Sinner, il numero uno anche quando non gioca
Si professa innocente, ma ha accettato con sportività la sentenza dolorosa, ingiusta, sul caso Clostebol. Si allena e si mantiene in forma praticando anche altri sport – lo abbiamo visto in versione ciclista, nei giorni scorsi, in compagnia del prof Giulio Ciccone, di Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi. È un atleta che sa dare sempre il meglio di sé, Jannik Sinner, in qualsiasi circostanza. Il grande assente del torneo di Montecarlo ha benedetto la prestazione di Matteo Berrettini. Perché facendo fuori il numero 2 del mondo Alexander Zverev, il romano ha dato all’altoatesino la certezza della ripresa dell’agonismo dalla vetta della classifica.
Il ritorno di Sinner
La presenza del numero 1 al mondo è confermata agli Internazionali d’Italia 2025. Il torneo si giocherà al Foro Italico, dal 7 al 18 maggio. Sinner, ribadiamo, può presentarsi a Roma da numero uno: per scalzarlo, Zverev avrebbe dovuto aggiudicarsi dapprima il Master 1000 di Montecarlo, poi quello di Madrid, e l’ATP 500 di Monaco di Baviera. Ma il tedesco ha già fallito il primo obiettivo. A riprova, da un lato della rinascita di Berrettini, dall’altro della grandezza dello stesso Sinner. Perché la conquista della prima posizione nel ranking ATP è un percorso lungo e difficile. L’obiettivo di Jannik è restare in vetta il più a lungo possibile. E difendersi anche dagli astri nascenti, come il brasiliano Joao Fonseca, Mattia Bellucci, o il palermitano 18enne Federico Cinà. Quest’ultimo è la nuova promessa del tennis italiano. E ben vengano i duelli, l’agonismo sano. Anche i derby italiani.
Il sogno di Musetti
Tornando a Montecarlo, c’è da sottolineare l’uscita di scena di Novak Djokovic, scusatosi con il pubblico per aver giocato molto male contro il cileno Alejandro Tabilo: il campione serbo sembra aver accusato il colpo, dopo aver visto sfumare la possibilità di conquistare a Miami il centesimo titolo. Ma guai a darlo per morto. A proposito di derby, è stato bellissimo quello di Lorenzo Musetti, che ha avuto la meglio su Berrettini. L’azzurro poi si è superato sconfiggendo in rimonta il campione uscente Stefanos Tsitsipas. Ovvero raggiungendo la sua prima semifinale in un 1000. Partita fotocopia quella vinta contro Alex de Minaur. Peccato che in finale si sia dovuto arrendere a Carlos Alcaraz. O meglio, al guaio muscolare che gli ha fatto alzare bandiera bianca nel terzo set. Ad ogni modo, il torneo ha evidenziato il percorso di crescita di un tennista che ha nel repertorio una gran varietà di colpi. E che ha imparato a gestire i momenti difficili superandoli con caparbietà.
Il countdown
Chi è cresciuto spaventosamente negli ultimi anni è proprio Sinner. Che da oggi potrà allenarsi liberamente, dove e con chi vuole. Perché durante il periodo di squalifica gli era proibito pure di allenarsi contro tennisti del suo livello. Avversari che lo temono. “Quando potrà scendere di nuovo in campo, sarà difficile affrontarlo per tutti, non solo per me – ha ammesso Daniil Medvedev – lui fino allo stop ha sempre vinto tantissime partite. Il suo ritorno, comunque, sarà fantastico per il circuito Atp”. Lo stop può avergli lasciato un po’ di ruggine, ha detto lo stesso tennista russo. Ma la professionalità di Jannik, capace di allenarsi duramente, per tutto l’anno, non viene messa in dubbio dai suoi fan né dagli avversari.
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