La Schola cantorum della Cattedrale di Strasburgo alla Chiesa madre di Grottaglie

Si inaugura con un’anteprima la sesta edizione della Rassegna organistica grottagliese. Un evento che prevede la straordinaria Schola grégorienne della Cattedrale di Strasburgo impegnata in un concerto / meditazione spirituale con l’accompagnamento delle dolci sonorità del cinquecentesco organo della Collegiata Maria SS. Annunziata. L’appuntamento è per domani sera 14 giugno alle 20,15, con la partecipazione dell’organista Nunzio Dello Iacovo.
La Schola, infatti, propone l’ascolto di musica in certo modo coeva al nostro prezioso strumento, in quanto l’arco cronologico descritto corrisponde al primo secolo di vita dell’organo, che sappiamo costruito entro il primo trentennio del Cinquecento.
Si parte, infatti, dal 1531, data di pubblicazione della raccolta Tabulature pour le jeu d’orgues, curata dall’editore Pierre Attaignant; si passa per il 1543, anno in cui viene alla luce l’Intavolatura cioe recercari, canzoni, himni, magnificat … libro primo di Girolamo Cavazzoni; si giunge, infine, al 1623, data d’edizione degli Hymnes de l’Eglise pour toucher sur l’orgue di Jehan Titelouze.
Inoltre, in occasione della presenza dell’ensemble vocale strasburghese, volendo rappresentare un omaggio alle civiltà musicali francese e italiana, non poteva scegliersi àmbito migliore di quello della pratica cosiddetta dell’alternatim, termine col quale, nel caso in questione, si indica l’esecuzione vocale e organistica, nella quale un versetto del testo è intonato dal coro, l’altro è parafrasato dall’organo, tipicamente assumendo la melodia gregoriana a fondamento dell’edificio contrappuntistico, come cantus firmus, e ricorrendo all’uso di ornamenti, diminuzioni e idiomatismi strumentali.
È da notare, che l’alternatim fu prassi eminentemente improvvisativa, e che l’uso di mettere in intavolatura e di dare alle stampe delle composizioni in alternatim ebbe precipuamente lo scopo – ancora prima che quello di fornire materiale d’uso per organisti inesperti – di presentare modelli d’improvvisazione. Si offre, col concerto di questa sera, una rara occasione di ascoltare un’esecuzione in alternatim: in genere, proposto nella sola parte strumentale, cioè senza la parte vocale.
VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

