L'argomento

Un numero verde gratuito per aiutare minori e famiglie

01 Apr 2022

di Marina Luzzi

La pandemia ha accresciuto e acuito situazioni di degrado sociale, culturale, familiare. È avvenuto ovunque e Taranto non fa certo eccezione. Anche per questo è stato attivato il numero verde gratuito 800250411 per la tutela dei minori. Si tratta di un servizio che garantisce l’anonimato ed è attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 presso gli uffici giudiziari minorili. Si può chiamare il numero se si è vittime di maltrattamenti ma anche se si è al corrente di episodi di violenza fisica o psicologica, di un clima familiare non sereno, di condizioni di vita difficili magari di un vicino di casa o di un amico del proprio bambino. «Mi preme chiarire subito un aspetto – afferma Pina Montanaro, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Taranto- bisogna sconfessare il tabù secondo cui rivolgersi alla Procura o ai servizi sociali del proprio Comune significa in automatico togliere il minore ai suoi genitori. Tutte le misure che il tribunale adotta sono sempre a supporto della famiglia e nell’interesse del minore, partendo dal sacrosanto diritto che un bambino o adolescente ha, di vivere nella propria famiglia di origine. L’allontanamento avviene come ultima possibilità e in casi veramente gravi.  Sarei contenta se questo numero potesse dare una chance in più a chi ne ha bisogno. Una telefonata non costa nulla e resta anonima, non viene tracciata. Semplicemente accende un faro sulla situazione e permette di fare degli approfondimenti, di verificare se c’è un disagio ed eventualmente aiutare la famiglia, a seconda del problema». Il numero verde è stato istituito nel 1996, quando a capo della Procura minorenni c’era Piergiorgio Acquaviva «e non ha mai smesso di essere utilizzato ma da settembre 2021, considerando questo incremento di situazioni di disagio – prosegue la Montanaro – abbiamo deciso di rilanciarlo, pubblicando la notizia sul sito della Procura e rendendola nota attraverso le scuole di Taranto e provincia, con una locandina nella sede dei servizi sociali dei vari Comuni di Taranto e dei paesi limitrofi, nei luoghi di aggregazione frequentati da minori e adulti di riferimento e, con il supporto dell’arcidiocesi tarantina, anche nelle parrocchie. In più ho interessato della cosa anche il consiglio dell’Ordine degli avvocati e la Camera minorile di Taranto. La Procura vuole essere un ufficio aperto, un riferimento per la comunità e in questa idea si inserisce il numero verde». D’altronde la Procura presso il Tribunale per i minorenni, rispetto all’ordinaria, non si occupa solo di indagini e responsabilità penali ma anche di misure di tutela, supporto e presa in carico civile. E poi c’è tutto l’ambito dei disagi civili, conflitti familiari, violenze, forme di devianza, bullismo. «Il civile costituisce la stragrande maggioranza del nostro lavoro. Con la pandemia – prosegue la Montanaro – nei più giovani sono aumentati atti di autolesionismo, tentativi di suicidio e purtroppo anche suicidi consumati. Come reazione all’isolamento, sono cresciuti danneggiamenti, violenze di gruppo, esplosioni di rabbia, talvolta senza una causa scatenante. Noi, attraverso il numero verde, raccogliamo segnalazioni di ogni tipo: il vicino di casa che sente piangere troppo un bambino, o chi vede dei bimbi vivere in condizione di scarsa igiene. La segnalazione, una volta fatta o, in orari non d’ufficio, registrata in segreteria, viene riportata per iscritto e passata a me o ai sostituti procuratori che ne appuriamo la fondatezza, delegando ai servizi sociali visite domiciliari, incontri con la famiglia e la scuola. Si può richiedere a quel punto, se si verifica una problematica o un momento di difficoltà, l’intervento della psicologia clinica o di assistenza domiciliare. Ogni caso è a sé. Di recente, ad esempio, abbiamo ricevuto indicazioni di un ambiente malsano, scoprendo una madre sola con figli che aveva bisogno di sostegno, per cui sono state attivate una serie di misure di aiuto che hanno consentito alla famiglia, tutta insieme, di superare il problema».

 

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