Ricordando Maria Bomba, una vita come catechista
Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita con seri problemi di salute che però non le hanno fatto perdere il sorriso. Maria Bomba, scomparsa alcune settimane fa, ha accompagnato alla fede intere generazioni nelle varie comunità parrocchiali che l’hanno vista sempre protagonista.
La sua nota caratteristica è stata la serietà con cui ha vissuto l’incontro con la Parola di Dio. L’ascolto e l’annuncio di questa Parola sono stati il suo programma di vita. Si è spesa per lunghi anni nel servizio catechistico nella parrocchia San Pio X sempre con la massima docilità e obbedienza ai sacerdoti che si sono susseguiti
Una pedagogia concreta, quella di Maria, forse non innovativa ma efficace e pronta a lasciarsi contaminare da idee valide.
Maria è appartenuta a quella generazione di credenti che hanno sempre dato una testimonianza silenziosa nel tessuto vivo della Chiesa locale e della nostra città. Con lei, tantissimi altri uomini e donne che abbiamo conosciuto e che ci hanno formati e che si sono lasciati sempre coinvolgere dalla passione per il Vangelo. Quando parliamo di Concilio Vaticano II, di ‘Documento base’ per la catechesi in Italia, quando facciamo riferimento ai ‘Catechismi per la vita cristiana’ che circolano da tanti anni nelle nostre parrocchie, non possiamo trascurare il fatto che persone come Maria Bomba si sono spese senza sosta per conoscere questi testi e per promuoverli in modo da attuare quel passaggio da una catechesi solo basata sulla dottrina a una orientata alla vita del discepolo.
Maria Bomba è nata a Salice Salentino (Lecce) il 20 marzo 1942 ed è vissuta sin da piccola nella parrocchia di San Francesco di Paola, a Taranto. I suoi genitori con lei sono stati sempre devoti al patrono della gente di mare, che Maria ha subito imparato ad amare.
Racconta Mariella Adamo che per tanti anni ha condiviso con Maria l’impegno nell’annuncio: “Maria ha fatto parte del gruppo dei catechisti sin da giovanissima, ha preparato ai sacramenti e alla vita cristiana tanti fanciulli e ragazzi, ha curato il gruppo degli allievi catechisti, con incontri di formazione settimanali, ha fatto parte dell’Ufficio catechistico di Taranto, che la inviava in diverse parrocchie della diocesi per aiutare i catechisti nella programmazione annuale. Spesso ha incontrato i genitori dei fanciulli e ragazzi che si preparavano a ricevere i sacramenti della Penitenza, dell’Eucaristia e della Confermazione”.
“Si nutriva quotidianamente del cibo eucaristico – continua Mariella – e ogni giorno pregava la Madonna con il santo rosario. Fin quando ha potuto si è recata ogni giorno in chiesa per partecipare alla santa messa e per fare la visita a Gesù sacramentato”.
Maria Bomba ha operato poi a lungo in San Pio X, dove ha curato la formazione dei catechisti ed è sempre stata un punto di riferimento per grandi e piccoli. È stata insegnante della scuola dell’infanzia e ha donato la sua vita al Signore, servendo i fratelli anche in quella catechesi occasionale che era capace di suscitare grazie alla sua franchezza e simpatia. Ha frequentato la scuola di teologia per laici, a Taranto, quando aveva la durata di tre anni, perché desiderava essere competente in quel campo.
Durante il rito funebre, il direttore dell’ufficio catechistico, don Simone Andrea De Benedittis, ha voluto sottolineare di Maria: “L’Apocalisse ci parla di Gerusalemme come della città santa che poggia su 12 fondamenta, che sono i 12 Apostoli; ma anche le nostre comunità poggiano su delle rocce e Maria, per le parrocchie di San Francesco di Paola e di San Pio X, per la nostra Chiesa diocesana è stata una di queste rocce incrollabili, perché ha fondato la sua vita, anche nella sofferenza, sulla vera roccia, Cristo Signore. In ogni momento non ha perso la speranza di incontrarlo, con la fiducia del suo slancio missionario, con la sua consacrazione in tutto l’arco del suo pellegrinaggio terreno”.
Come Missionaria della Parola di Dio, ella ha amato molto i bambini, i fanciulli e i giovani, che aiutava nel discernimento vocazionale. Ha compiuto la sua missione anche attraverso la sofferenza, offerta per riparare ai propri peccati, per la conversione dei peccatori più ostinati e per i sacerdoti.
A nome della comunità parrocchiale di San Pio X, così l’ha voluta ricordare Gianfranco Schirano che con lei ha condiviso il lavoro in parrocchia: “Chi l’ha conosciuta sa quanto Maria fosse disponibile e accogliente, sempre pronta ad ascoltare, a consolare, a tendere una mano a chiunque ne avesse bisogno. Il suo sorriso semplice e sincero, la sua parola discreta ma sempre incoraggiante, erano una carezza per chiunque le stesse affianco”.
“Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli” (Lc 12,37): grazie, Signore Gesù, per il dono di Maria Bomba, che ha saputo vegliare e ha insegnato a molti a fare altrettanto. Tutti speriamo che ora possa godere nel cielo della ricompensa promessa ai servi fedeli.
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