emerso nell’apposito incontro, è chiamata a tendere verso l’uomo d’oggi, perché l’annuncio di Cristo non può consistere solo nella ripetizione del passato, ma ha sempre bisogno di essere aggiornato, così da aiutare le donne e gli uomini del nostro tempo a riscoprire Gesù”. “Costruire ponti, ponti di armonia, ponti di unità”, l’invito a braccio a proposito della “bellezza di creare ponti tra credenti”, che in Ungheria “lavorano bene insieme”.“Superare il rischio del disfattismo e la paura del domani, ricordando che Cristo è il nostro futuro”, ha esordito Francesco definendo quello ungherese “un popolo coraggioso e ricco di memoria”. “Ho visto tanta gente semplice e laboriosa custodire con fierezza il legame con le proprie radici”, ha testimoniato Francesco: “E tra queste radici ci sono anzitutto i santi: santi che hanno dato la vita per il popolo, santi che hanno testimoniato il Vangelo dell’amore, santi che sono stati luci nei momenti di buio; tanti santi del passato che oggi esortano a superare il rischio del disfattismo e la paura del domani, ricordando che Cristo è il nostro futuro”. “Le solide radici cristiane del popolo ungherese sono state però messe alla prova”, il riferimento alla storia del popolo magiaro: “La loro fede è stata provata al fuoco. Durante la persecuzione ateista del ‘900, infatti, i cristiani sono stati colpiti violentemente, con vescovi, preti, religiosi e laici uccisi o privati della libertà. Ma mentre si tentava di tagliare l’albero della fede, le radici sono rimaste intatte: è restata salda una Chiesa nascosta, con tanto clero ordinato in segreto, che testimoniava il Vangelo lavorando nelle fabbriche, mentre le nonne evangelizzavano nel nascondimento”. “In Ungheria quest’oppressione comunista era stata preceduta da quella nazista, con la tragica deportazione di tanta popolazione ebraica”, ha ricordato Francesco: “Ma in quell’atroce genocidio tanti si distinsero per la resistenza e la capacità di proteggere le vittime, e questo fu possibile perché le radici del vivere insieme erano salde. Così i comuni legami di fede e di popolo hanno aiutato il ritorno della libertà”.

Leggi anche
Ecclesia

La messa a Statte: "La lingua incorrotta di San Cataldo è un monito per tutti noi"

La riflessione del vicario foraneo don Luciano Matichecchia, nella visita del simulacro del santo a Statte “Contemplando le reliquie di San Cataldo, mi ha impressionato molto quella della lingua, rimasta incorrotta. Questo segno è un monito per noi pastori perché non ci vinca la stanchezza dell’abitudine e della parola vuota  che non edifica nella carità. […]

Folta e calorosa partecipazione popolare alla visita di San Cataldo a Montemesola

Dopo quella di Statte, Montemesola è stata l’ultima tappa della doppia peregrinatio del simulacro e delle reliquie di San Cataldo vescovo, svoltasi venerdì 3 maggio. Nonostante il calo della temperatura e la pioggia caduta sempre più intensamente, davanti all’arco San Martino tanta gente è stata in attesa della storica visita del patrono dell’arcidiocesi. E l’applauso […]

La calorosa accoglienza di Leporano a San Cataldo, prima tappa della peregrinatio per le vicarie

San Cataldo vescovo e il patrono Sant’Emidio simbolicamente uniti nell’intercessione per la comunità. Con questa suggestiva immagine, il sindaco Vincenzo Damiano (dopo la santa messa di ieri, giovedì 2 maggio,) ha simboleggiato la visita a Leporano dell’argenteo simulacro e delle reliquie del patrono dell’arcidiocesi, prima tappa della peregrinatio per le vicarie. Si è trattato di […]
Hic et Nunc

Levata di scudi a Grottaglie contro la violazione del Monumento ai caduti

Il Monumento ai caduti di Grottaglie non si tocca! Si arricchisce di nuove importanti adesioni il movimento di protesta che da giorni si è levato nella città delle ceramiche contro la manomissione dell’opera. Ricordiamo che il Comune di Grottaglie ha ottenuto fondi del Pnrr per realizzare una grande e articolata rotatoria all’entrata del Paese, in […]

Lunedì 6, la Giornata cataldiana dello sport e messa per la famiglie

Lunedì  6 maggio il programma dei festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo prevede in mattinata la Giornata cataldiana dello sport, in collaborazione con la Uisp e il Comune e la partecipazione dell’istituto comprensivo Galilei. Gli studenti potranno cimentarsi in varie discipline sportive in piazza Duomo, largo San Gaetano e oratorio San Giuseppe. Nella medesima […]

Festa San Cataldo, gli appuntamenti di domenica 5 maggio

Riportiamo di seguito gli appuntamenti in programma nella domenica 5 maggio per la festa patronale in onore di San Cataldo vescovo. Alle ore 17 da piazza Carmine muoverà il pellegrinaggio delle confraternite dell’arcidiocesi verso la basilica cattedrale percorrendo via D’Aquino, via Margherita, ponte girevole, via Duomo, piazza Duomo. All’arrivo in basilica, alle ore 18, la […]
Media
05 Mag 2024
newsletter