Santa Teresa di Gesù bambino torna a Gallipoli
Dal 10 al 16 dicembre, santa Teresa tornerà a Gallipoli, lì dove ha confermato la sua piccola via di fiducia e di amore, ‘omen nuvum’, il ‘nuovo messaggio’, una delle rivoluzioni più commoventi e grandiose che lo Spirito abbia suscitato nella Chiesa. Teresa, vera maestra di vita spirituale, con il suo sguardo sempre rivolto verso il Cielo, ci indica una autentica via di santità, una via accessibile a tutti.
L’arrivo del reliquario gotico contenente una vertebra della Santa, eccezionalmente concesso al Monastero di Gallipoli dal Santuario di Lisieux in occasione dell’anno centenario della sua canonizzazione, sarà un momento di particolare grazia per poter conoscere la vita, la testimonianza e l’insegnamento di Teresa.
Durante la permanenza del reliquario di santa Teresa di Gesù bambino a Gallipoli, la chiesa del Monastero resterà aperta dalle ore 7.30 alle ore 22.
La Penitenza apostolica ha concesso il dono dell’indulgenza plenaria, alle solite condizioni – distacco dal peccato, confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice – a tutti coloro che dal 10 dicembre al 17 gennaio 2026 visiteranno la chiesa del Monastero.
La ‘Mostra teresiana’, allestita nel Palazzo vescovile, potrà essere visitata ogni giorno, fino al 15 dicembre, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 22.
Nei giorni di permanenza del reliquario, ogni mattina le Piccole suore di santa Teresa di Imola saranno a disposizione degli istituti scolastici e dei pellegrini per la presentazione della vita e del messaggio della Santa, nonché per la visita della mostra.
Per ulteriori informazioni scrivere all’indirizzo reliquie.gallipoli@gmail.com
Di seguito riportiamo la lettera indirizzata al nostro arcivescovo, mons. Ciro Miniero, dalla priora del monastero, suor Maria Benedetta del Volto Santo, e dal parroco della basilica concattedrale di Sant’Agata, mons. Piero De Santis, con la richiesta di rendere noto a presbiteri e parrocchie della nostra diocesi lo straordinario evento.
Eccellenza Reverendissima,
il Dio della speranza e della pace colmi il suo cuore di ogni grazia e consolazione.
Facendomi interprete dei sentimenti della mia comunità e del parroco della basilica concattedrale
di S. Agata, mons. Piero De Santis, le scrivo per comunicarLe un evento importante.
Come Ella sa, il buon Dio ha permesso che nella notte del 16 gennaio 1910 questo Monastero di Carmelitane scalze in Gallipoli, fosse destinatario di una singolarissima grazia per intercessione di Santa Teresa di Gesù Bambino: tra queste mura, infatti, Ella confermò la sua piccola via d’infanzia spirituale, pronunciando le seguenti parole: “la mia via è sicura, né l’ho sbagliata”.
Da quel momento in poi il nostro Carmelo e la nostra diocesi di Nardò – Gallipoli, ha instaurato uno strettissimo vincolo di amore e devozione con la nostra Celeste sorella, Maestra e Benefattrice. Questo miracolo fu segnalato anche per la sua causa di beatificazione. La stessa Madre Agnese di Gesù, sorella della santa, ne restò profondamente colpita, vedendo in esso realizzato ciò che la sua piccola sorella aveva promesso prima di morire, e cioè, che se la sua via d’infanzia spirituale fosse stata sicura, sarebbe venuta dal Cielo a confermarlo.
Il Carmelo di Gallipoli, che ha vissuto la grazia e il privilegio di ricevere questa luminosa conferma, ha ottenuto la straordinaria concessione di poter ospitare dal 10 al 16 dicembre 2025, nella Chiesa del Monastero, l’insigne reliquiario gotico contenente una vertebra di Teresa. La concessione risulta davvero straordinaria poiché, lungo tutto quest’anno centenario della sua canonizzazione (1925 – 17 maggio – 2025), le sue reliquie resteranno a Lisieux e l’unico viaggio di Teresa in Italia avrà come destinazione Gallipoli.
Saremmo molto contente se durante la presenza e la permanenza di Teresa nella nostra diocesi, tantissimi fedeli, accostandosi a Lei, potessero beneficiare della sua vicinanza e intercessione. A tal fine, sicura di fare cosa gradita, invierò del materiale informativo che spero possa essere diffuso nelle varie parrocchie della sua diocesi, così che nessuno resti privo di questo prezioso annuncio.
Le domandiamo dunque, se lo ritiene opportuno, di rendere noto ai presbiteri della sua diocesi e
per mezzo loro, alle varie parrocchie, lo straordinario evento.
Mentre la ringrazio di vero cuore a nome mio e di tutte le sorelle, Le assicuro la nostra costante
preghiera e per tutte noi chiedo la sua paterna benedizione.

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