Europa

Parlamento Ue: chiesta la modifica dei trattati superando il voto all’unanimità

Occorrono riforme che diano più peso ai cittadini e maggiori competenze all’Unione

foto Parlamento europeo
23 Nov 2023

Il Parlamento europeo, diviso in due, approva una relazione che chiede la modifica dei trattati. Chiede riforme che rafforzino la capacità dell’Ue di agire e diano più voce ai cittadini. Dopo la Conferenza sul futuro dell’Europa, “e in un contesto di crisi e sfide senza precedenti”, specifica una nota emessa a Strasburgo, i deputati presentano le loro proposte per cambiare l’Unione. La relazione, preparata da cinque correlatori che rappresentano gruppi parlamentari con un’ampia maggioranza in Parlamento, è stata approvata con 305 voti favorevoli, 276 contrari e 29 astensioni. La risoluzione che l’accompagna è stata approvata con 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni.
Tra le proposte presentate figurano: un sistema più bicamerale per evitare situazioni di stallo, attraverso un maggiore ricorso al voto a maggioranza qualificata e alla procedura legislativa ordinaria; il riconoscimento al Parlamento di un pieno diritto di iniziativa legislativa e del ruolo di colegislatore per il bilancio a lungo termine; una revisione delle norme sulla composizione della Commissione (rinominata “esecutivo europeo”). Tra queste, anche modifiche che riguardano la figura di presidente della Commissione, che riceverebbe la nomina del Parlamento e l’approvazione del Consiglio (contrariamente a quanto avviene oggi) scegliendo i propri Commissari in base alle preferenze politiche, tenendo conto dell’equilibrio geografico e demografico, e la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli commissari. Il Parlamento chiede anche la “creazione di meccanismi di partecipazione adeguati e il rafforzamento del ruolo dei partiti politici europei, per dare più voce ai cittadini”.
I deputati chiedono maggiori competenze dell’Ue in materia di ambiente. Inoltre, propongono di rendere le competenze nei seguenti settori (attualmente di competenza esclusiva degli Stati membri) di competenza condivisa: salute pubblica (in particolare le minacce per la salute a carattere transfrontaliero, compresa la salute sessuale, riproduttiva e i relativi diritti), protezione civile, industria e istruzione.
Infine, auspicano “una maggiore collaborazione tra Ue e Stati membri anche in quegli ambiti in cui le competenze sono già condivise (come energia, affari esteri, sicurezza esterna e difesa, politica delle frontiere esterne e infrastrutture transfrontaliere)”.
Ora che i deputati hanno ribadito l’appello a modificare i trattati dell’Ue spetta ai capi di Stato e di governo convocare una Convenzione per prendere una decisione a maggioranza semplice. La presidenza spagnola del Consiglio dovrebbe presentare le proposte al Consiglio europeo di dicembre.

 

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