Migranti non integrati

Migrante suicida in cpr Roma, p. Ripamonti (Centro Astalli): “Sì all’abolizione dei centri per il rimpatrio, investire in integrazione”

padre Camillo Ripamonti (ph Siciliani-Gennari/Sir
08 Feb 2024

di Patrizia Caiffa

“Si all’abolizione dei cpr visto che non danno risultati effettivi. Dal nostro punto di vista sarebbe molto più opportuno fare accoglienze più adeguate e investire risorse sull’integrazione. O in alternativa rendere i cpr dei luoghi accessibili alle associazioni, in cui vengono rispettati i diritti delle persone”. Così padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, commenta il suicidio di un giovane guineano di 22 anni nel centro per il rimpatrio (cpr) di Ponte Galeria, a Roma. Il ragazzo si è impiccato e ha lasciato un tragico messaggio sul muro. Dopo sono scoppiati tafferugli tra i migranti detenuti e la polizia. “I fatti accaduti mettono in evidenza la fragilità delle persone che sono dentro i cpr, che vedono il fallimento del loro progetto migratorio e come unica soluzione il rimpatrio – osserva padre Ripamonti –. Le persone possono essere trattenute lì fino a 180 giorni ma i rimpatri effettivi sono molto bassi. Quindi, alla fine è una detenzione senza nessun motivo. Questo evidenzia un sistema molto precario”. Se le persone non si riescono a rimpatriare (magari perché non ci sono accordi con i Paesi di provenienza) dopo 180 giorni tornano sul territorio da irregolari con un foglio di vita.
“Negli anni abbiamo visto molte persone accumulare fogli di via che non determineranno mai il rimpatrio – spiega –. Alla fine, il cpr è solo una detenzione fine a se stessa. Sarebbe molto più opportuno che queste risorse fossero destinate a strutture volte a favorire un reale cammino di integrazione, anche per chi viene da un Paese per cui non si prevede l’asilo. Si dovrebbe cercare una alternativa che non può essere solo quella del rimpatrio, anche perché molte volte questo non si realizza”. Altrimenti il rischio è che “rimangano sul nostro territorio e vadano ad occupare spazi di promiscuità nelle periferie delle città”. Sugli eventuali rischi per la sicurezza, oltre a sollecitare “indagini adeguate” all’arrivo, padre Ripamonti ricorda che “i dati dimostrano che la maggior parte delle persone che hanno compiuto atti terroristici non sono passati attraverso i barconi. Qualcuna forse sì ma erano persone che nel tempo non si sono integrate perché abbandonate ai margini dei contesti e provavano un grande rancore. Questo ci dice ancora una volta come sia necessario investire sull’integrazione piuttosto che sulla repressione, sul blocco delle partenze o sui rimpatri. Perché questi messaggi non hanno dissuaso le persone dal partire”.

Leggi anche
Editoriale

Inondazioni a sud, vasti incendi a nord: il cambiamento climatico mette in ginocchio il Brasile

Due fenomeni opposti, ma entrambi figli del cambiamento climatico in atto, accentuato in questi mesi dalla corrente del “Niño”, combinato con una colpevole negligenza umana, soprattutto della politica. Il Brasile è alle prese con situazioni meteorologiche estreme, e non è la prima volta che accade. All’estremo sud, lo Stato del Rio Grande do Sul è […]

Rapporto Istat: in Italia, profonde disuguaglianze sociali e territoriali

Il Rapporto annuale dell’Istat rivela che dietro alcuni dati economici positivi, che sarebbe ingiusto sottovalutare, si nascondono grandi fragilità, profonde disuguaglianze sociali e territoriali, ritardi che emergono soprattutto nel confronto con altri Paesi europei. Dopo il crollo del 2020 l’Italia è tornata a crescere a un ritmo superiore a quello medio dell’Unione europea e per […]

Balneari: l'Italia è fuorilegge, ma si può cambiare

Concessioni balneari: l’Italia è fuorilegge. Mentre arriva l’estate facciamo i dati con questo dato certo e incontrovertibile. È chiaro e risaputo che nel nostro Paese, che affonda le sue radici sui privilegi, l’evasione fiscale e il nepotismo, gli 8.300 chilometri di spiagge, che sono demanio dello Stato, sono stati lasciati o affidati alla gestione di […]
Hic et Nunc

il patriarca Pizzaballa ha visitato la parrocchia latina di Gaza. Consegnati aiuti alla popolazione

Il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme, è entrato a Gaza e ha fatto visita alla parrocchia della Sacra Famiglia. Lo riferisce il Patriarcato latino in una nota. Insieme al cardinale erano presenti fra’ Alessandro de Franciscis, grande ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e una piccola delegazione. […]

Scalo Grottaglie: l'aeroporto non decolla e per Leonardo nuove nubi all'orizzonte

Intanto Melucci scrive al ministro per chiedere una conferenza dei servizi Grottaglie e il suo scalo aereo continuano a incrociare, a quanto pare, destini incerti. Da un lato c’è l’azienda, la Leonardo, che realizza le fusoliere per Boeing, ma che non riesce né a stabilizzare la produzione né a diversificarla. Dall’altro c’è il scalo vero […]

Santa Maria di Talsano: benedizione delle nuove vetrate in memoria di Mery Barbaro

“Un avvenimento significativo che arricchisce questo antico luogo di fede”: così il rettore della chiesa Santa Maria di Talsano, mons. Antonio Caforio, annuncia per domenica 19 maggio alle ore 10.30 la benedizione delle nuove artistiche vetrate. Queste ultime vertono sui momenti più significativi della vita della Madonna: Annunciazione, Visita a Santa Elisabetta (da cui deriva […]
Media
18 Mag 2024
newsletter