I sei candidati sindaco alla ‘Piazza della democrazia’: un confronto all’insegna della pacatezza

Per la prima volta in questa campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale i sei candidati sindaci si sono trovati riuniti per rispondere a quesiti relativi ai propri programmi. Tanto si deve all’iniziativa ‘Piazza della democrazia’, svoltasi venerdì 16 al teatro Tarentum a cura dello staff dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale, guidato da don Antonio Panico, che ha fatto propri gli spunti rivenienti dai lavori della cinquantesima edizione delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, svoltasi dal 3 al 7 luglio dello scorso anno a Trieste, sul tema “Al cuore della democrazia”, che inaugurato un nuovo metodo di lavoro finalizzato alla più ampia partecipazione e alla messa in rete delle idee e delle iniziative. In quest’ottica, con la partecipazione di esperti di caratura mondiale, sono state inaugurate le cosiddette “Piazze della democrazia”, dedicate alle tematiche di più stringente attualità ed aperte alla cittadinanza, alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Tra gli impegni che i delegati hanno assunto nel ritornare nelle proprie diocesi c’è stato infatti quello di operare nelle rispettive realtà territoriali utilizzando lo stesso metodo di lavoro. L’obiettivo è quello stimolare l’impegno di ogni cittadino alla costruzione del bene comune mettendo al centro tutto l’uomo e tutti gli uomini.
Spiega don Antonio Panico: “Dopo una riflessione svolta con gli altri delegati partecipanti all’incontro di Trieste (l’arcivescovo mons. Ciro Miniero, il prof. Piero Panzetta (docente alla Lumsa), i docenti nonché giornalisti Alessandro Greco e Paola Casella, don Ezio Succa) si è deciso di attuare una ‘Piazza della democrazia’ con i candidati sindaci Annagrazia Angolano, Piero Bitetti, Mario Cito, Mirko Di Bello, Luca Lazzaro e Francesco Tacente che hanno risposto (tempo concesso inderogabilmente tra i due e i tre minuti) alle domande poste da Alessandro Greco e Paola Casella relative al proprio profilo personale, professionale e politico, alla visione attuale della città e ai motivi che hanno spinto alla candidatura, alle proposte per le molte questioni ambientali aperte, alle potenzialità inespresse della città da valorizzare maggiormente e ai progetti per renderla maggiormente attrattiva per i giovani”.
“Come Chiesa – continua il sacerdote – abbiamo voluto offrire, attraverso tale confronto, un servizio alla comunità, accogliendo l’invito di papa Leone XIV a costruire ponti e non muri, e che ha avuto esiti soddisfacenti, constatando la partecipazione composta del pubblico e soprattutto il clima di cordialità subito instauratosi tra gli stessi candidati, che hanno evitato così ogni spunto polemico, evidenziando la volontà comune di dar vita a un futuro di speranza per Taranto, a cominciare dai piccoli interventi per il decoro urbano, da provvedimenti che possano incentivare i giovani a rimanere e costruire il proprio futuro in città, resa finalmente non possa essere più dipendente esclusivamente dalla grande industria dell’acciaio”.
Aggiunge don Antonio Panico: “È la terza volta che si svolge un simile incontro tra quanti aspirano a guidare il consiglio comunale. La prima risale al 2017 e la seconda al 2022, sempre al Tarentum, con gli interventi coordinati dai ragazzi frequentanti la scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi che, come accaduto venerdì, posero ai candidati sindaci domande su come avrebbero gestito la città, una volta eletti. In entrambi i casi l’esperimento ebbe esito positivo”.
Concorda Alessandro Greco: «L’aspetto sicuramente da sottolineare della serata è che si è trattato del primo confronto che ha visto contemporaneamente presenti tutti e sei i candidati alla carica di sindaco. Questo appare fondamentale anche per recuperare fiducia nella politica, aver visto come le varie parti si siano rispettate, dialogando fra loro. Le personalità dei sei candidati sono emerse con chiarezza e sicuramente questo costituisce un elemento di valutazione in più per un elettorato che appare ancora molto indeciso. Speriamo di aver svolto con questo evento un buon servizio per la comunità».
«La prima ‘Piazza della democrazia’ – dice Paola Casella – dedicata al dialogo con i candidati sindaci, ha avuto lo scopo di far emergere, non solo i rispettivi programmi, ma anche la personalità di ciascuno di loro. L’auspicio è che la politica esca dal Palazzo per incontrare i volti, i bisogni e le speranze dei cittadini, invogliandoli così alla partecipazione, per cooperare alla costruzione del bene comune in ossequio al principio di sussidiarietà».
Al termine della serata, le conclusioni di mons. Paolo Oliva, vicario episcopale per il laicato, che ha ringraziato tutti per la partecipazione e, dopo aver invitato i presenti a pregare per lo scomparso sindaco Giancarlo Cito, ha affermato: “La cura del bene comune, lo zelo per la città, l’amore per la casa comune ha caratterizzato le premure dei laici e dei pastori, nel solco della testimonianza e dell’impegno politico dei nostri padri costituenti, tra i quali mi piace ricordare La Pira, Dossetti, Lazzati, grandi educatori e costruttori di ponti politici, fari di riferimento anche per il nostro tempo. Guardando al domani, un auspicio: la nostra città, situata sul mare, su un golfo con una vocazione all’accoglienza e all’inclusione, abbia uno sguardo lungimirante che vada oltre e raggiunga gli altri lidi con progetti di scambi culturali e sociali. Taranto, che porta con sé una storia ricca di valori umani, con un forte nerbo spirituale, sia aiutata a crescere nell’appartenenza attraverso la cura dell’identità, a partire da una forte attenzione alle periferie territoriali e umane. Infine, un ultimo auspicio: la fiducia, l’attenzione e la promozione dei giovani, i loro talenti siano valorizzati e impiegati per la crescita del nostro territorio, per impedire il triste fenomeno dell’emigrazione culturale, causa dell’impoverimento di tutto il tessuto umano e sociale della nostra casa comune”.
‘Piazza della democrazia’ continuerà il suo impegno con altri due incontri che si svolgeranno a breve termine ancora a Taranto e poi a Pulsano, rispettivamente sul futuro della città e sul turismo sostenibile, con la partecipazione di noti esperti.
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